Toh, ora anche i signori del rating sono "costretti" ad ammettere che le prospettive, con Giorgia Meloni al governo, così catastrofiche non sono. Anzi, tutt'altro. Infatti, ora si scopre che l'economia italiana crescerà del 3,7% nel 2022 per poi contrarsi dello 0,1% nel 2023. La stima è quella appena diffusa da Fitch, il colosso del rating che ha rivisto al rialzo la previsione dell'anno prossimo dal precedente -0,7 per cento. Insomma, un netto ed evidentissimo cambio di passo. L'agenzia di classificazione ha mantenuto la sua attesa di un calo del Pil a partire dal quarto trimestre di quest'anno a causa "dell'alta esposizione" del Paese "agli shock da prezzo e forniture di gas e dell'impatto dell'aumento dei prezzi sui consumi privati".
"Alcuni settori industriali - prosegue Fitch nel report appena diffuso - hanno ridotto la produzione significativamente, con la produzione di metalli di base e di prodotti chimici in calo del 6,6% e del 9,4% su base annua a settembre, portando a un calo complessivo dello 0,4% della produzione industriale nel terzo trimestre del 2022 rispetto al secondo. Ma l'economia è stata finora un po' più resiliente delle attese allo shock energetico. Nel terzo trimestre 2022, l'economia è cresciuta dello 0,5% su base destagionalizzata e corretta per il calendario, con un contributo positivo delle scorte e una continua forte crescita dei consumi delle famiglie, in parte compensato dall'aumento delle importazioni. Il contributo del commercio netto è stato negativo. Secondo l'Istat, il reddito disponibile reale delle famiglie è in calo dal quarto trimestre 2021 ma è stato supportato dai programmi governativi per compensare l'aumento delle bollette energetiche. I dati dei sondaggi sono rimbalzati a novembre, con un aumento della fiducia dei consumatori, in quella che potrebbe essere stata una reazione all'annunciato calo delle bollette energetiche legate ai prezzi all'ingrosso e a un cambiamento nel meccanismo di determinazione delle stesse. Nel 2023 e nel 2024, l'attività beneficerà della spesa collegata al Piano di ripresa e resilienza, anche se la sua attuazione sta richiedendo più tempo del previsto", rimarcano da Fitch.
E ancora, prosegue il documento diffuso dall'agenzia di rating, l'inflazione è aumentata a ottobre di 3,2 punti percentuali, "portando il tasso annuale Iapc al 12,6 per cento. A novembre è scesa al 12,5%. L'indice misura dei prezzi del gas, dell'elettricità e dei combustibili per uso domestico è balzata del 46%, rappresentando la maggior parte dell'aumento di ottobre". Fitch ha poi alzato le "previsioni di inflazione a breve termine rispetto a settembre, ma è probabile", affermano gli analisti dell'agenzia, che "si verifichi una deflazione mese per mese che farà scendere l'inflazione da questo picco nel primo semestre del 2012. Come altrove", concludono i signori del rating.
Fitch, assist a Meloni: come cambiano le stime per il prossimo anno - Liberoquotidiano.it
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