Vanno bene le aste settembrine di Btp a scadenza medio-brevo (3-7 anni) e lunga (30 anni) calendarizzate per oggi dal Tesoro. I tassi sulle scadenze medio-brevi risultano tuttavia in crescita di 15-30 punti base, in linea con la leggera tendenza al rialzo dei rendimenti su altre scadenze, ad esempio sui Btp di durata decennale (oggi al 4,44% in apertura). Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha dunque collocato in asta 9,75 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 30 anno. Ammonta a 3,25 miliardi l’importo assegnato per i Btp a 3 anni a fronte di una richiesta per 4,89 miliardi di richiesta, con scadenza al 15 settembre 2026 e un rendimento lordo del 3,86% in aumento di 15 punti base rispetto al collocamento precedente, per un rapporto di copertura di 1,51.
Il Btp a 7 anni ha raggiunto i 4 miliardi di collocamento a fronte di 5,64miliardi di richiesta, con scadenza al 15 novembre 2030 e un rendimento del 4,21% in aumento di 31 punti base rispetto all’asta precedente, con un rapporto di copertura di 1,41. Il Btp a 30 anni con scadenza 1 ottobre 2053 ha raggiunto infine un importo collocato di 1,5 miliardi a fronte di 2,44miliardi di domanda, con un rendimento lordo al 4,89% e un rapporto di copertura di 1,63. Il Btp a 30 anni con scadenza 1 settembre 2040 ha raggiunto un miliardo di collocamento a fronte di 1,67 miliardi di richiesta, con un rendimento del 4,74% e un rapporto di copertura di 1,68. Nel caso del trentennale 2040 non ci sono aumenti o diminuzioni del rendimento perché si tratta della “riapertura” di un titolo già emesso, il cui rendimento di mercato è per l’appunto il 4,74% in questo momento (da notare che la durata effettiva residua del titolo è di 27 anni).
Btp, rendimenti in rialzo per le emissioni del Tesoro: il titolo a 7 anni rende il 4,21% - Corriere della Sera
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