Il 6 ottobre il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato che si è concluso, con 17.190,004 milioni di euro raccolti e 641.881 contratti registrati, il collocamento della seconda emissione del BTP Valore avviato il 2 ottobre. Oltre 17 miliardi nel debito italiano collocato ai risparmiatori retail che hanno mostrato un grande interesse per questa emissione. Sarà stato il termine “valore”? Anche lo Stato fa marketing, supportato da prestigiosi giornali quali Il Sole 24 Ore.
E il marketing fa magie, perché invece andando a vedere sul mercato analoghi BTP di pari durata, si nota che il valore si riduce al massimo allo 0,5% del bonus fedeltà, riconosciuto solo a chi ha acquistato il titolo in emissione e lo detiene sino a scadenza. E siamo certi che la novità della cedola trimestrale invece della tradizionale semestrale sia un vantaggio per l’investitore? Ma se vogliamo questo è un dettaglio rispetto a tutto il contesto. La cosa straordinaria è che tutto ciò avviene mentre, nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza da cui prenderà forma la prossima legge di Bilancio, c’è evidenza di come le stime contenute nel documento messo a punto dal governo “rappresentano un significativo allentamento della politica fiscale rispetto agli obiettivi precedenti”. Qualcuno dovrebbe forse preoccuparsi? Pare di no. [...]
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La trappola dei BTP in portafoglio e come uscirne - Money.it
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