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Thursday, June 30, 2022

Seduta decisamente negativa per Piazza Affari - SoldiOnline.it

Ribasso corposo per Piazza Affari, con il FTSEMib che perde quasi tre punti percentuali. Male anche le altre borse del Vecchio Continente. A Milano soffrono i bancari

mercato-scende_2Ribasso corposo per Piazza Affari, con il FTSEMib che perde quasi tre punti percentuali. Male anche le altre borse del Vecchio Continente. Il comparto più in difficoltà? Quello bancario.

Quando ci si approssima alla chiusura il FTSEMib perde il 2,7% a 21.243 punti mentre l'All Share arretra del 2,66%. Più o meno sulla stessa linea il Mid Cap (-2,32%) e lo Star (-2,01%).

A Milano soffrono i bancari. Secondo quanto indicato dal Sole24Ore UniCredit (-7,03%) si è alleata con Prelios per gestire un iniziale miliardo di inadempienze probabili o crediti unlikely to pay (Utp). L’obiettivo dell’accordo è “la massimizzazione dei rientri in bonis e del conseguente positivo impatto sui clienti della banca, con benefici sull’economia reale e sul tessuto produttivo e sociale italiano”. La cifra è destinata a salire a 3 miliardi nei successivi sei anni, lungo i quali si estende l'intesa.

Nel comparto in difficoltà anche IntesaSanpaolo (-4,73%), BancoBPM (-3,82%) e BPER Banca (-5,3%).

Pochissimi i titoli in controtendenza: si segnalano la utility Terna (+0,21%) e la farmaceutica Diasorin (+0,94%).

Occhi sempre puntati su Saipem (-23,1% il titolo e -49,84% i diritti), al quarto giorno di aumento di capitale.

Un altro debutto dopo i due di ieri: tocca a De Nora (-3,91%) sull'Euronext Milan.

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Wall Street chiude con peggior semestre da 50 anni - Agenzia ANSA

Wall Street conclude il suo peggior semestre da almeno 50 anni, dopo aver chiuso una giornata tutta in rosso. Un'altra brutta notizia per Joe Biden, i cui consensi nei sondaggi sono ai minimi, soprattutto sul fronte economico, tra lo spettro di una recessione, un'inflazione record e crescenti tassi di interesse che erodono i salari, innescano tagli aziendali e minano la fiducia dei consumatori. L'ultimo dato del dipartimento al commercio segnala un rallentamento delle spese individuali, cresciute in maggio solo dello 0,2%, contro una previsione di almeno 0,4%. Ma ora anche la Borsa trema. Tutti e tre gli indici hanno finito il mese e il secondo trimestre in territorio negativo. In particolare nei primi sei mesi il Dow Jones ha subito il peggior crollo percentuale dal 1962, mentre l'indice S&P 500, bussola di molti portafogli azionari e di conti pensionistici, nelle ultime settimane è entrato in 'zona orso' bruciando il 21% da gennaio, la peggior perdita semestrale dagli anni '70: un raro e fosco segno di pessimismo. Il sell-off è stato a 360 gradi, con l'energia unico settore a guadagnare: il barile di petrolio a oltre 100 dollari e il gas a prezzi record a causa del conflitto in Ucraina. E società leader come Apple, Disney, JPMorgan Chase e Target sono crollate più della media del mercato azionario. Non se la passano certo meglio i bond, che sono particolarmente sensibili alle condizioni del mercato, riflettendo i cambiamenti nell'inflazione e nei tassi di interesse più direttamente delle azioni: l'indice che traccia i bond decennali, un parametro chiave per i costi dei prestiti, ha registrato un calo di circa l'11% del prezzo.

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Borse europee verso peggior trimestre da 2020, Enria affossa le banche Da Investing.com - Investing.com Italia

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  1. Borse europee verso peggior trimestre da 2020, Enria affossa le banche Da Investing.com  Investing.com Italia
  2. Bce, Enria: proporremo alle banche un ricalcolo dei dividendi sugli scenari avversi - MilanoFinanza.it  Milano Finanza
  3. Enria, ipotesi ricalcolo dividendi banche su scenari embargo - Ultima Ora  Agenzia ANSA
  4. ***Bce: Enria, proporremo a banche ricalcolo dividendi su scenari avversi - Il Sole 24 ORE  Il Sole 24 ORE
  5. Borse europee sui minimi di seduta per i timori di recessione. Enria affossa le banche  Milano Finanza
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Borse europee verso peggior trimestre da 2020, Enria affossa le banche Da Investing.com - Investing.com Italia
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Mercati, forte calo per la borsa di Mosca, sprofonda Gazprom. Bce: “Banche tengano conto della crisi… - Il Fatto Quotidiano

Borsa di Mosca in forte calo (- 6%) trascinata al ribasso dal crollo di Gazprom (- 25%). Il colosso statale del gas, che capitalizza ora 110 miliardi di dollari, ha annunciato la sospensione del piano di distribuzione dei dividendi. Lo scorso maggio il gruppo, controllato al 38% dallo stato russo, aveva preannunciato una cedola record in virtù del rialzo dei prezzi del gas. Oggi si è saputo che il prodotto interno della Russia è sceso del 4,3% a maggio. Lo afferma l’agenzia Ria Novosti citando il ministero dello Sviluppo economico di Mosca. Secondo il ministero i maggiori fattori di calo sono le restrizioni nei trasporti e nella logistica, oltre alla riduzione della domanda interna. In maggio si è praticamente azzerata la produzione di automobili. Quelle uscite dagli stabilimenti russe sono state appena 3.700 automobili, il 97% in meno rispetto al maggio dello scorso anno. Nel paese sono rimasti operativi solo due stabilimenti automobilistici su 20dopo che le principali case automobilistiche hanno interrotto la produzione e le vendite in seguito all’invasione dell’Ucraina. A Francoforte perde oltre il 13% Uniper, principale acquirente tedesco di gas russo. La società ha lanciato un allarme utili a causa della diminuzione delle consegne dalla Russia. Uniper ipotizza anche la richiesta di un sostegno pubblico.

In generale quella odierna è per ora una giornata di debolezza sui mercati. Le borse asiatiche hanno chiuso in rosso (Nikkei – 1,5%, Honk Kong – 0,6%). In Europa Londra perde il 2,6%, Francoforte il 2,8% mentre Parigi arretra del 2,7%. In discesa anche piazza Affari (- 3%). Nuovo crollo per Saipem che scende del 22%, il gruppo è alle prese con un aumento di capitale da 2 miliardi di euro a forte sconto. In forte discesa anche Unicredit (- 6%) e Bper (- 5,5%). Tengono Terna e Diasorin. Non hanno aiutato il comparto bancario le parole del presidente del consiglio di viglianza della Banca centrale europea Andrea Enria. “L’attuale contesto” è “caratterizzato da una maggiore volatilità e da valutazioni azionarie inferiori, poiché i mercati prevedono che la redditività e la qualità degli attivi delle banche potrebbero essere influenzate da sviluppi macroeconomici avversi. Le proiezioni macroeconomiche dello staff dell’Eurosistema di giugno 2022 introducono per la prima volta uno scenario al ribasso che comporta una possibile recessione nel 2023 a seguito di interruzioni dell’approvvigionamento energetico dell’area dell’euro”, ha affermato.

“I maggiori rischi di credito derivanti dalle esposizioni di alcune banche verso la Russia e verso i settori più colpiti dalla guerra, unitamente all’indebolimento delle prospettive di crescita, hanno già portato a una revisione al rialzo degli accantonamenti per perdite su crediti”, ha continuato Enria. Inoltre la Bce potrebbe chiedere alle banche di prepararsi ai contraccolpi economici di un taglio delle forniture di gas e tenerne conto anche sulle politiche dei dividendi. Lo ha detto Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza dell’istituto centrale. “Ne parleremo la prossima settimana al supervisory board, ma potremmo chiedere alle banche di ricalcolare le traiettorie di credito nel caso di un peggioramento della congiuntura, anche nel caso di un embargo, e sfruttare questa analisi anche per poter gestire i piani di distribuzione”, ha affermato.

Continua intanto la caduta del bitcoin, stamane in discesa di oltre il 5%, al di sotto dei 19mila dollari. Stamane il Tesoro ha collocato Btp a 5 e 10 anni con rendimenti in rialzo. Sono stati venduti titoli al 2027 per 4 miliardi di euro di spuntando un rendimento del 2,47% rispetto al 2,16% di fine maggio. Per altri 2 miliardi di Btp al 2032 il rendimento è stato invece del 3,47% contro il 3,10% della precedente asta del 31 maggio. Collocato infine anche 1 miliardo di CCTeu con scadenza 2029 con un tasso allo 0,58%. Spread (differenza di rendimento tra un titolo di stato decennale italiano e l’equivalente tedesco) in rialzo a 191 punti.

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Wednesday, June 29, 2022

Borse in rosso aspettano Lagarde e Powell. Giù le auto, spread sotto 200 punti - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Si chiude in ribasso la prima parte della seduta per le Borse europee, nel terzo giorno del forum Bce di Sintra in cui ci sarà l'attesa tavola rotonda a cui prenderanno parte anche Christine Lagarde, presidente Bce, e Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve. Così viaggiano in rosso il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, il FT-SE 100 di Londra, l'IBEX 35 di Madrid e l'AEX di Amsterdam. Sotto pressione tutto il comparto auto, dopo l'accordo tra i ministri dell'ambiente europei che sancisce lo stop ai motori diesel e benzina dal 2035.

L'inflazione tiene banco, occhi sulle banche centrali

Le preoccupazioni per la crescita e l'inflazione tengono banco, dopo il dato debole sulla fiducia dei consumatori americani ai minimi da 16 anni e il calo di Wall Street, mentre da Sintra il mercato si aspetta indicazioni sui rialzi dei tassi e sulle previsioni dei banchieri centrali su crescita e inflazione. «Le comunicazioni da parte dei banchieri centrali sono sempre più hawkish, promettendo rialzi dei tassi di interesse sempre più aggressivi. Il rischio di recessione dovuto anche ad errori di politica monetaria è quindi elevato, in quanto l’inflazione, soprattutto in Europa, è dovuta per lo più ad un aumento dei prezzi dei prodotti energetici, poco sensibili all’aumento dei tassi», commenta Luigi Nardella di Ceresio Investors.

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L'andamento dei prezzi resta quindi al centro dell'attenzione: atteso il dato tedesco di giugno, che anticiperà in qualche modo il dato europeo di venerdì. «In particolare - dicono gli analisti di Mps Capital Services - l’inflazione tedesca potrebbe uscire sotto consenso alla luce della frenata dell’inflazione nel lander della Renania-Westfalia (7,5% da 8,1%) e delle misure di contenimento dei prezzi fin qui implementate (tariffe supereconomiche per i trasporti ferroviari)». Viceversa, ha sorpreso la forte accelerazione del dato spagnolo al nuovo record del 10% trainato, neanche a dirlo, da alimentari ed energia.

Attesa per l'avvio della stagione delle trimestrali

Sul fronte azionario, il mercato si sta posizionando in vista dell'avvio della stagione delle trimestrali, che darà il polso degli effetti sui bilanci delle aziende della difficile fase provocata dagli effetti della guerra in Ucraina e dell'allentamento delle politiche monetarie.

«Le trimestrali mostreranno l’impatto dell’inflazione sui diversi settori e società; si vedrà chi riuscirà a beneficiare della domanda ancora forte e a difendere i propri margini - dice Nardella di Ceresio Investors - il nostro focus è su società leader nei propri settori, che riescono ad aumentare i prezzi dei propri prodotti e servizi, e le cui valutazioni si sono fortemente compresse a causa dell’aumento dei tassi».

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Tuesday, June 28, 2022

Borse Ue chiudono in rialzo dopo Lagarde, a Milano ancora nella bufera Saipem - Il Sole 24 ORE

A Milano, focus su Saipem, brillante Leonardo

A Piazza Affari occhi su Saipem, non solo per l'aumento di capitale: il gruppo si è aggiudicato diversi contratti, sia onshore che offshore, in Medio Oriente per un valore di circa 1,25 miliardi di dollari. Al centro dell'attenzione anche Mediobanca e Generali, scese nella seduta di lunedì 27 giugno alla notizia della scomparsa dell'imprenditore Leonardo Del Vecchio: la holding Delfin del fondatore di Luxottica detiene quasi il 20% della banca d'affari e poco meno del 10% del gruppo assicurativo. Le flessioni dei due titoli sono state legate all'incertezza sulle mosse di Delfin sui due dossier. Tra i migliori del listino, Leonardo e Tenaris.

Appeal da M&A per Ovs e Autogrill

Fuori dal Ftse Mib è salita Ovs che ha sottoscritto con tutti gli azionisti di Coin una lettera di intenti per arrivare ad acquistare il 100% dei negozi di abbigliamento veneti. Balzo a metà seduta per Autogrilll che ha confermato le indiscrezioni sulle trattative con in corso con Dufry per una possibile aggregazione industriale: a Zurigo salgono anche le azioni dello stesso gruppo svizzero. Bene anche Maire Tecnimont che si è aggiudicata contratti per complessivi 96 milioni da clienti internazionali in Nigeria, Europa, Medio Oriente ed Estremo Oriente. Sale Mfe A: venerdì si chiude l'offerta d'acquisto e scambio su Mediaset Espana.Sul mercato Euronext Growth Milan spicca Digital360 che ha annunciato l'acquisizione di Methodos nella consulenza organizzativa.

Andamento dello spread Btp / Bund

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Spread in calo a 203 punti, rendimento BTp al 3,67%

Sull'obbligazionario, chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei in un giorno segnato dalla vendite sui bond dell'eurozona, in particolare sui bund dopo le parole della presidente Bce Lagarde. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato in chiusura a 203 punti base dai 209 punti base della chiusura della vigilia. Continua, invece, a salire il rendimento del BTp decennale benchmark indicato al 3,67% rispetto al 3,61% dell'ultima posizione registrata ieri. Salgono di più il rendimento del Bund tedesco all'1,64% dall'1,52% e quello dei Bonos spagnoli al 2,95% dal 2,72 per cento.

Euro in lieve calo sul dollaro, sale il petrolio

Sul mercato dei cambi, l'euro ritraccia a 1,0530 dollari da 1,0576 ieri in chiusura. La moneta unica si attesta anche a 143,44 yen (143,01), mentre il rapporto dollaro/yen è in salita a 136,24 (135,21). In rialzo il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti sale dello 0,64% a 110,27 dollari al barile (+1,01% a 107,46 la consegna settembre), mentre l'analoga consegna sul Brent guadagna l'1,21% a 116,48 dollari. E' infine appena sotto la parità il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: -0,5% a 128,85 euro al megawattora.

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Ovs punta Coin: piano per comprare l'ex azienda madre, il gruppo ritorna all'antico - ilgazzettino.it

VENEZIA -  Il ritorno all'antico per costruire un nuovo futuro insieme. Ovs vuole comprare Coin. Stefano Beraldo e il fondo Tip di Giovanni Tamburi puntano a ricreare la struttura del gruppo della distribuzione veneziano tornando alle origini. Per ora è stata sottoscritta con Centenary una lettera di intenti che apre una analisi dei conti in esclusiva. Se tutto filerà liscio l'operazione, che coinvolge in prima persona proprio Beraldo in quanto socio di Coin e Ad di Ovs, potrebbe chiudersi già entro novembre. Quanto varrà questa operazione? Per ora non sono filtrate cifre precise se non quelle di base. Coin è la catena di vendita più diffusa in Italia, con vendite per oltre 400 milioni di euro, una rete di 37 negozi e 100 a insegna Coincasa. Ovs invece conta oltre 2000 negozi in Italia e all'estero e nel 2021 ha registrato vendite pari a 1.359 milioni di euro e un ebitda di 147,2 milioni. Insieme farebbero un gruppo di riferimento per abbigliamento e arredo tra lusso e prodotti accessibili. E chiuderebbero il cerchio di una storia iniziata dal nulla, o poco più, dal banchetto da ambulante di tessuti di Vittorio Coin a Pianiga nel 1916, un uomo tenace e che pensa in grande e nel 1927 apre il suo primo negozio a Mirano (Venezia). I figli Alfonso, Aristide e Giovanni prendono la guida negli anni 50, di quella che ormai è un'azienda con negozi in tutta la provincia. Negli anni Sessanta, entra in azienda la terza generazione Coin, con Piergiorgio e Vittorio, figli di Aristide. È in questi anni che nasce Ovs, precisamente nel 1972, erede della piccola catena Coinette che portava in periferia gli articoli invenduti del grande marchio. Piergiorgio prende in mano l'azienda e la guida per 25 anni, dal 1974 al 1999, portandola fino in Borsa.


CONTRASTI
Poi i primi contrasti familiari e anche una battaglia giudiziaria che finisce in vendita. Nel 2005 il fondo di private equity Pai Partners rileva la maggioranza, la famiglia esce completamente dal capitale del gruppo e viene nominato Stefano Beraldo amministratore delegato, manager veneziano che aveva già lavorato in Benetton e De' Longhi. Nel 2011 Pai Partners cede a BC Partners, che procede al delisting. Nel 2015 viene quotata la sola Ovs e il fondo esce progressivamente e completamente dal capitale della società che oggi è una public company quotata in Borsa (- 2,65% ieri a Milano) col singolo maggior azionista la Tip di Giovanni Tamburi con circa il 25%). Nel 2018 Bc Partners cede anche Coin a Centenary, costituita da un gruppo di manager e di investitori prevalentemente veneti, fra i quali con una quota c'è anche lo stesso Stefano Beraldo. In squadra c'è anche Marco Marchi, fondatore e presidente di Liu Jo, che oggi ha il 15%. E poi Team&co col 21,25%, stessa quota di Hi-Dec, Jorall srl ha il 21,25%, poco più di Red Navy. Alessandro Faccio ha lo 0,29% come Ugo Turi. Da maggio 2020 Coin è guidata dall'amministratore delegato Roland Armbruster. Oggi la catena con un fatturato di vendite al cliente di circa 440 milioni sotto insegna, conta 30 milioni di visitatori e 9 milioni di scontrini emessi, un portfolio di più di 1000 brand e una superficie di vendita di circa 110.000 metri qaudrati a cui si aggiunge il sito Coin.it. Sotto l'insegna Coin Excelsior, il brand include i negozi d'alta gamma di Roma Cola di Rienzo, Milano CityLife Shopping District, Milano Corso Vercelli e Trieste Corso Italia.


AZIONI PROPRIE
Il cda di Ovs ieri ha inoltre ha deliberato di proseguire nell'attuazione del programma di acquisto di azioni proprie per un importo fino ad ulteriori 10 milioni. Ma oggi sul tavolo c'è un'operazione molto più corposa, un ritorno al passato che è soprattutto un ponte verso il futuro.

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Industria, ad aprile fatturato sale del 2,7%: è al top dal 2000 - TGCOM

I dati in volume per la manifattura indicano infatti un incremento dell'1,1% ad aprile rispetto a marzo e del 5,5% rispetto all'anno precedente. Tornando ai dati in valore per il complesso dell'industria, ad aprile l'aumento mensile del fatturato riguarda con la stessa intensità le componenti interna ed estera.


Tra i raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l'energia (+6%), i beni strumentali (+3,5%), i beni di consumo (+2,1%) e i beni intermedi (+2,0%). Rispetto all'anno precedente, l'Istat registra incrementi tendenziali molto marcati per l'energia (+64,4%), i beni intermedi (+30,3%) e i beni di consumo (+21,9%); più contenuto l'aumento per i beni strumentali (+4,0%).

"Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita in termini tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto" (in calo del 18,3%), si legge nella nota.


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Monday, June 27, 2022

Borse Ue caute. Milano in rosso, Mediobanca e Generali giù con morte Del Vecchio - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Vigilia del Forum della Bce prudente per i listini del Vecchio Continente che, in attesa di avere nuove indicazioni dai banchieri centrali su tassi e inflazione, chiudono in ordine sparso la prima seduta della settimana. La peggiore è la Borsa di Milano (in "rosso" il FTSE MIB) in una giornata segnata dalla scomparsa di Leonardo Del Vecchio, la cui holding Delfin è primo socio di Mediobanca e importante azionista di Generali. Mentre prende il via il Forum annuale della Banca centrale europea a Sintra, in Portogallo, «che sarà un’occasione di confronto tra Lagarde, Powell e Bailey su come procedere per piegare l’inflazione evitando una recessione», spiegano gli analisti, i leader del G7, riuniti in Baviera, hanno concordato di incrementare le sanzioni a carico della Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina. E questo nelle stesse ore in cui Mosca nega che ci sia un default sul proprio debito, pur ammettendo che non è riuscita a effettuare due pagamenti (previsti entro il 26 giugno). Ad incrementare la volatilità dei mercati anche il ribilanciamento dei portafogli degli investitori in vista della scadenza del semestre (che per Wall Street potrebbe il peggiore dal lontano 1970). Nel resto d'Europa, l'AEX di Amsterdam è stato l'indice migliore, più prudente l'andamento del CAC 40 di Parigi e del DAX 40 di Francoforte.

Wall Street volatile guardando al meeting G7

Debole Wall Street, dopo una delle poche settimane positive dall'inizio dell'anno. Il primo semestre dell'anno, che si concluderà giovedì, potrebbe infatti essere il peggiore dal 1970. I mercati sono stati rassicurati dalle parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha ribadito che l'impegno della Banca centrale contro l'inflazione è «incondizionato» e che gli Stati Uniti hanno un'economia «molto forte», che si è «ripresa pienamente». La settimana che inizia oggi è caratterizzata da importanti incontri politici: oggi e domani sono previste la seconda e la terza giornata del summit dei Paesi del G7 in Germania, da domani a giovedì è in programma il vertice della Nato a Madrid, in Spagna. Al centro dei colloqui, naturalmente, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. L'agenda macroeconomica della settimana che precede il lungo weekend del 4 Luglio, invece, non sarà piena di appuntamenti: ci saranno comunque alcuni dati da seguire, come quello sulle spese per i consumi e i redditi personali, in programma giovedì. Attese poi le guidance di diverse società quotate prima della stagione delle trimestrali, che inizierà il 14-15 luglio con i conti delle banche.

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A Milano bene Isp, in calo le utility. Tonfo Saipem

Tra i principali titoli milanesi, come detto Mediobanca e Generali risentono della scomparsa di Del Vecchio, la cui Delfin è primo socio di Piazzetta Cuccia e importante azionista del Leone. Guadagna invece terreno Intesa Sanpaolo, dopo il via libera al buyback da 1,7 miliardi, metà dell'ammontare complessivo (3,4 miliardi) autorizzato dalla Bce. Bene anche Cnh Industrial, mentre perdono terreno Italgas e A2a. Occhi puntati su Saipem nel primo giorno dell'aumento di capitale ad 2 miliardi. Titoli e diritti non sono ancora riusciti a fare prezzo: se le azioni mostrano un rialzo teorico del 20%, le opzioni registrano calo speculare del 20%, per una performance complessiva dell'aggregato azione+diritto negativa del 18 per cento. A Milano, debole quasi tutto il comparto finanziario, da Unipol a Banco Bpm. Ennesimo tonfo per Saipem nel primo giorno dell'aumento di capitale da 2 miliardi: nonostante il titolo abbia infatti chiuso in rialzo, le opzioni hanno registrato un calo speculare con una performance complessiva dell'aggregato (cioè azione più diritto) negativa per circa il 22,7% (visto che i diritti rappresentano la maggior parte della capitalizzazione della società).

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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Euro consolida sopra 1,05 dollari, gas in rialzo

Sul mercato dei cambi, euro/dollaro in lieve rialzo a 1,0579 dollari da 1,0552 venerdì in chiusura. La moneta unica europea vale anche 143,01 yen (da 142,54), mentre il rapporto dollaro/yen è a 135,17 (135,09). In lieve rialzo il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti sale dello 0,21% a 107,85 dollari al barile, mentre l'analogo contratto sul Brent e' segna +0,46% a 113,64 dollari. Il prezzo del gas naturale in Europa sale infine del 1,4% a 130,35 euro per megawattora.

Andamento dello spread Btp / Bund

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Spread chiude in calo a 209 punti, rendimento al 3,63%

Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato in chiusura a 209 punti base dai 213 punti base dell'apertura e dai 210 punti base della chiusura del 24 giugno. Sale, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark indicato al 3,63% da un'ultima posizione al 3,56% del closing della vigilia. Il rendimento del Bund tedesco chiude in ascesa all'1,55% dall'1,47 per cento. Giornata, dunque, di vendite per tutto il comparto dell'Eurozona ma più accelerato per i Bonos (il rendimento passa dal 2,74 al 2,89%) rispetto agli altri titoli sovrani.

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Il D-Day del nuovo fisco elettronico è alle porte: il quadro delle novità dal 1° luglio - Fiscal Focus

In barba alla tanto decantata semplificazione (salvo sorprese dell’ultima ora) la posizione dell’Amministrazione Finanziaria è rimasta ferma sulle intenzioni della prima ora, ovvero nella volontà di avviare un nuovo capitolo del “fisco elettronico” proprio a metà anno, e in piena campagna dichiarativi. Pertanto, non resta che raccogliere le ultime forze ed effettuare il controllo finale delle posizioni dei contribuenti assistiti, affinché si facciano trovare pronti ai nuovi obblighi in materia di fatturazione elettronica, “esterometro” e pagamenti POS.

Dal 30 giugno 2022 obbligatorio accettare pagamenti in moneta elettronica- Invero, tale obbligo è in vigore “sulla carta” già da anni, ma privo di sanzioni, e di conseguenza spesso disatteso. A seguito di quanto disposto dall’articolo 18 del D.L. 36/2022, l’introduzione delle sanzioni viene anticipata al 30 giugno 2022 (rispetto a quanto prima previsto, 1° gennaio 2023). Le sanzioni sono dettate dall’articolo 15, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179: laddove un soggetto che effettua attività di vendita di prodotti e/o prestazioni di servizi, anche professionali, rifiuti di accettare un pagamento attraverso carte di debito / credito, si renderà dovuta una sanzione fissa pari a 30 euro, cui si aggiunge il 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico (salvo i casi di oggettiva impossibilità tecnica). L’obbligo si considera assolto con la possibilità di accettare in pagamento almeno un tipo di carta di debito/credito.

Obblighi e-fattura contribuenti in regime forfettario e ex minimi- Dal 1° luglio 2022 vengono attratti nel mondo del “fisco elettronico” i contribuenti in regime di vantaggio e in regime forfettario, se nell’anno precedente l’ammontare dei ricavi o compensi ha superato soglia 25.000 euro. A tal fine è necessario:

  • verificare l’ammontare dei ricavi o compensi conseguiti nell’anno 2021, procedendo ad un eventuale ragguaglio a periodo laddove la posizione IVA sia stata aperta in corso d’anno (cfr. righi LM22 – LM27 colonne 3 e 4 di Redditi 2022 per i forfettari, e rigo LM2 per i contribuenti in regime di vantaggio).
  • se il contribuente viene attratto nei nuovi obblighi già a far data dal 1° luglio 2022, lo stesso dovrà emettere fattura esclusivamente in formato elettronico, e ricevere le fatture in formato elettronico, considerando anche i conseguenti obblighi di conservazione elettronica a norma CAD.

Per farsi trovare preparati è necessario:
  • disporre di accesso alla piattaforma fatture e corrispettivi (SPID, CIE, Carta CNS o codici Fisconline / Entratel);
  • definire le modalità tecniche di emissione delle e-fatture (tramite piattaforma ADE o software);
  • definire le modalità tecniche di ricezione delle e-fatture passive (tramite PEC o canale software). È consigliabile memorizzare la scelta in Fatture e Corrispettivi, area “Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche”;
  • valutare se aderire al servizio gratuito ADE di consultazione, che consente di accedere al contenuto integrale dei files XML emessi e ricevuti tramite SDI, fino alla fine del secondo anno successivo (assolutamente consigliato, per quanto non obbligatorio, per rendere la gestione dei documenti dematerializzati molto più fruibile; essenziale se si intende importare i documenti elettronici nei software gestionali);
  • definire le modalità di gestione della conservazione elettronica dei documenti e-fattura: tramite servizi (a pagamento) delle software house, e/o aderendo al servizio gratuito ADE di conservazione (scelta assolutamente consigliata, anche in abbinamento al servizio eventualmente offerto da una software house);
  • definire eventuali soggetti delegati ai servizi di fatturazione elettronica (tipicamente, il consulente fiscale), ed attivare tale delega tramite i servizi presenti nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Da non dimenticare i tempi previsti per la trasmissione delle fatture emesse tramite SDI: entro 12 giorni nel caso di fattura immediata, entro il giorno 15 del mese successivo in caso di fattura differita. È tuttavia prevista una deroga, sotto il profilo sanzionatorio, a favore dei “nuovi obbligati”: per tutto il terzo trimestre 2022, le sanzioni di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 non saranno loro applicabili, ma ciò solo a condizione che la fattura elettronica venga emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione.

Per gli esercenti professioni sanitarie resta fermo il divieto di emissione di e-fattura per le prestazioni rese alla persona.

Esterometro abrogato, integrazione / autofattura tramite XML e-fattura - A far data dalle operazioni effettuate dal 1° luglio 2022 viene meno il cd. “esterometro” (Comunicazione delle operazioni transfrontaliere), sostituito da files XML per ciascuna operazione. Pertanto:

  • le cessioni di beni e le prestazioni di servizi verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, effettuate a partire dal 1° luglio 2022, dovranno essere documentate da fattura elettronica (codice destinatario XXXXXXX), i cui tempi di trasmissione sono quelli ordinari: 12 gg in caso di fattura immediata, entro il gg 15 del mese successivo in caso di fattura differita;
  • le operazioni di integrazione IVA / autofattura conseguenti ad acquisti di beni e servizi effettuati da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato dovranno essere documentati tramite fattura elettronica, codice tipo documento TD17 – acquisti di servizi intra ed extra UE -; TD18 – acquisti intracomunitari di beni; TD19 – altri casi. I documenti elettronici saranno da trasmettere entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l’operazione da parte del fornitore estero;
  • la comunicazione è facoltativa per tutte le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche;
  • a seguito di quanto disposto dall’articolo 12 del decreto Semplificazioni, decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, non sono soggette a trasmissione le operazioni di importo non superiore ad euro 5.000 per ogni singola operazione, relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia ai sensi degli articoli da 7 a 7-octies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
  • I soggetti “nuovi obbligati” alla fatturazione elettronica sono assoggettati ai medesimi obblighi in materia di operazioni transfrontaliere previsti per i soggetti in regime ordinario.

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Il D-Day del nuovo fisco elettronico è alle porte: il quadro delle novità dal 1° luglio - Fiscal Focus
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Sunday, June 26, 2022

Partite IVA, lettere dell’Agenzia delle Entrate nel Cassetto Fiscale su 23 anomalie ISA - Informazione Fiscale

Lettere dell'Agenzia delle Entrate in arrivo nel Cassetto Fiscale di milioni di partite IVA in merito alle 23 anomalie ISA individuate per il triennio duemiladiciotto/duemilaventi. A fornire indicazioni operative e specifiche tecniche è il provvedimento pubblicato il 24 giugno.

Partite IVA, dalle 23 anomalie ISA individuate dall’Agenzia delle Entrate prende il via la nuova campagna di lettere ai contribuenti.

Nel Cassetto Fiscale saranno messe a disposizione le comunicazioni relative a possibili omissioni o anomalie nei dati dichiarati ai fini ISA con la dichiarazione dei redditi.

A definire i dettagli è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 24 giugno 2022, con il quale sono approvate le specifiche tecniche relative alle anomalie ISA relative al triennio 2018-2019-2020.

Ai titolari di partita IVA, anche mediante intermediari, il compito di fornire il proprio feedback alle segnalazioni del Fisco.

Partite IVA, lettere dell’Agenzia delle Entrate nel Cassetto Fiscale su 23 anomalie ISA

Tra le novità alla base degli ISA, lo strumento che ha preso il posto degli studi di settore, c’è il dialogo più serrato tra contribuenti e Fisco, con il fine di favorire il rispetto degli obblighi tributari e l’adempimento spontaneo.

Il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 24 giugno 2022 è parte delle strategie messe in atto dall’Amministrazione Finanziaria, e informa che all’interno del Cassetto Fiscale sono messi a disposizione del contribuente elementi e informazioni relative ad anomalie negli Indici di affidabilità fiscale, al fine di correggere eventuali errori o omissioni.

Le specifiche tecniche allegate al provvedimento rendono quindi note ai titolari di partita IVA le 23 anomalie alla base della messa a punto delle lettere dell’Agenzia delle Entrate, 11 relative alle attività d’impresa, 5 alle attività professionali e ulteriori 7 per ambedue le tipologie di reddito.

Tra le anomalie ISA vi sono ad esempio quelle relative alle imprese in contabilità ordinaria per le quali si riscontrano gravi e ripetute incongruenze nella gestione del magazzino, quella relativa a chi si è escluso dall’applicazione degli Indici per periodi di non ordinario svolgimento dell’attività o ancora le incongruenze ricavate dal confronti dei dati nelle Certificazioni Uniche.

Le lettere dell’Agenzia delle Entrate inviate ai titolari di partita IVA sono reperibili all’interno del Cassetto Fiscale e sono trasmesse tramite Entratel all’intermediario.

L’accesso ai canali digitali di comunicazione tra contribuenti e Fisco è ammesso mediante credenziali SPID, CIE, CNS, e in via residuale se ancora utilizzabili mediante le credenziali Entratel/Fisconline.

Un avviso personalizzato accessibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate informerà sulla pubblicazione della comunicazione relativa alle anomalie negli ISA per gli anni dal 2018 al 2020.

Agenzia delle Entrate - provvedimento del 24 giugno 2022
Definizione delle modalità con cui l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti tenuti alla applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) di cui all’articolo 9-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96 o dei loro intermediari, elementi e informazioni al fine di introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l’amministrazione fiscale, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, finalizzate a semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili - disposizioni di attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190
Provvedimento del 24 giugno 2022 - Allegato 1
Specifiche tecniche anomalie ISA

Partite IVA, software anomalie ISA per chiarimenti e precisazioni, versamenti con ravvedimento operoso

Tramite l’apposito software, i titolari di partita IVA potranno segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti, fornendo quindi informazioni alla stessa non note.

Come indicato nel provvedimento del 24 giugno 2022, il software consente di descrivere anche in modalità testuale gli elementi utili per giustificare le anomalie ISA segnalate dall’Agenzia delle Entrate.

Il software potrà essere altresì utilizzato dagli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni in relazione ai contribuenti per i quali hanno ricevuto delega.

Al contribuente inoltre la possibilità di regolarizzare errori o omissioni, beneficiando della riduzione delle sanzioni previste mediante ravvedimento operoso, secondo tempi e regole indicati dall’articolo 13 del d.lgs. 18 dicembre 1997 n. 472.

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Roma, atterrato all'aeroporto di Fiumicino il primo volo non-stop dall'Australia - Sky Tg24

Con un volo al completo atterrato questa mattina a Fiumicino, la compagnia di bandiera australiana Qantas ha di fatto inaugurato la stagione dei voli non-stop tra l'Italia e l'Australia spinti dal riaccendersi del desiderio da parte dei viaggiatori di girare il mondo dopo due anni di severe restrizioni.

Il volo diretto dall'Australia a Roma

Il nuovo volo di Qantas, accolto all'arrivo questa mattina, tra gli altri, dall'ambasciatrice d'Australia per l'Italia, San Marino e Albania, Margaret Twomey e da Federico Scriboni, Head of Aviation Business Development di Aeroporti di Roma, è peraltro l'unico collegamento diretto tra l'Australia e l'Europa continentale offerto da una compagnia aerea. La domanda di viaggi "punto-a-punto" - spiega Qantas - è infatti aumentata dopo il Covid e la nuova rotta si sta già dimostrando molto popolare, in quanto gli australiani si riversano in Italia per godersi una vacanza estiva in Europa e gli europei si recano in Australia per visitare amici e parenti e vivere una vacanza unica agli antipodi. Operato con un Boeing 787/900 Dreamliner, il volo Roma-Perth-Sidney viene effettuato tre volte alla settimana (domenica, martedì e giovedì).

“Maggiore impulso alle relazioni bilaterali tra i due Paesi”

"Siamo davvero felici di vedere il ritorno dei voli Qantas per Roma - ha detto a Fiumicino l'addel Gruppo Qantas, Alan Joyce - Stiamo assistendo a una forte domanda di viaggi internazionali,dato che sempre più Paesi allentano le restrizioni. Gli australiani si stanno muovendo davvero molto. I nostri clienti hanno voglia, oltre che di spostarsi per motivi familiari e riallacciare i legami commerciali,di riscoprire il mondo e l'Italia è in cima alla loro lista dei desideri di viaggio". Soddisfazione per il ritorno del volo, è stata quindi espressa da Adr che si è detta onorata di dare il benvenuto a Roma al primo volo nella storia dall'Australia verso l'Italia e l'Europa continentale. "Il volo che festeggiamo oggi darà ancora maggiore impulso alle relazioni bilaterali tra i due Paesi e rappresenta un importante opportunità di sviluppo sia per il turismo che per il business", ha affermato Federico Scriboni Head of Aviation Business Development di Aeroporti di Roma durante la cerimonia inaugurale. "Questo importante traguardo - ha chiosato Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Adr - è il risultato di una lunga collaborazione tra Qantas e Adr con il supporto delle Istituzioni nazionali. Roma e l'Italia confermano l'attrattività del più grande mercato in termini di volumi tra l'Australia e l'Europa continentale. Nel 2019 circa 500.000 passeggeri hanno volato tra i due Paesi con scalo intermedio. Ora potranno farlo con un volo diretto. Crediamo - ha concluso - che questo importante conseguimento sia solo l'inizio per esplorare ulteriori opportunità di collaborazione e rafforzerà le già rilevanti relazioni sociali ed economiche tra l'Australia e l'Italia, facilitando lo sviluppo della mobilità dei passeggeri e delle merci nel prossimo futuro". Per Enit (Agenzia nazionale del turismo), infine, il ritorno del volo tra l'Australia e l'Italia "rappresenta - ha detto Maria Elena Rossi, direttrice marketing di Enit - una boccata d'ossigeno per il settore che vede così ripartire con rinnovata energia i voli da oltreoceano".

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Quanto valgono le 1000 lire con la Montessori? “Non ci crederai” - Talky Music

Il denaro rappresenta per noi europei condiviso oramai da circa vent’anni, precisamente dall’arrivo dell’euro: oggi la valuta unica europea è condivisa da oltre 330 milioni di cittadini ed ha preso il posto di quelle precedentemente utilizzate per tantissimo tempo. Nel caso del nostro paese, il pensiero non può che essere “direzionato” verso la lira, ancora oggi soggetto di dibattito e indubbiamente rimpianta da più parti anche per una questione nostalgica. Il vecchio conio italiano ha ancora un impatto culturale notevole sopratutto a causa di emissioni divenute estremamente caratterstiche come la 1000 lire Montessori.


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Si tratta dell’ultima emissione cartacea sviluppata nel nostro paese, stampata in quantità importanti a partire dal 1990. Anche se la produzione è durata meno di 10 anni, è divenuta molto rapidamente un simbolo della lira, anche perchè ha costituito il potere d’acquisto oramai “svuotato” della 1000 lire, che solo poche decadi prima era dotata di un’importante forza in fase di acquisto. Il volto riportato è quello di Maria Montessori, storica scienziata nonchè una delle prima donne a laurearsi in medicina in Italia, che ha completamente rivoluzionato il contesto dell’insegnamento per bambini  ragazzi attraverso il metodo didattico che porta il suo nome. 

Quanto valgono le 1000 lire con la Montessori? “Non ci crederai”

Quanto può valere? Cifre interessanti senza dubbio, a patto di trovarsi di fronte alla banconota giusta, sopratutto perchè essendo stata così comune, conviene rivolgere le proprie attenzioni sulle emissioni sostitutive, ossia quelle concepite esclusivamente per prendere il posto delle “tradizionali”. Queste sono riconoscibili per la prima lettera del codice seriale che è sempre una X. Le più interessanti e rare sono sicuramente quelle che iniziano per XA A, XB A, XC A, XD A, visto che possono valere fino a 200 euro se in condizioni fior di stampa, anche se per condizioni appena meno perfette la valutazione si dimezza.

Interessanti anche quelle della primissima serie, datata 1990, riconoscibili per la doppia A all’inizio del serial. In ottime condizioni valgono oltre 50 euro.

1000 lire con la Montessori

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Saturday, June 25, 2022

Bollette e call center aggressivi: ecco come difendersi da truffe e contratti non richiesti - Il Sole 24 ORE

5) Attenzione alle voci del prezzo finale

È utile sapere che l’unica componente del prezzo su cui i venditori possono farsi concorrenza o applicare sconti è la “spesa per la materia prima energia” che comprende “i costi di commercializzazione” e i costi relativi all’acquisto dell’energia: tale componente rappresenta una parte del prezzo complessivo finale, seppure la principale. In particolare, il prezzo deve essere illustrato in modo da indicare se lo stesso varierà nel corso del tempo (ad esempio alla scadenza dell’offerta) o se si tratta di un prezzo fisso o indicizzato, vale a dire se risente del variare di determinati parametri che devono essere specificati. Nell’offerta possono esserci anche servizi o beni aggiuntivi rispetto alla semplice fornitura che devono essere descritti in modo trasparente nella proposta formulata telefonicamente e nella documentazione informativa che è possibile sempre richiedere.

6)Verifica il contratto che hai stipulato

Se è stato concluso un contratto per telefono, verifica comunque che le condizioni economiche di fornitura (Cte), che ti verranno inviate a conferma della conclusione del contratto, siano le medesime che ti sono state precedentemente illustrate dall'operatore al telefono. La conferma dell'offerta che ti propone l'operatore e quella con cui tu manifesti la tua adesione all'offerta devono essere messe a tua disposizione (anche attraverso la trasmissione delle credenziali per accedervi sul sito Internet del venditore), in modo tale che possa essere conservata e riprodotta e non possa essere modificata.

7) Hai il diritto di ripensarci

Se hai cambiato idea su un contratto per telefono, non preoccuparti: hai 14 giorni di tempo per annullarlo. Infatti, se il contratto non è stato concluso nei locali commerciali del fornitore, puoi esercitare il “diritto di ripensamento”, vale a dire il diritto di liberarti dal vincolo contrattuale senza fornire alcuna motivazione e senza alcun onere, manifestando una volontà in tal senso inviando una raccomandata A/R o una PEC al fornitore (o compilando l'apposito modulo allegato alle condizioni di contratto). I 14 giorni per il ripensamento decorrono dalla data in cui hai inviato la conferma scritta di accettazione dell'offerta o da quando ricevi la cosiddetta “lettera di benvenuto” del nuovo fornitore, unitamente alla documentazione contrattuale e alla registrazione della telefonata di conferma (o le credenziali per accedere alla registrazione sul sito Internet del venditore).

8) In caso di problemi

Se ricevi una bolletta da una nuova società di vendita, ma non hai espresso un consenso al cambio di fornitore, chiedi al fornitore che ti ha inviato la bolletta di fornirti la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. Potresti essere stato vittima di una attivazione non richiesta. Nel caso di attivazione non richiesta hai diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell'articolo 66-quinquies del Codice del Consumo.

9) Informati

Per avere informazioni ed assistenza sulla regolazione nei settori dell'energia elettrica e del gas, sulle tutele a tua disposizione e su come fare valere i tuoi diritti puoi rivolgerti allo Sportello per il consumatore energia e ambiente di Arera (https://ift.tt/EQMP2bp) e visitare il sito dell’Authority (www.arera.it).

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Friday, June 24, 2022

Le Borse europee tentano il recupero dopo Powell e iniezione liquidità Cina - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le Borse europee tentano di recuperare terreno dopo due sedute consecutive in cui gli indici Stoxx600 e Eurostoxx50 hanno ceduto complessivamente circa l'1,5% e in cui i listini continentali si sono portati ai minimi dell'anno. Gli acquisti sono favoriti dalla chiusura positiva di Wall Street dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito l'impegno incondizionato contro l'inflazione. Il supporto ai mercati europei arriva anche dall'Asia dove le Borse cinesi hanno approfittato della decisione della Banca centrale di Pechino di incrementare l'iniezione di liquidità nel sistema bancario (quasi 9 miliardi di dollari nell'operazione odierna). Il FTSE MIB di Piazza Affari guadagna così terreno al traino di Prysmian e delle utility.

In Italia, intanto, il Tesoro ha collocato 4 miliardi di BTp Short Term al 2024 con rendimenti in netto rialzo all'1,63%, 86 centesimi in più rispetto alla precedente asta di titoli a 2 anni. La domanda complessiva è stata di 6,33 miliardi, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,58.

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Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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Per quanto riguarda Prysmian, il titolo beneficia dell'annuncio della commessa da circa 700 milioni di euro ottenuta dal gestore dei sistemi di trasmissione tedesco TenneT TSO. Il contratto riguarda la realizzazione del secondo sistema da 2 GW per prolungare l'interconnessione SuedOstLink con 546 km di cavo interrato ad alta tensione in corrente continua da 525 kV. Resta invece nel mirino delle vendite Saipem, che nelle prime due sessioni di Borsa dall'annuncio dei termini dell'aumento da 2 miliardi di euro ha lasciato sul terreno il 27% della sua capitalizzazione.

Eni debole dopo lo stop alla quotazione di Plenitude

Sotto pressione anche Eni dopo lo stop alla quotazione della controllata Plenitude. I titoli sono inoltre in flessione nelle ultime settimane in parallelo all'andamento dei prezzi del petrolio: dall'8 giugno scorso il Brent è arretrato dell'11% nel prezzo al barile mentre il sottoindice Stoxx600 Oil&Gas si è contratto del 16% e il titolo del gruppo petrolifero italiano sono scese del 20 per cento. Il quadro di incertezza dei mercati finanziari ha suggerito a Eni di rimandare l'ipo della società che raccoglie le attività retail e delle rinnovabili per la quale si è parlato di valutazioni intorno a 9-10 miliardi di euro con l'intenzione di collocare una quota del 20-30% mantenendo il controllo. «Difficile fare previsioni sulla tempistica dell'operazione», scrivono gli analisti di Equita Sim, che considerano «la valorizzazione di Plenitude come un catalyst positivo per il titolo visto il gap di valutazione tra oil company come Eni e le attività esposte alla decarbonizzazione».

Andamento dello spread Btp / Bund

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Spread in leggero rialzo a 207 punti, rendimento BTp al 3,51%

Sull'obbligazionario, leggero rialzo per lo spread BTp-Bund e il rendimento del decennale italiano. Sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco sale a 207 punti dai 205 punti base della chiusura della vigilia. In aumento, dopo il calo di ieri, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,51% dal 3,49% dell'ultimo riferimento registrato. Stabile il rendimento del bund tedesco indicato oggi all'1,44 per cento.

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Superbonus 110%: la nuova super circolare dell'Agenzia delle Entrate - Lavori Pubblici

"Ulteriori chiarimenti" non bastano mai e quando si parla di superbonus 110% non deve impressionare che all'indomani della pubblicazione della nuova guida aggiornata, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare 23 giugno 2022, n. 23/E, la nuova "super circolare", ad oggetto "Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché opzione per la cessione o per lo sconto in luogo della detrazione previste dagli articoli 119 e 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio) convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 - Ulteriori chiarimenti".

Superbonus 110%: le circolari dell'Agenzia delle Entrate

La nuova circolare dell'Agenzia delle Entrate segue le precedenti 4:

  • Circolare 8 agosto 2020, n. 24/E - Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché opzione per la cessione o per lo sconto in luogo della detrazione previste dagli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77– Primi chiarimenti;
  • Circolare 22 dicembre 2020, n. 30/E - Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici prevista dall’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) - Risposte a quesiti;
  • Circolare 29 novembre 2021, n. 16/E - Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche - Decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157;
  • Circolare 27 maggio 2022, n. 19/E - Modifiche al Superbonus e ai Bonus diversi dal Superbonus – Misure antifrode - Modifiche alla disciplina della cessione dei crediti di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

La struttura della nuova guida

Una nuova circolare in versione super che in 130 pagine suddivise in 6 capitoli entra nel dettaglio di tutto ciò che occorre sapere sul superbonus 110%, facendo tesoro dell'esperienza maturata 210 risposte dopo la prima fornita nel settembre 2020.

Entrando nel dettaglio, la guida è suddivisa nel seguente modo:

1 SOGGETTI CHE POSSONO FRUIRE DEL SUPERBONUS

  • Proprietari e detentori persone fisiche (“fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni”) a vario titolo
  • Istituti autonomi case popolari (IACP) ed enti aventi analoghe finalità sociali
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • ONLUS, Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale
  • Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche
  • «Comunità Energetiche Rinnovabili»
  • Amministrazioni dello Stato ed enti pubblici territoriali

2 EDIFICI INTERESSATI

  • Unità immobiliari di categoria catastale A/9 aperte al pubblico
  • Immobili vincolati
  • Immobili iscritti nel Catasto Fabbricati in categoria F/3 (“unità in corso di costruzione”) o in categoria F/4 (“unità in corso di definizione”)
  • Edifici sprovvisti di copertura, di uno o più muri perimetrali
  • Edificio composto da più unità immobiliari possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche
  • Immobili utilizzati promiscuamente da persone fisiche, fuori dall’esercizio di arte, professione e impresa
  • Condominio, Supercondominio e condominio minimo
  • «Indipendenza funzionale» e «accesso autonomo dall'esterno»

3 TIPOLOGIE DI INTERVENTI

  • Interventi di demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico
  • Interventi “trainanti” di riqualificazione energetica
  • Interventi “trainanti” antisismici
    • Interventi di riparazione o locali, interventi sulle aree di sedime
    • Interventi nei centri storici.
  • Interventi “trainati”
    • Eliminazione barriere architettoniche
    • Sostituzione di finestre comprensive di infissi
    • Impianti fotovoltaici
    • Colonnine per ricarica dei veicoli elettrici
  • Detrazione al 75 per cento per interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti

4 SPESE AMMESSE ALLA DETRAZIONE

  • Cumulabilità Superbonus e contributo per la ricostruzione
  • Proroghe introdotte dalla legge di bilancio 2022

5 OPZIONE PER LO SCONTO IN FATTURA O PER LA CESSIONE DEL CREDITO IN ALTERNATIVA ALLE DETRAZIONI

  • Opzione in luogo della detrazione per bonus diversi dal Superbonus
  • Opzione esercitata in relazione a stati di avanzamento lavori (SAL)
  • Attività di controllo e profili di responsabilità in tema di utilizzo dei crediti
  • Opzione per la cessione del credito ad un’impresa di assicurazione
  • Soggetti che non possiedono redditi imponibili
  • Modalità di computo dell’IVA indetraibile, anche parzialmente, ai fini del Superbonus
  • Bonifico bancario

6 ADEMPIMENTI PROCEDURALI

  • GENERAL CONTRACTOR
  • Visto di conformità e asseverazioni
    • Applicazione dello sconto da parte del professionista che rilascia il visto di conformità
    • Asseverazione interventi antisismici
    • Asseverazione ai fini della detrazione di cui all’articolo 16, comma 1-septies del decreto legge n. 63 del 2013

ALLEGATI

LEGENDA

APPENDICE

In allegato la nuova super circolare dell'Agenzia delle Entrate.

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Thursday, June 23, 2022

Mps, nuovo piano industriale: aumento di capitale, uscite e ritorno alla cedola - Corriere della Sera

Un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro da sottoporre all’approvazione dell’assemblea entro la fine di settembre. Circa 4 mila uscite volontarie. Chiusura di 150 filiali per arrivare a un numero complessivo degli sportelli a circa 1.218. Il Monte dei Paschi di Siena ha il nuovo piano industriale al 2026, approvato dal consiglio di amministrazione il 22 giugno in tarda serata nei tempi previsti dall’istituto comunicati in occasione dei conti del primo trimestre chiuso con un utile di 10 milioni. Con il piano denominato «A Clear and Simple Commercial Bank», Mps - si legge nella nota - «intende rafforzare il proprio ruolo di banca commerciale con un posizionamento “chiaro e semplice”». La banca guidata Luigi Lovaglio prevede che, con il calo del personale attraverso il ricorso al fondo di solidarietà, realizzerà risparmi annui nell’ordine dei 270 milioni a partire dal 2023 e costi di ristrutturazione per circa 0,8 miliardi. Il titolo ha aperto in rialzo in Piazza Affari (qui l’andamento in tempo reale delle Borse), mentre la Borsa di Milano è intonata al ribasso.

L’utile nel 2024

L’istituto, oggi controllato dallo Stato che attraverso il ministero dell’Economia e delle Finanze ha una quota del 64,2 per cento, prevede di generare un utile ante imposte di 705 milioni di euro nel 2024 e di 909 milioni nel 2026. Il rapporto tra costi e ricavi, grazie anche agli interventi sul personale, scenderà dal 71% del 2021 al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026. Sul fronte della solidità patrimoniale la banca potrà esibire un Cet1 ratio del 14,2% e del 15,4% nel 2026. Il piano si pone come principale obiettivo il raggiungimento di un livello di profittabilità sostenibile con un bilancio solido, una struttura operativa ottimizzata e la piattaforma digitale best in class Widiba. Prevista una nuova governance nella gestione dei costi e la semplificazione dell’assetto societario, attraverso l’incorporazione delle società prodotto e di quella di servizi IT.

La gestione del risparmio

Il piano industriale di Mps intende valorizzare il «ruolo di `advisor´» della banca nella «gestione del risparmio delle famiglie», insistendo nelle partnership con Anima nel risparmio gestito e Axa nella bancassicurazione e puntando sulla challanger bank del gruppo Widiba. In particolare Mps punta a raggiungere «il pieno potenziale commerciale nel wealth management attraverso la consolidata partnership con Anima e la nuova piattaforma di advisory», «continuare il percorso di successo nel bancassurance» con Axa, «valorizzare appieno Widiba» su cui verranno investiti «30 milioni per portare a scala il suo modello di business, sempre più orientato alla consulenza finanziaria»

Grieco: «Si apre un nuovo capitolo»

«Oggi - ha commentato Patrizia Grieco, presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena - si apre un nuovo capitolo per la nostra Banca, che ritornerà su una traiettoria di sviluppo e riconquisterà un solido livello di capitale, mantenendo la propria autentica identità e raccogliendo gli insegnamenti della sua lunga storia. Il nuovo Piano si fonda su un modello di sviluppo sostenibile per accompagnare la crescita delle diverse realtà locali nei territori in cui operiamo. Ringrazio le strutture della Banca che non hanno mai fatto mancare il loro prezioso supporto anche nei momenti di maggiore complessità».

Lovaglio: «Più attraenti per gli investitori»

«Il Piano Industriale 2022-2026 - ha dichiarato il ceo Lovaglio - permette a Banca Monte dei Paschi di Siena di ripartire dalle proprie radici, dalla forza del brand, dal talento delle persone e dalla propria vocazione di banca commerciale. Lavoreremo al rilancio dell’attività per servire le famiglie e le imprese attraverso un consolidato network territoriale e le competenze digitali di Widiba, una risorsa con un grande potenziale che ci posiziona tra i principali operatori per livello di innovazione e digitalizzazione nel sistema bancario del Paese. Di riflesso, potremo diventare più attraenti per gli investitori. La semplificazione dell’assetto societario del gruppo è un primo importante tassello funzionale al raggiungimento degli obiettivi del Piano, per snellire e velocizzare i processi con un’organizzazione più semplice e agile e una condivisione all’interno della Banca di tutte le competenze che metteremo al servizio della clientela, a cui saremo sempre più vicini».

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Eni congela l’Ipo di Plenitude - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

2' di lettura

Eni ha deciso di congelare la quotazione di Plenitude, il ramo d’azienda specializzato nelle energie rinnovabili. L’operazione che sarebbe dovuta scattare a luglio è stata per il momento accantonata a causa delle turbolenze di mercato. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha reso nota l’intenzione di posticipare il collocamento sul mercato attraverso una breve nota diffusa a Borsa chiusa in cui non viene indicata una nuova tabella di marcia per l’Ipo.

L’incertezza del mercato

Nel comunicato si chiarisce il mutato contesto di mercato che ha suggerito ai due gruppi di modificare la tempistica del lancio. «Malgrado le due società abbiano riscontrato da parte degli investitori un forte e diffuso interesse per Plenitude, nonché un significativo consenso sulla sua strategia, Eni ha valutato che la volatilità e l'incertezza che attualmente coinvolgono i mercati richiedano un'ulteriore fase di monitoraggio»

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Avanti con gli investimenti nel green e nella emobility

Nessun piano B per ora, quindi. Ma Eni e Plenitude continueranno a monitorare il mercato e a sviluppare la propria strategia di offerta di un'energia decarbonizzata a tutti i propri clienti, attraverso lo sviluppo degli investimenti nelle rinnovabili e nella mobilità elettrica. Investimenti finalizzati a rafforzare la posizione della società che conta attualmente su un portafoglio di attività eoliche e fotovoltaiche con capacità installata complessiva pari a 1,4 gigawatt e una pipeline di progetti green di oltre 10 GW. La società dispone poi di un pacchetto di 10 milioni di clienti retail per il gas e l’energia elettrica in sei paesi europei e di circa 7300 punti di ricarica installati di proprietà.

La posizione di Eni nell’operazione

Solo qualche giorno fa il gruppo aveva annunciato l’intenzione di procedere con lo sbarco a Piazza Affari del “braccio” che integra la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la vendita di elettricità, gas e soluzioni energetiche a famiglie e imprese e un network europeo di punti di ricarica per veicoli elettrici, conservando però una partecipazione di maggioranza nella società dopo l’Ipo.

Le tecnicalità dell’offerta

Secondo il piano reso noto a inizi giugno l’operazione, per il quale Eni aveva già depositato presso la Consob il prospetto informativo, avrebbe dovuto poggiare su un’offerta pubblica e un contestuale collocamento istituzionale riservato a investitori qualificati e avrebbe puntato a fornire un’adeguata liquidità sul mercato secondario.

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Eni congela l’Ipo di Plenitude - Il Sole 24 ORE
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L’erosione del bitcoin e delle altre valute digitali: in sei mesi perso il 70% - Il Fatto Quotidiano

Riprende il progressivo indebolimento del bitcoin e delle altre valute digitali. Di nuovo in sincrono con i mercati azionari. Aspetto forse persino più problematico degli stessi cali. In questi anni il bitcoin ha cercato di affermarsi come investimento alternativo rispetto ai listini, una forma di presunta diversificazione. Alla prova dei fatti questa assunzione si sta dimostrando inconsistente. La principale criptovaluta è scesa di nuovo sotto i 20mila dollari (- 4%), soglia intorno a cui galleggia da qualche tempo. Venerdì scorso si era scesi fino a 17.600 dollari. È meno di un terzo rispetto ai quasi 70mila dollari raggiunti lo scorso novembre. Simili i cali di Ether, Litecoin e Dogecoin. Negli ultimi 7 mesi il mercato delle valute digitali si è ridotto di 2mila miliardi di dollari.

Lo scorso 15 giugno la piattaforma statunitense Celsius Network è stata costretta a congelare i conti di 1,7 milioni di piccoli risparmiatori a cui venivano promessi ritorni a doppia cifra investendo in monete digitali. Secondo gli analisti “una classica corsa agli sportelli bancari” traslata nel mondo delle criptovalute. Ieri il broker di monete virtuali Voyager Digital ha dichiarato che potrebbe emettere un avviso di default nei confronti dell’hedge fund specializzato in criptovalute Three Arrows Capital Ltd se non sarà in grado di rimborsare il suo prestito. L’esposizione di Voyager a Three Arrows Capital è di 15.250 bitcoin (quasi 310 milioni di dollari). Come ha notato qualche giorno fa il Financial Times giovani e persone a basso reddito sono le più esposte a questi crolli, costituendo il tipo di risparmiatori che più hanno investito in monete digitali in rapporto alle risorse di cui dispongono.

Le monete digitali sono nate e cresciute dopo il 2008, vale a dire in uno scenario monetario del tutto anomalo, con tassi negativi e abbondanza di liquidità. Condizioni che obbligano gli investitori in cerca di un qualche rendimento ad investire anche negli asset più rischiosi. Una volta che le condizioni monetarie hanno imboccato la strada verso un lento ritorno alla normalità, il meccanismo si è inceppato. Non aiuta il cannoneggiamento da parte di banche centrali e istituzioni internazionali che non perdono occasione per ricordare la pericolosità di questi prodotti finanziari e, in alcuni casi, la loro assoluta inconsistenza.

Negli anni il bitcoin si è distinto per una forte volatilità, ossia rapide e intense oscillazioni di valore. Una caratteristica che rende difficile usare queste valute virtuali come strumento alternativo al denaro. Chi vorrebbe farsi pagare con qualcosa che dopo pochi giorni potrebbe valere la metà? Certo, è vero anche il contrario, ma chi fa compravendite ordinarie di solito non cerca ebbrezze speculative. Per ovviare a questo problema sono state introdotte sul mercato le cosiddette stablecoin, monete digitali che, tramite prodotti finanziari posti a loro garanzia, si propongono di contenere le variazioni e assicurare la parità con monete come il dollari. Ma anche questo esperimento è fallito nelle scorse settimane quando diverse di queste valute digitali hanno perso la parità di cambio promessa e dai gestori non sono arrivati grandi spiegazioni sui motivi e sulla composizione del capitale che avrebbe dovuto assicurarne il corretto funzionamento.

I più scettici vedono nelle criptovalute un gigantesco “schema Ponzi”. Ossia una costruzione finanziaria in cui i rendimenti sono pagati dalle nuove sottoscrizioni e non dall’effettivo incremento di valore. Così quando il flusso di investimenti si riduce tutto il castello crolla. I più ottimisti vedono invece questa fase come un sano passaggio di ripulitura che lascerà in vita solo i prodotti più affidabile e da un valore . Quello che è certo è che bitcoin e soci stanno dimostrando di essere soggette esattamente alle stesse leggi, diversamente da quello che qualcuno sperava. Attraversano insomma una sorta di crisi esistenziale da cui è difficile dire come emergeranno.

“Le recenti implosioni nei mercati delle criptovalute indicano che i pericoli a lungo evidenziati del denaro digitale decentralizzato si stanno materializzando”, ha scritto la Banca dei regolamenti internazionale (una sorta di banca centrale delle banche centrali, ndr) anticipando alcuni contenuti del prossimo rapporto annuale. Il direttore generale Agustin Carstens ha indicato in particolare i recenti crolli di “Terra” e delle “stablecoin” Luna e la discesa del 70% del bitcoin, tra i principali campanelli d’allarme per il mercato delle criptovalute. Fattori da intendere come indicatori di un problema strutturale del comparto. “Senza un’autorità sostenuta dal governo, in grado di utilizzare le riserve garantite dalle tasse, qualsiasi forma di denaro alla fine manca di credibilità“, ha detto Casrstens. La Bri invita comunque le banche centrali ad accelerare sulla creazione di loro monete digitali. “Il trading di criptovalute assomiglia sempre più al mercato azionario statunitense della fine degli anni ’20”, ha affermato ieri l’autorità di vigilanza sui mercati svizzeri. “Sembrerebbe che gran parte del trading di prodotti digitali assomigli alla borsa statunitense nel 1928, l’anno prima del tracollo, dove erano diffusi tutti i tipi di abuso“, ha detto il responsabile Urban Angehrn.

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Tim in Borsa chiude a +2,2% in attesa offerta Kkr su Sparkle - Ultima ora - Ansa.it - Agenzia ANSA

Tim chiude tonica in Borsa e indossa la maglia rosa nel listino principale, in attesa dell'offerta di Kkr per Sparkle e il dossier su N...