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Friday, March 31, 2023

Lagarde, l'inflazione core è ancora troppo alta - Agenzia ANSA

I rialzi dei tassi "stanno appena cominciando a funzionare, ad esempio i nuovi dati" sull'inflazione "in Italia dicono che siamo al 6,9%", ma "la core inflation è ancora troppo elevata, in Italia è passata dal 5,6% al 5,7% quindi c'è ancora lavoro da fare": lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante l'incontro con 400 studenti promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini. Lagarde ha però sottolineato come "c'è molta incertezza", quindi la Bce valuterà i dati ad ogni incontro. 

"Non metterei nella stessa categoria Deutsche Bank e Credit Suisse", ha detto la presidente della Bce. Lagarde ha ribadito che la Bce si assicurerà che le banche abbiamo accesso a tutta la liquidità che serve, perché "non esiste un trade off tra la stabilità finanziaria e la stabilità dei prezzi".
Questo periodo di "permacrisi", cioè una serie di shock senza precedenti, non ci deve rendere pessimisti, ha detto Lagarde durante l'incontro con 400 studenti. Questo periodo "ci ha portato dall'illusione che potessimo avere energia a basso costo, salute e controllo del nostro destino, alla resilienza. Dobbiamo essere pessimisti? No, perché quando guardiamo a cosa siamo riusciti a fare sulla base della resilienza è straordinario", ha detto Lagarde, ricordando che la Ue è rimasta unita con la guerra, "abbiamo deciso di stare dal lato di chi ha subito l'invasione", e per i vaccini "tutti credevano che gli europei avrebbero fatto da soli ma poi ci siamo organizzati e abbiamo collaborato assieme e reagito, una cosa che non avremmo mai immaginato".
"L'obiettivo ambizioso ma molto chiaro è di riportare l'inflazione al 2%", e "non c'è nulla che ci farà cambiare l'obiettivo perché è di importanza critica. Certo dobbiamo seguire cosa succede a livello politico ma la Banca centrale è indipendente, opera su mandato e porterà a termine il suo compito, ha aggiunto Lagarde.
E' "poco probabile che si ripeta in Ue" un caso Silicon Valley Bank, perché "il sistema è molto robusto", e non abbiamo banche "con la stessa concentrazione della Svb cioè un settore esclusivo di venture capitalists che ha lasciato molti depositi non assicurati in questa banca e nel giro di pochissimo tempo ha deciso di toglierli", ha affermato Lagarde. "Negli Usa c'erano circa 13 o 14 banche controllate e devono rispettare i requisiti di capitale e avere abbastanza liquidità se succedesse qulcosa. In Ue sono molte di più, sono 2000 circa per le quali facciamo stress test e verifichiamo che abbiano capitali sufficienti. Fa una grossa differenza", ha spiegato.

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Bollette della luce dimezzate, risparmi fino a 790 euro l’anno. Bonus alle famiglie numerose con Isee fino a 3 - ilmessaggero.it

Più, molto di più, di quanto lo stesso presidente dell’Autorità dell’Energia, Stefano Besseghini, aveva annunciato solo 24 ore prima della decisione. Le tariffe della luce del mercato tutelato non scendono del 20 per cento come previsto, ma crollano addirittura del 55,3 per cento. Per i prossimi tre mesi le famiglie del mercato tutelato pagheranno l’energia elettrica 23,75 centesimi al chilowattora. Tasse incluse. 
 

Bollette luce e gas, ribassi dal 1° aprile? Non per tutti, le differenze tra mercato tutelato e libero

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Dl bollette, ridotto lo sconto fiscale sul gas per le aziende. Tornano gli “oneri di sistema” per… - Il Fatto Quotidiano

I crediti d’imposta per le bollette energetiche delle imprese scendono rispetto a quelli attualmente in vigore, considerato il calo generalizzato dei prezzi dell’energia. Il gas viene oggi scambiato a 46 dollari al megawatt/ora, una ventina di euro in meno rispetto ad un anno fa e quasi 300 euro in meno dai picchi raggiunti a fine estate. Nel secondo trimestre 2023 i crediti d’imposta scenderanno quindi dal 45% al del 20% per il gas, sia per le aziende gasivore (ossia tipi di produzione che richiedono una grande quantità di gas, ndr) che non gasivore mentre saranno differenziati per l’elettricità: 20% per le energivore e 10% per le imprese più piccole con potenza pari o superiore a 4,5 kW. È quanto si legge nel decreto bollette pubblicato in Gazzetta Ufficiale con cui si proroga invece fino a giugno il taglio dell’Iva al 5% sul gas, che viene esteso anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano. Rimangono per ora azzerati gli oneri di sistema sul gas ma sono reintrodotti per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. Sempre per il gas viene gradualmente ridimensionata e poi azzerata nel corso del secondo trimestre 2023 la componente tariffaria negativa UG2, introdotta da aprile dello scorso anno da Arera e applicata ai consumi fino a 5.000 smc/anno. Una misura speciale che ha permesso di contrastare per famiglie e piccoli utenti il picco dei prezzi gas.

Viene introdotta una tassazione più favorevole per gli imprenditori agricoli che producono e cedono energia da fonti agroforestali che si applica all’anno d’imposta 2022. Lo prevede il decreto bollette che introduce un articolo che modifica la tassazione relativa alla produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali oltre i limiti già fissati (2.400 Mwh/anno per le fonti rinnovabili agroforestali e 260 mwh/per quelle fotovoltaiche). La nuova norma stabilisce, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022, che la determinazione del reddito sulla componente riconducibile alla valorizzazione dell’energia ceduta, con esclusione della quota incentivo, si basi sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Arera, e il valore di 120 euro/MWh. Attualmente viene viene calcolato un reddito imponibile sulla base del 25% del fatturato riferiti alla sola quota di energia (escluso incentivo). La nuova formulazione, si precisa, prevede un onere pari a 4,3 milioni di euro per quest’anno.

Al Ministero delle imprese e del made in Italy viene inoltre istituito un Fondo da 2 milioni di euro il 2023, “finalizzato a sostenere le imprese a forte consumo di energia elettrica di cui all’elenco pubblicato dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali, localizzate nelle Regioni insulari e per le quali è istituito un tavolo di crisi nazionale presso il predetto Ministero”. Il principale beneficiario del provvedimento è la Portovesme, nel Sulcis, di proprietà del colosso Glencore. Il gruppo svizzero ha chiuso il 2022 con profitti più che triplicati a 17 miliardi di dollari (16 miliardi di euro). I ricavi sono saliti del 28% a 256 miliardi. La società ha annunciato che distribuirà ai suoi azionisti oltre 7 miliardi. Con un successivo decreto i governo dovrà individuare le modalità di utilizzo delle risorse “in modo che ne sia assicurata la compatibilità con gli aiuti di Stato” ed evitare, quindi, eventuali procedure di infrazione da parte dell’Ue. Inoltre, in sede di conversione del dl, è possibile che questi due milioni possano essere ulteriormente implementati.

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La logistica è un far west ma grandi gruppi e amministratori preferiscono non risolvere

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Virgin Orbit è in guai grossi - Il Post

Virgin Orbit, l’azienda spaziale del miliardario britannico Richard Branson, licenzierà l’85 per cento del proprio personale e cesserà le attività nell’immediato futuro, dopo non essere riuscita a ottenere nuovi finanziamenti. Dan Hart, il CEO della società, ha comunicato giovedì la notizia ai dipendenti. La conferma dei licenziamenti è contenuta in un documento fornito all’autorità che si occupa delle attività di borsa (SEC) negli Stati Uniti, dove l’azienda è registrata.

Stando alla documentazione, Virgin Orbit licenzierà 675 dipendenti e ne manterrà un centinaio, condizione che renderà impossibili nuove attività di ricerca e di sperimentazione del sistema di lancio per trasportare satelliti in orbita. In sei anni di esistenza, l’azienda aveva sviluppato una soluzione alternativa ai lanci spaziali effettuati con razzi che partono dal suolo. Il suo sistema prevede che il razzo venga montato sotto l’ala di un grande aeroplano, un Boeing 747-400, e che sia lanciato quando l’aereo è già in quota in modo da poter utilizzare razzi meno potenti e costosi, idealmente più semplici da gestire.

(Virgin Orbit)

Lo scorso gennaio, Virgin Orbit aveva effettuato il primo tentativo di trasporto in orbita di un satellite, ma la missione era stata un fallimento. Dopo essersi staccato dall’ala del Boeing 747-400, il razzo LauncherOne aveva raggiunto lo Spazio, ma non l’altitudine corretta per collocare il satellite nella giusta orbita. Nonostante il fallimento, la società aveva comunque sottolineato l’importanza del risultato raggiunto, che secondo i suoi responsabili dimostrava la fattibilità del nuovo sistema.

Le condizioni economiche di Virgin Orbit non erano comunque buone. Già a inizio marzo la società aveva annunciato una «pausa delle attività», rimandando a successivi aggiornamenti che sarebbero stati diffusi nelle settimane seguenti. Ora l’azienda ha annunciato che, attraverso la società Virgin Investments, Branson ha fornito circa 11 milioni di euro che saranno impiegati per la cessazione dei contratti e per i licenziamenti. Il costo complessivo dell’operazione sarà intorno ai 15 milioni di euro, sempre secondo le previsioni di Virgin Orbit.

Dopo l’annuncio della cessazione delle attività, le azioni di Virgin Orbit hanno perso circa il 40 per cento del proprio valore in borsa. La notizia non ha comunque sorpreso più di tanto gli analisti, considerato che la società cercava da mesi nuovi finanziatori e che Branson aveva detto di non volerla più finanziare direttamente. Virgin Orbit era nata nel 2017 da una divisione di Virgin Galactic, altra società di Branson dedicata invece al turismo spaziale e in forte ritardo nelle proprie attività.

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Thursday, March 30, 2023

Crolla il prezzo della luce. Bollette: chi paga di meno da aprile - Today.it

Crolla il prezzo dell'energia. Una buona notizia per gli utenti del mercato tutelato che nel prossimo trimestre avranno delle bollette meno pesanti. Con il forte calo delle quotazioni all'ingrosso dei prodotti energetici, annuncia infatti l'Arera, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre del 2023 si riduce del 55,3%.

Dal primo aprile 2023, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa per la famiglia-tipo nel periodo compreso tra il 1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023 sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi precedenti.

L'Autorità ricorda tuttavia che gli oneri generali di sistema vengono "riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche" a partire dal 1° aprile. Mentre per quanto riguarda il gas "attuando quanto previsto dal governo nel decreto approvato lo scorso 28 marzo" gli oneri saranno azzerati anche per i prossimi tre mesi. Inoltre, si legge, è stato confermato "il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30.000 euro)". Ma del decreto bollette varato dall'esecutivo abbiamo già parlato qui

Perché le bollette scendono

Tornando all'andamento dei mercati energetici, l'Arera spiega che nel trimestre in corso c'è stato un "deciso calo" delle quotazioni del gas all'ingrosso, per vari fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. I prodotti energetici, com'era ampiamente atteso (e fisiologico), hanno seguito la scia, in discesa, del prezzo del gas. 

Le temperature miti dell'inverno 2022-2023, aggiungono dall'Autorità, hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023. In questo quadro anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati. Già nel primo trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell'elettricità (Pun) infatti è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre 2022.

"Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi" ha commentato Stefano Besseghini, presidente di Arera. "I prezzi all'ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali - ha aggiunto - li vediamo velocemente trasferiti anche ai consumatori finali, anche grazie a un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte". 

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Eurovita finisce in amministrazione straordinaria: polizze congelate fino a giugno - La Stampa

MILANO. Eurovita finisce in amministrazione straordinaria e intanto si prepara un’operazione di sistema tesa a risollevare la compagnia finita in difficoltà dopo il rialzo dei tassi. A disporre il provvedimento è un decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy, su proposta dell’Ivass (l’authority che vigila sulle assicurazioni). Sono stati sciolti gli organi con funzioni di amministrazione e controllo. L’Ivass, di conseguenza, ha nominato Alessandro Santoliquido quale commissario per la gestione straordinaria tanto di Eurovita Holding, quanto di Eurovita Spa. I comitati di sorveglianza di entrambe le società saranno invece composti dal presidente Antonio Blandini, con Sandro Panizza e Monica Biccari. Inoltre «al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato da parte degli organi dell’amministrazione straordinaria» di Eurovita, l’authority «ha prorogato fino al 30 giugno 2023 la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita, disposta il 6 febbraio 2023».

A essere interessati sono 353 mila clienti per 15,3 miliardi di attività che riguardano più di 400 mila polizze. La proroga della sospensione di altri tre mesi permetterà di mettere a punto un’operazione di sistema tesa a ristrutturare la società rimasta incastrata dal repentino aumento dei tassi deciso dalla Bce che, con la svalutazione dei titoli obbligazionari in portafoglio, ha causato una discesa sotto i minimi dell’indicatore patrimoniale, il cosiddetto solvency ratio.

All’operazione di salvataggio dovrebbero prendere parte diverse banche e assicurazioni. Il ministero dell’Economia martedì ha riunito i principali attori del sistema. Si sta studiando una grande operazione di sistema che coinvolga le banche distributrici (ma non solo) e i principali assicuratori. Colossi come Intesa, Generali, Poste sarebbero pronti a valutare un’operazione corale. Operazione che ancora non è stata studiata nei dettagli. Ci vorranno alcune settimane, per lo meno. Mesi perché diventi esecutiva.

A quanto riporta l’agenzia di stampa Radiocor si ragiona attorno a due ipotesi: la prima prevede un ingresso di compagnie di assicurazione nel capitale mentre le banche assicureranno a Eurovita delle linee di credito. La seconda opzione, finora la più gettonata, consisterebbe in un intervento congiunto di banche e assicurazioni nel capitale. Servono almeno 300 milioni di euro dopo che l’azionista, il fondo Cinven, ha già iniettato 100 milioni di euro.

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Wednesday, March 29, 2023

Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico, parola di Tavares - Vaielettrico.it

Carlos Tavares: "Le materie prime per le batterie sono scarse e costose". (Credit foto: media Stellantis).

Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico. Parola di Carlos Tavares, n.1 del supergruppo Stellantis, di cui fanno parte anche i principali marchi italiani.

La Fiat 500e è al momento l’auto elettrica più venduta di Stellantis

“Il prezzo è la vera sfida, le materie prime sono scarse e costose”

Anche avendo una mobilità pulita e sicura, la grande sfida è quella dell’accessibilità, che al momento non c’è. Perché le materie prime che servono per produrre le batterie per le auto elettriche sono scarse e costose“. Sono le parole scandite dal top manager portoghese intervenendo al Freedom of Mobility Forum. “La scarsità delle materie prime, la frammentazione del mondo e le diverse regolamentazioni possono avere un impatto sui costi delle materie prime stesse“, ha spiegato Tavares. Insistendo sul fatto che la grande sfida per le case auto è riuscire a garantire che tutti possano acquistare auto elettriche. Non solo una fascia di privilegiati. Stellantis sarà pronta per rispettare la scadenza del 2035 definita dalla UE sui motori endotermici, ha aggiunto. Ma “sfortunatamente la decisione su questo punto andava presa prima, magari nel 2014 o 2015. Si sta imponendo una sola tecnologia al posto di una competizione salutare“.

Il prezzo è la vera sfida“Non sappiamo neppure se c’è tutto il litio che serve”

Tornando sul tema dei costi, Tavares ha fatto l’esempio del litio, uno dei metalli preziosi che servono per produrre le batterie: “È difficile proteggere l’accessibilità a queste materie prime e alla mobilità sostenibile. Anche perché per sostituire il parco auto mondiale di 1,3 miliardi di unità con mezzi puliti, non sappiamo se c’è tutto il litio che serve. E, considerando anche dove sono concentrate le miniere di litio, questo potrebbe creare altre questioni geopolitiche“. Ad ogni modo, ha continuato Tavares, sulle batterie ci sono ancora tanti studi in corso e “le materie prime che servono per produrle potrebbero cambiare, non sappiamo quali saranno tra 10 anni. Non sappiamo ancora quali saranno i materiali che ci serviranno, le ricerche sono all’inizio“.

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Europa incontenibile, Piazza Affari non è da meno - Borsa Italiana

News Image (Teleborsa) - In Europa si scatenano gli acquisti, così come a Piazza Affari che mostra un'ottima performance. Si muove in buon rialzo il listino statunitense, dove l'S&P-500 segna un incremento dell'1,10%.

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,083. Seduta in frazionale ribasso per l'oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,59%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 72,91 punti.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota +177 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,04%.

Tra i listini europei si muove in territorio positivo Francoforte, mostrando un incremento dell'1,23%, denaro su Londra, che registra un rialzo dell'1,07%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dell'1,39%.

A Milano, scambia in deciso rialzo il FTSE MIB (+1,55%), che raggiunge i 26.739 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza il FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 28.902 punti.

Ottima la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+1,67%); sulla stessa tendenza, positivo il FTSE Italia Star (+1,13%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola STMicroelectronics, con una marcata risalita del 6,32%.

Brilla Banca MPS, con un forte incremento (+5,79%).

Buona performance per Banco BPM, che cresce del 3,72%.

Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno del 3,10%.

Le peggiori performance, invece, si registrano su DiaSorin, che ottiene -1,98%.

Fiacca Iveco, che mostra un piccolo decremento dell'1,50%.

Discesa modesta per Tenaris, che cede un piccolo -0,53%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+6,35%), Tod's (+4,47%), Brunello Cucinelli (+4,29%) e doValue (+3,74%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Intercos, che continua la seduta con -5,30%.

Calo deciso per Antares Vision, che segna un -1,56%.

Pensosa Acea, con un calo frazionale dell'1,41%.

Tentenna Seco, con un modesto ribasso dell'1,27%.

(Teleborsa) 29-03-2023 18:02

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Tuesday, March 28, 2023

Nuovo SsangYong Torres EVX 2023, il Suv del grande rilancio è pronto ad un prezzo molto competitivo - Business Online

SsangYong punta a riconquistare quote di mercato con la presentazione di modelli di nuova generazione, tra cui il suv Torres EVX, che verrà svelato al Seul Mobility Show 2023. Questo modello sarà commercializzato anche in Italia, dove il marchio coreano è distribuito dal gruppo Koelliker. Le prime foto spia del prototipo della Torres EVX hanno mostrato una vettura sostanzialmente simile al modello a motore termico presentato nel giugno 2022.

Le pesanti camuffature sull'anteriore e sul posteriore suggeriscono che SsangYong abbia apportato alcune modifiche estetiche per caratterizzare ulteriormente la versione elettrica, pur mantenendo molto probabilmente la stessa lunghezza di 4,7 metri che la colloca nel segmento superiore della Korando. Scopriamo da vicino le novità:

  • Come si rilancia SsangYong Torres EVX 2023

  • SsangYong Torres EVX 2023, interessante non solo per il prezzo

Come si rilancia SsangYong Torres EVX 2023

Il frontale di SsangYong Torres EVX 2023 differisce notevolmente da quello della Torres a motore termico. Le forme della vettura rimangono robuste e sottolineate da linee definite e geometriche, con una griglia anteriore piena e fari che si articolano su due livelli, con sottili luci diurne orizzontali interconnesse tra di loro da sei segmenti luminosi.

L'abitacolo della SsangYong Torres EVX 2023 appare moderno e minimale, con una plancia caratterizzata da due grandi schermi orizzontali posizionati affiancati all'interno di una cornice unica, seguendo la tendenza attuale. Non è ancora noto il sistema di propulsione destinato alla EVX, che sarà probabilmente diverso da quello della Korando e-Motion che adotta una batteria da 61,5 kWh e 190 CV, garantendo un'autonomia WLTP di 339 km.

Il suffisso EV indica la trazione elettrica, mentre X sta per Extreme, indicando la vocazione fuoristrada. Si possono quindi trovare elementi di design che richiamano il mondo off-road, come passaruota robusti e protezioni per il sottoscocca, tutti elementi stilistici che seguono il linguaggio Powered by Toughness, che SsangYong utilizzerà per tutte le sue vetture elettriche.

SsangYong Torres EVX 2023, interessante non solo per il prezzo

SsangYong ha dunque annunciato l'arrivo della Torres EVX, la sua nuova vettura elettrica, che sarà dotata di un sistema di propulsione all'avanguardia, in grado di garantire elevate prestazioni e un'autonomia adeguata. Il modello è stato progettato per dimostrare la capacità di innovazione del marchio e il suo impegno nella fornitura di soluzioni di mobilità sostenibile.

L'acronimo EVX è composto dalle lettere EV, che indicano la trazione elettrica, e X, che si riferisce alla sua natura off-road. La vettura presenta elementi stilistici che richiamano il design "Powered by Toughness" utilizzato da SsangYong per le sue auto elettriche, come i passaruota muscolosi e le protezioni sotto scocca.

Il prezzo atteso della nuova Torres Evx 2023 si aggira tra i 50.000 e i 60.000 euro, superiore di poco rispetto ai circa 40.000 euro della Korando e-Motion.

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Borse, prevale la cautela con gli occhi sulle banche. A Milano svetta Unicredit dopo ok a buyback - Il Sole 24 ORE

Intanto il vicepresidente della Federal Reserve, Michael Barr, davanti alla commissione Bancaria del Senato ha detto che «l'impatto del fallimento di Silicon Valley Bank sembra essere esteso, minacciando l'intero sistema bancario» e che «la Svb ha aspettato troppo per affrontare i suoi problemi». Ha detto, poi, che la Fed intende proporre «dei requisiti sul debito a lungo termine per le maggiori banche regionali, migliorare gli stress test e studiare dei cambi alle regole sulla liquidità».

Sul fronte macro, ha migliorato il sentiment il dato migliore delle attese della fiducia dei consumatori Usa, l'indice della fiducia è salito a 104,2 punti a marzo, sopra le stime. Peggiore delle attese invece il deficit commerciale Usa, salito a 91,6 mld di dollari a febbraio. A gennaio, poi, prezzi in calo per le case negli Stati Uniti rispetto al mese precedente per il settimo mese consecutivo e rallentamento dei rialzi annuali. Secondo l'indice Standard & Poor's/Case-Shiller, su base mensile, il dato è sceso dello 0,5% per l'intera nazione e per le dieci città e dello 0,6% per le venti città.

A Piazza Affari scatto di Unicredit dopo ok a buyback

A Piazza Affari restano sotto la lente in particolare i titoli del comparto finanziario e gli istituti di credito, da Mediobanca passando per il recupero di Banca Mps. In testa al listino svetta sul finale Unicredit che ha ricevuto l'autorizzazione della Bce per l'esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi. Il via libera, spiega una nota, è basato «sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, che hanno evidenziato una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi garantiscono che l'azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza».

Brillano Tim, banche e oil. Frenano A2a e Stm

Scatta Telecom Italia con indiscrezioni di stampa secondo cui la Cassa depositi e prestiti sarebbe pronta ad alzare l'offerta per la rete di 2 miliardi di euro, portandola in area 20 miliardi (cifra che resta lontana però dalle aspettative di Vivendi emerse in passato). In cima al Ftse Mib il comparto dei petroliferi con Tenaris ed Eni. Anche Diasorin rimbalza dopo il -4% della vigilia in scia ai conti e alla guidance sotto le attese. Deboli A2a, Stmicroelectron e Recordati. Fuori dal listino principale, gli investitori restano freddi su Sanlorenzo che è entrata nel capitale sociale di Sea Energy (impiantistica elettrica ed elettronica navale), acquistando una quota del 49% per un controvalore di quasi 2,7 milioni.

Spread in rialzo a 185 punti, rendimento al 4,13%

Chiusura in rialzo lo spread BTp/Bund in un contesto di generale aumento per i rendimenti dei titoli di Stato sulla curva euro. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 185 punti base dai 183 punti del closing di ieri. In rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,13% dal 4,06% del finale della vigilia.

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Monday, March 27, 2023

Superbonus, pronta la soluzione per i crediti: una banca-veicolo per la cessione dei pacchetti - la Repubblica

ROMA - Una "banca veicolo" per risolvere la grana Superbonus. E sbloccare così il processo di vendita dei crediti fiscali maturati con i lavori edilizi e rimasti in pancia alle imprese dell'edilizia, che non sono riuscite a trovare acquirenti vista la chiusura dei canali da parte di banche e Poste. Il governo ha già incassato la disponibilità dei principali istituti, che sono pronti a

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Per il viceministro Leo servono altri benefici per attirare i Paperoni: “Creare una cooperative… - Il Fatto Quotidiano

Pecunia non olet. “Non dobbiamo vedere i neo-Paperoni come ostili, è gente che porta i soldi in Italia fa crescere il nostro Paese”. E così il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, impegnato a preparare i decreti attuativi della delega fiscale, ora annuncia di voler creare “una cooperative compliance per le persone fisiche dove si esaminano le tematiche che questi soggetti possono avere”, come “gli investimenti in criptovalute o i trust all’estero”.

A un convegno di Agenzia delle Entrate e Assonime sull’adempimento collaborativo e altri strumenti di attrazione degli investimenti, Leo ha ricordato la videoconferenza con gli investitori inglesi sulla riforma del fisco della scorsa settimana. “Li ho visti abbastanza entusiasti“, ha sostenuto. “L’Italia è sicuramente un paese attrattivo perché abbiamo un regime fiscale favorevole per le persone fisiche” come i neo-residenti o i rimpatriati, ovvero la tassa forfettaria di 100mila euro voluta da Matteo Renzi di cui hanno approfittato calciatori e finanzieri. Ma a Leo non basta: “Perché non pensare una cooperative compliance per quelli abbastanza solidi dal punto di vista finanziario?”.

Finora la cooperative compliance, cioè il regime fiscale premiale per le società che decidono di avvalersi ex ante della collaborazione dell’Agenzia delle Entrate nel gestire il rischio fiscale, è aperta a società e imprese che hanno un giro d’affari superiore al miliardo di euro. Al momento sono 90 società ammesse in questo regime: 15 hanno aderito all’accordo preventivo nel solo 2022.

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Cairo Communication, ecco quanto incasserà il patron del Toro - Torino Granata

Cairo Communication, ecco quanto incasserà il patron del Toro

TUTTOmercatoWEB.com

© foto di www.imagephotoagency.it

Come riferisce il portale Calcioefinanza.it, risultato netto positivo anche se contrazione per Cairo Communication nel bilancio 2022. Il gruppo guidato dal patron del Torino ha chiuso il 2022 con ricavi lordi a 1,176 miliardi (praticamente uguali all’anno precedente). Il Consiglio di Amministrazione di Cairo Communication proporrà alla Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,14 euro per azione al lordo delle ritenute di legge e quindi Urbano Cairo ne possiede circa 74 milioni di azioni dovrebbe incassare circa 10,4 milioni di euro.

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Sunday, March 26, 2023

L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online - Open

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  1. L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online  Open
  2. Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online - Ultima Ora  Agenzia ANSA
  3. Elon Musk svela (senza volerlo) che Twitter ha perso più della metà del suo valore: oltre 20 miliardi di doll…  la Repubblica
  4. Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online - Mondo  Agenzia ANSA
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L'appunto di Elon Musk rivela: ora Twitter vale meno della metà. E il codice sorgente finisce online - Open
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Deutsche Bank, la profezia che semina il panico: "Nessuno è tranquillo..." - Liberoquotidiano.it

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La crisi che sta travolgendo le banche non risparmia nessuno. Parola di Barry Eichengreen, economista di Berkeley e già consulente del Fondo monetario internazionale. "La vicenda di Deutsche Bank - spiega - mi sembra affascinante. Il crollo in Borsa è avvenuto in assenza di qualsiasi nuova notizia. È come se gli investitori si fossero svegliati percorsi da una scossa: vendete tutti Deutsche Bank, per carità".

Raggiunto da Repubblica l'esperto da una sua versione di quanto accaduto, ossia "una crisi di fiducia generalizzata e irrazionale verso le banche". Proprio questa irrazionalità fa sì che "nessuno può dirsi tranquillo". Ovvio, è il suo ragionamento, che ci sono istituti "che corrono più rischi, a partire da quelli americani". Il motivo è semplice: "Hanno ancora importanti investimenti in essere in Treasury bond non opportunamente 'coperti' e quindi equivalenti a perdite latenti".

Per non parlare poi delle "carenze di vigilanza e di management". "Ripeto - continua nel suo avvertimento -, il problema non riguarda solo le banche americane, come si è visto ieri. È come un giallo di Agatha Christie: quando una nuova crisi scoppierà, sarà caccia aperta al colpevole". Nel mirino, al centro dei sospetti, "i manager, i controllori, le agenzie di rating". E le possibili similarità tra i casi Credit Suisse e Deutsche Bank? Queste "risalgono tutte al passato. Anche l'istituto tedesco ha avuto problemi di cattiva gestione, di squilibri fra attivo e passivo di bilancio, di maldestri investimenti che hanno portato a problemi di capitalizzazione e liquidità: però è tutta roba superata, che sembra ora risolta. È questo che è affascinante, diciamo sorprendente: vedere i trader speculare contro una banca basandosi su affinità così superficiali, come se non vivessero nella realtà".

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Le migliori uova di Pasqua al supermercato: ecco quali scegliere e perché - Trend-online.com

Si avvicina la Pasqua e moltissimi bambini sono alla ricerca delle migliori uova di Pasqua da acquistare al supermercato: ognuno ha i propri gusti e le proprie preferenze, ma ci sono degli aspetti a cui prestare particolare attenzione.

Le uova di Pasqua non sono tutte uguali: ci sono quelle di marca e le sottomarche, ci sono di cioccolato al latte o fondente, ci sono quelle con ingredienti naturali e quelle con particolari additivi.

Se vuoi comprare le migliori uova di Pasqua al supermercato senza rimanere deluso dal gusto e dalla sorpresa, segui questi consigli.

Quali sono le migliori uova di Pasqua al supermercato?

Scegliere le migliori uova di Pasqua al supermercato non è affatto semplice: la scelta è ampissima, i prezzi sono per tutte le tasche, e i gusti riescono ad accontentare tutti i palati. Come fare?

La prima cosa da prendere in considerazione è la scelta del cioccolato: al latte (il più amato dai bambini), fondente (con numerosi benefici e proprietà), oppure bianco? Ci sono anche delle varietà: per esempio, gianduia, pralinato, con le nocciole, aromatizzato, ecc.

C'è poi la scelta della marca, che andrà a definire anche la sorpresa che troveremo all'interno: solitamente si prediligono marchi noti, apprezzati in base ai propri gusti, e inclini alle preferenze di ciascuno.

Puoi considerare anche la possibilità di acquistare uova di Pasqua biologiche, realizzate con ingredienti certificati (i prezzi e la qualità del prodotto saranno superiori). A tal fine, anche leggere l'etichetta è fondamentale per orientare le nostre scelte.

Uova di Pasqua: come scegliere il migliore

Per orientarsi alla scelta del miglior uovo di Pasqua è bene seguire alcuni consigli.

In primis, controllare le etichette per verificare quali siano gli ingredienti presenti nell'uovo; e in secundis, considerare la sorpresa che si può trovare all'interno in relazione al prezzo di vendita.

Solitamente la lista degli ingredienti delle uova di Pasqua riporta per primi i prodotti presenti in quantità maggiore, e per ultimi eventuali additivi o sostanze aggiuntive. La regola d'oro è la seguente: meno ingredienti ci sono, meglio è.

Per quanto riguarda la sorpresa, ognuno ha i propri gusti: solitamente esistono uova di Pasqua con sorpresa all'interno e uova di Pasqua con doppia sorpresa, anche all'esterno. Nella scelta è bene valutare - per quanto possibile - il miglior rapporto qualità/prezzo considerando le possibili sorprese all'interno.

Ingredienti uova di Pasqua: cosa non deve mancare

Ma quali sono gli ingredienti che non possono mancare in un buon uovo di Pasqua? Il primo ingrediente della lista dovrebbe essere la pasta di cacao, seguita poi dal burro di cacao.

Verificate la quantità di pasta di cacao, un elemento essenziale per le uova di Pasqua: maggiore è la concentrazione di cacao, minore sarà la dolcezza dell'uovo. La quantità ideale per un buon uovo di Pasqua è pari ad almeno il 50%.

Stando a quanto riporta la legge, esistono delle quantità minime di pasta di cacao nei diversi tipi di cioccolato:

  • nel caso del cioccolato fondente non deve essere inferiore al 45%,

  • nel caso del cioccolato al latte non deve essere meno del 25%,

  • per il cioccolato bianco è completamente assente.

C'è poi il burro di cacao, un altro ingrediente importantissimo, che dovrebbe comparire in quantità pari ad almeno il 28%. Considerando il costo particolarmente elevato, per risparmiare sul prezzo finale potrebbe essere presente in quantità ridotte.

Se non è presente il burro di cacao, oppure risulta in quantità inferiore rispetto a quella ideale, significa che l'uovo è stato realizzato con oli e grassi vegetali differenti (per esempio olio di palma oppure olio di colza) e che non è di ottima qualità. Il massimo previsto dalla legge è fino al 5%.

Altri ingredienti importanti

Tra gli altri ingredienti che devono risultare sull'etichetta di un uovo di Pasqua non mancherà lo zucchero (che per legge deve essere presente almeno per l'1%), vari aromi, e spesso anche la vaniglia.

Il consiglio, in tal senso, è prediligere le uova di Pasqua senza aromi artificiali, oppure con aromi naturali.

Altri ingredienti che potremmo trovare sull'etichetta sono il latte in polvere (soprattutto nel cioccolato al latte), e la lecitina (di soia, di girasole o estratta dal tuorlo d’uovo) che serve per creare una buona emulsione e per migliorare la conservazione del cacao.

Quante calorie ha l'uovo di Pasqua?

Le uova di Pasqua fanno ingrassare? Così come per tutti i dolci che si rispettino, se consumato nelle giuste quantità, l'uovo di Pasqua non fa ingrassare.

Le calorie delle uova di Pasqua, chiaramente, variano in funzione delle differenti tipologie di cioccolato e degli ingredienti dai quali è composto.

In generale, possiamo affermare che il cioccolato fondente apporta circa 500 Kcal per 100 g; mentre se si sceglie un uovo di cioccolato bianco o al latte, le calorie salgono.

L'ideale - per tutti coloro che vogliono mantenere la linea - è optare per un uovo di cioccolato fondente almeno al 50%.

Leggi anche: Pasqua, colomba e uova di cioccolato: guida all'acquisto

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Nuova Volkswagen T-Cross 2023, ancora dettagli e anticipazioni sull'atteso rinnovo del Suv - Business Online

Volkswagen T-Cross si appresta a essere oggetto di un aggiornamento per rinnovare la sua offerta nel segmento B dei suv in risposta alla concorrenza attuale. Il restyling della T-Cross porterà miglioramenti estetici, aggiornamenti meccanici e un'ulteriore ottimizzazione della tecnologia a bordo.

Sebbene le informazioni ufficiali sulla nuova Volkswagen T-Cross 2023, come la data di uscita e il prezzo, non siano ancora state rivelate, in rete sono già trapelate immagini spia e rendering della vettura. Diverse indiscrezioni suggeriscono che il lancio del modello rinnovato potrebbe avvenire nel primo trimestre dell'anno. Facciamo il punto della situazione:

Nuove anticipazioni su Volkswagen T-Cross 2023

La versione rinnovata di Volkswagen T-Cross non subirà un restyling radicale dal punto di vista estetico, ma presenterà alcuni affinamenti stilistici. Ad esempio, la griglia frontale sarà rivista e i proiettori anteriori, rimanendo sostanzialmente invariati, saranno migliorati con l'aggiunta di una striscia cromata che li collegherà.

La tecnologia full Led dedicata all'illuminazione stradale verrà migliorata, per garantire maggiore comfort e sicurezza nella guida notturna, mentre i fascioni paratia e i gruppi ottici posteriori seguiranno il nuovo linguaggio stilistico del marchio. Il suv offrirà anche maggiore personalizzazione, con la possibilità di scegliere tra 12 livree esterne e nuovi cerchi in lega con misure fino a 18 pollici. Previsto un allestimento R-Line per chi cerca una maggiore sportività.

In riferimento alle novità meccaniche del T-Cross, potrebbe esserci novità che vanno nella scia di quanto visto con la rinnovata T-Roc. Il suv tedesco sarà comunque disponibile esclusivamente con trazione anteriore, senza alcuna opzione di trazione integrale. Confermati i propulsori a benzina da 1.0 litro, con una potenza di 95 e 110 CV, e il più potente motore 1.5 TSI con una potenza di 150 CV. Non sono disponibili motori ibridi plug-in o completamente elettrici. Miglioramenti anche per il sistema di sospensioni per migliorare il comfort e il piacere di guida, così come all'impianto frenante.

Volkswagen T-Cross 2023: prospettive e considerazioni

Volkswagen T-Cross 2023 sfrutterà la piattaforma MQB-A0, ampiamente utilizzata dal Gruppo Volkswagen per la Polo, nonché per altri modelli come Seat Arona e Ibiza. Grazie a questa scelta, il produttore tedesco può mantenere le economie di scala, ridurre i costi di produzione e aumentare le entrate economiche. La lunghezza dell'auto rimarrà invariata a soli 411 cm, così come il passo di 255 cm. Il telaio verrà ottimizzato per migliorare la sensibilità dello sterzo.

Tra le novità più interessanti del nuovo Volkswagen T-Cross ci sono gli upgrade dell'abitacolo, con materiali e assemblaggi di qualità superiore e una dotazione di serie ancora più ricca e completa. La strumentazione 100% digitale e personalizzabile del Virtual Cockpit sarà disponibile su tutta la gamma T-Cross, inclusi gli allestimenti entry-level. Il sistema di infotainment rimarrà invariato, offrendo la massima connettività per smartphone tramite Android Auto e Apple CarPlay. Il prezzo di partenza sarà di 23.000 euro.

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Saturday, March 25, 2023

Negative le Borse del Vecchio Continente - Borsa Italiana

News Image (Teleborsa) - Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude le contrattazioni in ribasso, assieme agli altri Eurolistini. A Wall Street, si muove vicino alla parità l'S&P-500.

Scambi in ribasso per l'Euro / Dollaro USA, che accusa una flessione dello 0,69%. Sessione debole per l'oro, che scambia con un calo dello 0,39%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,33 punti.

Avanza di poco lo spread, che si porta a +182 punti base, evidenziando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,90%.

Tra i mercati del Vecchio Continente scende Francoforte, con un ribasso dell'1,66%, sotto pressione Londra, con un forte ribasso dell'1,26%, e crolla Parigi, con una flessione dell'1,74%.

Giornata nera per la Borsa di Milano, che mostra una discesa del 2,23%: il FTSE MIB prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata mercoledì scorso, di tre ribassi consecutivi; sulla stessa linea, e' stato venduto parecchio il FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 28.037 punti.

Pessimo il FTSE Italia Mid Cap (-1,55%); sulla stessa tendenza, in forte calo il FTSE Italia Star (-1,59%).

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,65 miliardi di euro, con un incremento di ben 766,7 milioni di euro, pari al 40,71%, rispetto ai precedenti 1,88 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,52 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,67 miliardi.

Su 447 titoli trattati in Borsa di Milano, 218 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 95. Invariate le rimanenti 134 azioni.

Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, DiaSorin avanza del 3,60%.

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -5,01%.

Vendite a piene mani su Banco BPM, che soffre un decremento del 4,14%.

Soffre Unicredit, che evidenzia una perdita del 4,06%.

Pessima performance per BPER, che registra un ribasso del 4,04%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, El.En (+2,57%), Seco (+2,43%), Intercos (+2,11%) e IREN (+2,09%).

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Webuild, che ha terminato le contrattazioni a -4,70%.

Sessione nera per De' Longhi, che lascia sul tappeto una perdita del 4,09%.

In perdita Banca Popolare di Sondrio, che scende del 4,08%.

Pesante Tinexta, che segna una discesa di ben -3,89 punti percentuali.

Tra i dati macroeconomici rilevanti:

Venerdì 24/03/2023
00:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 4,3%)
01:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 48,2 punti; preced. 47,7 punti)
08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso -4,7%; preced. -5,2%)
08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,9%)
09:00 Spagna: Prezzi produzione, annuale (preced. 7,8%)
09:00 Spagna: PIL, trimestrale (atteso 0,2%; preced. 0,2%)
10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 52,5 punti; preced. 52,7 punti).

(Teleborsa) 24-03-2023 18:02

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Nuova Geometry EX3 2023, il Suv di Geely-Volvo pronto ad arrivare in Europa a 7900 euro - Business Online

Il gruppo cinese Geely, che possiede il controllo di Volvo, ha annunciato l'offerta di un nuovo veicolo elettrico chiamato Geometry. Abbiamo messo nel titolo il riferimento a Volvo proprio per via dell'acquisto del gruppo Volvo da parte di Geely, ormai una vera e propria azienda automotive solida a livello mondiale.

Questa vettura elettrica ha un'autonomia di 322 chilometri ed è in grado di caricarsi dallo 0 all'80% in meno di 30 minuti utilizzando un caricabatterie CC ad alta velocità. Nonostante il prezzo di 7.900 euro, l'offerta commerciale fa parte della strategia del gruppo, e sarà presto disponibile anche in Europa.

Inizialmente, Geometry EX3 è venduta solo in Cina, ma l'azienda ha in programma di esportarla anche in altri mercati. Si prevede che sarà uno dei veicoli elettrici a cinque posti più convenienti sul mercato cinese, con un prezzo di prevendita stimato di circa 9.200 dollari, appunto 7.900 euro. Vediamo allora:

Alla scoperta del nuovo suv Geometry EX3 2023

I tecnici del Gruppo Geely Auto hanno eseguito numerosi test su Geometry EX3 2023 prima dell'avvio della vendita. L'equipaggiamento standard include doppi airbag, sensori e telecamere di retromarcia, sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici e ABS + EBD. Il suv presenta barre antiurto anteriori e posteriori in acciaio ad alta resistenza con una resistenza alla trazione superiore a 590MPA.

Tra i dettagli tecnici, Geometry EX3 utilizza un sistema di gestione della temperatura della batteria raffreddato a liquido per garantire la sicurezza della ricarica ad alta velocità e l'efficienza operativa in tutte le condizioni climatiche. La temperatura interna della batteria è mantenuta a 20 gradi per ottimizzare le sue prestazioni e prolungarne la durata.

Geometry EX3 è equipaggiato con una batteria agli ioni di litio da 37,23 kWh con cui percorrere una distanza di 322 chilometri secondo il ciclo di prova Nedc, anche se in condizioni Wltp questo valore viene ridotto di qualche decina di chilometri. La ricarica di questa batteria può essere completata dall'0 all'80% in meno di 30 minuti utilizzando una stazione di ricarica rapida.

L'energia immagazzinata nella batteria viene utilizzata per alimentare un motore elettrico da 70 kW (95 CV) e 180 Nm di coppia che fornisce prestazioni limitate ma adeguati per l'utilizzo quotidiano, soprattutto in contesti urbani congestionati. Il veicolo è dotato di un sistema di recupero dell'energia cinetica durante la frenata.

Geometry EX3 2023: interessante non solo per il prezzo

In termini di dimensioni, Geometry EX3 2023 presenta una lunghezza di 4.005 mm, una larghezza di 1.760 mm e un'altezza di 1.575 mm, offrendo spazio sufficiente per ospitare comodamente cinque passeggeri con un'ampia libertà di movimento. Il design degli interni è stato studiato per soddisfare le esigenze di una clientela giovane, combinando colori nero e blu con accenti fluo per creare un impatto visivo forte e sofisticato.

All'interno del veicolo, troviamo uno schermo Lcd digitale da 10,25 pollici e un pannello centrale di infotainment galleggiante da 8 pollici. Il sistema G-Link permette di accedere a diverse funzionalità come il mirroring dei dispositivi mobili, la navigazione Autonavi, la radio Ximalaya, il controllo vocale e altre applicazioni intelligenti. Geometry EX3 2023 dispone di Wi-Fi integrato.

Il comfort dei passeggeri è garantito da sedili ergonomici e rivestimenti in materiale similpelle scamosciata. Il prezzo di questo veicolo competitivo inizia a partire da 7.900 euro, rappresentando una soluzione accessibile per una clientela giovane.

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Nuova LeapMotor T03 2023, la city car in Italia dopo successo in Francia per rapporto qualità-prezzo - Business Online

C'è sempre più spazio per le city car nel mercato italiano delle auto e la nuova Leapmotor T03 proveniente dalla Cina è una novità molto interessante sia per le sue specifiche sia per il suo prezzo. Questa city car è dotata di una potente batteria da 41,3 kWh che garantisce un'autonomia di 280 chilometri e viene alimentata da un motore elettrico da 109 CV.

La vettura è in grado di offrire tre diverse modalità di guida che influenzano il processo di rigenerazione della batteria durante la frenata. I montanti del parabrezza larghi possono influire sulla visuale laterale anteriore. Il volante può essere regolato in altezza ma non in profondità. La dotazione di base comprende solo airbag frontali e la sicurezza passiva della vettura non soddisfa gli standard europei. Vediamo meglio:

  • Come sorprende la nuova LeapMotor T03 2023

  • LeapMotor T03 2023: offerta, considerazioni e prezzo

Come sorprende la nuova LeapMotor T03 2023

La nuova LeapMotor T03 è una city car compatta con dimensioni di 3,62 metri di lunghezza, 1,65 metri di larghezza e 1,57 metri di altezza. Il design è funzionale con forme squadrate e nervature smussate che ricordano una fusione stilistica tra la 500e e la Smart ForFour. Il comfort a bordo è stato privilegiato rispetto al design. Nonostante l'aspetto tradizionale, i tecnici del marchio cinese non hanno rinunciato a dettagli più ricercati come i fari a Led, le tinte bicolore e una carrozzeria a cinque porte per agevolare l'ingresso dei passeggeri della seconda fila.

Gli interni della vettura presentano colori vivaci e sono caratterizzati da un ricco comparto tecnologico, che include una plancia dotata di uno schermo da 8 pollici per il guidatore e un secondo display touchscreen da 10,1 pollici per la gestione dell'infotainment.

Nonostante si tratti di una city car, il marchio cinese ha posto la massima attenzione sulla sicurezza e ha integrato i più recenti sistemi di assistenza alla guida come il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza, il mantenitore di corsia e il rilevamento della stanchezza del conducente. Questi sistemi di assistenza alla guida di primo livello sono difficilmente disponibili su molte city car europee.

Sviluppata quindi un'app dedicata che consente di gestire da remoto la vettura, monitorarne lo stato e utilizzare alcuni comfort come l'attivazione dell'aria condizionata o la localizzazione del veicolo.

LeapMotor T03 2023: offerta, considerazioni e prezzo

Leapmotor T03 è una city car completamente elettrica che utilizza un motore ad emissioni zero da circa 109 CV e 158 Nm di coppia montato sull'asse anteriore e alimentato da una batteria agli ioni di litio da 41,3 kWh, che funge da pianale. L'autonomia dichiarata secondo il ciclo Wltp è di circa 300 km, un valore considerevole se confrontato con i 190 km della Renault Twingo E-Tech e della Fiat 500 elettrica con la batteria da 70 kWh.

Per quanto riguarda il prezzo, Leapmotor T03 ha già debuttato in Europa, in particolare in Francia dove ha raccolto grande successo, ma non ancora in Italia (dove dovrebbe arrivare a breve secondo indiscrezioni). Il prezzo di listino è di circa 20.00 euro, in linea con le sue concorrenti europee, ma va notato che la T03 offre contenuti quasi da segmento B. In attesa di vederla arrivare in Italia, sia questa city car sia il marchio Leapmotor in generale meritano attenzione in quanto già offrono altri modelli con interessanti caratteristiche tecniche e tecnologiche.

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Friday, March 24, 2023

Case Green e scoppio della bolla immobiliare: può essere la nuova crisi dei subprime? - Ilovetrading.it - iLoveTrading

L’impatto della direttiva europea può essere devastante per il mercato immobiliare, ma può arrivare a mettere in difficoltà le borse?

Oggi l’attenzione globale è puntata sulla grande crisi bancaria internazionale. Ci si affanna a capire quanto le varie banche siano solide e quanto sia forte il pericolo di contagio. Le banche crollate ad oggi fanno rumore perchè il sistema bancario internazionale è connesso da una fittissima rete di rapporti.

Case Green nuova crisi
Case Green e bolla immobiliare – ilovetrading.it

Come la crisi del 2008 ha dimostrato quando una banca crolla l’effetto domino  può essere pesantissimo e oggi tanti si chiedono se la borsa possa risentire di questo problema. Le banche centrali degli Stati Uniti e dell’Unione Europea si affannano a rassicurare i correntisti e gli investitori ma se la crisi bancaria fa paura è altrettanto vero che i problemi sulle borse globali sono anche altri.

Bolla tecnologica e bolla immobiliare

La bolla tecnologica è una questione della quale si parla pochissimo ma che è oggettivamente pericolosa. Le grandi aziende americane del settore tecnologico sono state ampiamente sopravvalutate e ora i clamorosi tagli al personale dei colossi della tecnologia fanno paura. Molti analisti ritengono che ci sia una vera e propria bolla in questo settore e che stia per scoppiare.

Case Green bolla immobiliare
Case Green: sarà la nuova crisi – ilovetrading.it

Aziende come Google, Apple e Facebook vantano quotazioni stellari ma è molto probabile che questi valori siano scollegati completamente dai fondamentali aziendali. Un’altra bolla pronta a scoppiare è quella immobiliare. Come il lettore ricorderà è stata proprio la bolla immobiliare nel 2008 a scatenare la grande crisi. Gli analisti temono una crisi simile in tutto il mondo e in Europa potrebbe arrivare prima a causa della direttiva case Green.

Direttiva case green: per gli esperti l’impatto sarà devastante

Questa direttiva sull’efficientamento energetico potrebbe determinare una stretta così forte sui mutui e sul mercato immobiliare da accelerare lo scoppio della bolla su questo comparto. Se oggi la questione che tiene banco è proprio quella degli istituti finanziari in difficoltà, il crollo della borsa potrebbe essere originato da una serie di fattori pesanti e concomitanti.

Oggi la direttiva case green viene temuta dai proprietari di casa che saranno costretti a lavori di efficientamento energetico costosissimi. Chi non si adegua entro il 2030 non potrà vendere o affittare le case. Tuttavia questa direttiva è molto problematica anche dal punto di vista globale del mercato. Il mercato immobiliare (e quello dei mutui) europeo rischia una stretta senza precedenti ed il riflesso sull’economia e sulle borse potrebbe essere fortissimo. Anche la BCE ha sottolineato che la direttiva è problematica e da riscrivere. Sarebbe davvero paradossale che una direttiva nata con un intento ecologista possa finire per far crollare le borse, eppure non dobbiamo dimenticare che la crisi dei subprime del 2008 nasceva da una frenesia immobiliare apparentemente banale.

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Tim in Borsa chiude a +2,2% in attesa offerta Kkr su Sparkle - Ultima ora - Ansa.it - Agenzia ANSA

Tim chiude tonica in Borsa e indossa la maglia rosa nel listino principale, in attesa dell'offerta di Kkr per Sparkle e il dossier su N...