Un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro da sottoporre all’approvazione dell’assemblea entro la fine di settembre. Circa 4 mila uscite volontarie. Chiusura di 150 filiali per arrivare a un numero complessivo degli sportelli a circa 1.218. Il Monte dei Paschi di Siena ha il nuovo piano industriale al 2026, approvato dal consiglio di amministrazione il 22 giugno in tarda serata nei tempi previsti dall’istituto comunicati in occasione dei conti del primo trimestre chiuso con un utile di 10 milioni. Con il piano denominato «A Clear and Simple Commercial Bank», Mps - si legge nella nota - «intende rafforzare il proprio ruolo di banca commerciale con un posizionamento “chiaro e semplice”». La banca guidata Luigi Lovaglio prevede che, con il calo del personale attraverso il ricorso al fondo di solidarietà, realizzerà risparmi annui nell’ordine dei 270 milioni a partire dal 2023 e costi di ristrutturazione per circa 0,8 miliardi. Il titolo ha aperto in rialzo in Piazza Affari (qui l’andamento in tempo reale delle Borse), mentre la Borsa di Milano è intonata al ribasso.
L’utile nel 2024
L’istituto, oggi controllato dallo Stato che attraverso il ministero dell’Economia e delle Finanze ha una quota del 64,2 per cento, prevede di generare un utile ante imposte di 705 milioni di euro nel 2024 e di 909 milioni nel 2026. Il rapporto tra costi e ricavi, grazie anche agli interventi sul personale, scenderà dal 71% del 2021 al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026. Sul fronte della solidità patrimoniale la banca potrà esibire un Cet1 ratio del 14,2% e del 15,4% nel 2026. Il piano si pone come principale obiettivo il raggiungimento di un livello di profittabilità sostenibile con un bilancio solido, una struttura operativa ottimizzata e la piattaforma digitale best in class Widiba. Prevista una nuova governance nella gestione dei costi e la semplificazione dell’assetto societario, attraverso l’incorporazione delle società prodotto e di quella di servizi IT.
La gestione del risparmio
Il piano industriale di Mps intende valorizzare il «ruolo di `advisor´» della banca nella «gestione del risparmio delle famiglie», insistendo nelle partnership con Anima nel risparmio gestito e Axa nella bancassicurazione e puntando sulla challanger bank del gruppo Widiba. In particolare Mps punta a raggiungere «il pieno potenziale commerciale nel wealth management attraverso la consolidata partnership con Anima e la nuova piattaforma di advisory», «continuare il percorso di successo nel bancassurance» con Axa, «valorizzare appieno Widiba» su cui verranno investiti «30 milioni per portare a scala il suo modello di business, sempre più orientato alla consulenza finanziaria»
Grieco: «Si apre un nuovo capitolo»
«Oggi - ha commentato Patrizia Grieco, presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena - si apre un nuovo capitolo per la nostra Banca, che ritornerà su una traiettoria di sviluppo e riconquisterà un solido livello di capitale, mantenendo la propria autentica identità e raccogliendo gli insegnamenti della sua lunga storia. Il nuovo Piano si fonda su un modello di sviluppo sostenibile per accompagnare la crescita delle diverse realtà locali nei territori in cui operiamo. Ringrazio le strutture della Banca che non hanno mai fatto mancare il loro prezioso supporto anche nei momenti di maggiore complessità».
Lovaglio: «Più attraenti per gli investitori»
«Il Piano Industriale 2022-2026 - ha dichiarato il ceo Lovaglio - permette a Banca Monte dei Paschi di Siena di ripartire dalle proprie radici, dalla forza del brand, dal talento delle persone e dalla propria vocazione di banca commerciale. Lavoreremo al rilancio dell’attività per servire le famiglie e le imprese attraverso un consolidato network territoriale e le competenze digitali di Widiba, una risorsa con un grande potenziale che ci posiziona tra i principali operatori per livello di innovazione e digitalizzazione nel sistema bancario del Paese. Di riflesso, potremo diventare più attraenti per gli investitori. La semplificazione dell’assetto societario del gruppo è un primo importante tassello funzionale al raggiungimento degli obiettivi del Piano, per snellire e velocizzare i processi con un’organizzazione più semplice e agile e una condivisione all’interno della Banca di tutte le competenze che metteremo al servizio della clientela, a cui saremo sempre più vicini».
Mps, nuovo piano industriale: aumento di capitale, uscite e ritorno alla cedola - Corriere della Sera
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