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Wednesday, May 17, 2023

Guerra Ucraina-Russia, le notizie di oggi 17 maggio | Pil russo a -1,9% nel primo trimestre 2023. Prorogato... - Corriere della Sera

di Marta Serafini, inviata, Paolo Foschi e Redazione Online

Le notizie in diretta sulla guerra di mercoledì 17 maggio. Ucciso un ex soldato Usa a Bakhmut. Lavrov: «Siamo disposti a studiare la proposta di pace dall’Africa». Putin agli ebrei russi: «Combattiamo i seguaci diretti del nazismo»

• Kiev: «Abbiamo ripreso 20 km quadrati a Bakhmut».
• Gli ucraini sostengono di aver distrutto sei missili ipersonici russi.
• Prigozhin: «Abbiamo ucciso un cittadino americano a Bakhmut».
• Zelensky è convinto di poter vincere la guerra entro l’anno, ma la controffensiva ancora non parte.

Ore 20:13 - Casa Bianca: «Al G7 in Giappone focus su guerra in Ucraina e sanzioni a Mosca»

Al G7 di Hiroshima una parte «importante» delle discussioni si concentrerà sulla guerra in Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One che sta portando il presidente Joe Biden in Giappone. Ci si concentrerà non solo sulla «situazione sul terreno», ma anche sulle sanzioni da imporre e implementare contro la Russia, ha anticipato Sullivan.

Ore 19:32 - Tornano dopo 28 anni i controlli ai confini tra Bielorussia e Russia. Le ong: «Si cerca chi fugge dai reclutamenti»

Tornano per la prima volta dopo 28 anni i controlli lungo i confini della Bielorussia con la Russia, per evitare l’ingresso di stranieri di nazionalità terze. Secondo le ong per la difesa dei diritti umani, i controlli serviranno a bloccare i russi che cercano di fuggire a eventuali nuove mobilitazioni. I controlli vengono effettuati da guardie bielorusse in stretta cooperazione con i russi.

Ore 19:24 - Kiev all’inviato della Cina: «No a proposte di pace che prevedano perdite di territori»

No a proposte che prevedano «la perdita di territori o il congelamento del conflitto». Questa la posizione ucraina ribadita dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba nell’incontro avuto a Kiev con l’inviato cinese Li Hui. In una nota del Ministero degli Esteri si legge che «Kuleba ha informato dettagliatamente il rappresentante speciale del governo della Repubblica popolare cinese sui principi del ripristino di una pace stabile e giusta basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina».

Ore 18:14 - Rosstat, il Pil russo del primo trimestre è -1,9% rispetto al 2022

Il Pil della Russia è sceso dell’1,9% nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo una valutazione preliminare dell’agenzia statale per le statistiche Rosstat. Lo riferisce l’agenzia Tass.

Ore 18:07 - Kiev: attacchi russi con i droni Shahed sulla regione di Sumy

Le forze armate russe hanno colpito la città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, utilizzando droni Shahed. Lo ha dichiarato Volodymyr Artyukh, capo dell’Amministrazione militare della regione nord-orientale ucraina, citato da Rbc Ukraine. «Solo 30 minuti fa sono stato informato che la città di Okhtyrka è stata colpita da uno Shahed. Si sta indagando sulle conseguenze», ha dichiarato Artyukh.

Ore 17:47 - Kiev all’inviato cinese: rispettare l’integrità territoriale

Kiev considera «importante» la «partecipazione» della Cina agli sforzi di pace, ha detto il ministro degli Esteri ucraino all’inviato cinese Li Hui arrivato oggi nel Paese. Kuleba ha sottolineato all’inviato di Pechino la necessità di «rispettare l’integrità territoriale» dell’Ucraina, lodando al contempo il ruolo «importante» della Cina. A Kiev, il ministro ucraino «ha spiegato in dettaglio al rappresentante speciale cinese i principi del ripristino di una pace duratura e giusta, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina», ha dichiarato il ministero in un comunicato.

Ore 17:30 - Il punto militare | Kyrylo Budanov, chi è il capo dell’intelligence ucraina che ammette gli omicidi in Russia

(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il racconto è quello di Kiev. Il 6 agosto 2016 un commando sbarca in un punto della Crimea, deve sabotare una base. Il team, invece, è intercettato dai russi, segue un conflitto a fuoco edun colonnello dell’Fsb resta ucciso. Gli incursori riescono a sottrarsi alla gigantesca caccia all’uomo. Di quella squadra faceva parte Kyrylo Budanov, uno degli elementi dell’intelligence militare dell’Ucraina, il Gur. Mosca lo inserisce nella lista nera, mentre il suo governo lo premia con una medaglia. Avranno ancora bisogno di lui.

Leggi qui il punto militare.

Ore 17:13 - Kiev: «Grati ai partner per la proroga dell’accordo sul grano»

«Sbloccato l’accordo sul grano, continuerà ad essere valido fino al 18 luglio. Il mondo continuerà a ricevere prodotti ucraini grazie agli sforzi dei nostri partner - Turchia e Onu. Siamo grati ai partner». Lo dichiara il vice primo ministro ucraino Oleksandr Kubrakov. «Accogliamo con favore il proseguimento del lavoro dell’Iniziativa, ma sottolineiamo che deve funzionare efficacemente. Per farlo, bisogna eliminare i problemi che la Russia sta creando da diversi mesi. Speriamo che i partner facciano del loro meglio per far sì che l’accordo funzioni e che la Russia smetta di usare il cibo come arma e ricatto», aggiunge Kubrakov.

Ore 16:46 - Londra: «La decisione sull’invio di aerei F-16 a Kiev spetta alla Casa Bianca»

Qualsiasi decisione sull’invio degli F16 all’Ucraina «spetta alla Casa Bianca». Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, dopo aver incontrato l’omologo tedesco, Boris Pistorius, oggi a Berlino. Le dichiarazioni arrivano dopo che durante il summit dei leader europei a Reykjavik, Londra ha annunciato che sta lavorando con l’Olanda per forgiare una coalizione internazionale per aiutare l’Ucraina ad ottenere gli F16 che Kiev da tempo chiede agli alleati.

Wallace ha spiegato che il Regno Unito potrà contribuire con «addestramento e sostegno, con alcuni limiti perché non abbiamo piloti di F16». «Quello che possiamo fare è quello che stiamo facendo - ha poi concluso - che è aiutare ogni nazione che viene da noi e dice `vogliamo portare i tank in Ucraina´ e noi aiutiamo questo processo».

Ore 16:43 - Kiev confisca i beni al capo filorusso di Kherson

L’alta Corte anticorruzione ucraina ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia di confiscare i beni di Volodymyr Saldo, l’ex sindaco di Kherson che collabora con le forze di occupazione di Mosca ed è stato massimo rappresentante dell’amministrazione russa durante l’occupazione della città. Lo riporta il Kiyv Independent. Parte dei beni appartenenti a Saldo sono già stati confiscati il 9 maggio. Saldo ha proprietà a Kherson, Odessa e nella Crimea, la penisola annessa unilateralmente da Mosca nel 2014. Saldo è stato sanzionato da Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti, Unione europea, Canada, Svizzera, Giappone e Nuova Zelanda dopo l’inizio dell’invasione nel febbraio 2022.

Ore 16:26 - Russia: ordinati arresti di produttore e regista contro la guerra

Il tribunale Basmanny di Mosca ha ordinato in contumacia l’arresto del produttore cinematografico Alexander Rodnyansky e del drammaturgo e regista Ivan Vyrypaev accusandoli di «diffusione di false informazioni sull’esercito» sulla base di una legge bavaglio che di fatto proibisce di criticare l’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce l’edizione in lingua russa della Bbc. Le udienze si sono svolte il 27 aprile ma il tribunale moscovita ne ha dato notizia solo oggi.

Rodnyansky ha prodotto film di successo come Leviathan e La ragazza d’autunno. Quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina l’anno scorso si è subito espresso apertamente contro la guerra e ha annunciato l’interruzione di tutti i suoi progetti in Russia.

A nche Vyrypaev si è subito schierato contro la guerra definendola «mostruosa» e «criminale» e l’anno scorso ha promesso di destinare i proventi dei diritti d’autore delle opere in russo a fondi per aiutare le vittime della guerra, ma «solo a organizzazioni pacifiche e in nessun caso militari».

Ore 16:20 - Putin: «La Russia svilupperà la rotta del Mare del Nord con partner stranieri»

«Dovremmo pensare al futuro: la rotta del Mare del Nord si sta aprendo e anche il cambiamento climatico, piaccia o no, sta avvenendo», ha detto Putin in un incontro con i membri del governo. «Esistono dei piani per lo sviluppo della rotta del Mare del Nord - ha aggiunto Putin - in particolare con i nostri partner stranieri che, come ho già detto più volte, vogliono sviluppare relazioni con la Russia e mostrano interesse per questa attivitÃà». Nel complesso, Putin ha definito la questione dello sviluppo della NSR estremamente importante per la Russia: «Il servizio regolare di una nave portacontainer a propulsione nucleare è già stato lanciato, ed è stato commissionato un secondo rompighiaccio nucleare, l'Ural».

Ore 16:08 - Bambino ucraino muore in uno dei bombardamenti russi nel Kherson

«I russi hanno ucciso un bambino nella regione di Kherson. È accaduto a seguito dei bombardamenti a Zelenivka. Suo padre l'ha portato in ospedale in braccio». Lo scrive su Telegram il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak. «Ferite anche altre due persone. Erano tutti vicino ad un negozio. I terroristi russi continuano a uccidere cinicamente i civili», ha aggiunto nel messaggio.

Ore 16:07 - Ria Novosti conferma: prorogato di due mesi l'accordo sul grano

L'accordo sull'esportazione del grano ucraino è stato prorogato per altri due mesi. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti citando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Mi auguro che questa decisione, che è di vitale importanza per il funzionamento continuo delle filiere alimentari globali e soprattutto per facilitare l'accesso ai cereali dei Paesi bisognosi, sia vantaggiosa per tutte le parti», ha dichiarato il presidente turco su Twitter.

Ore 16:04 - Kiev furiosa per la gag di una delle maggiori radio francesi sul «Circo Zelensky»

L'ambasciatore ucraino in Francia, Vadym Omelchenko, si è dichiarato scandalizzato e ha chiesto scuse alla radio francese Rtl dopo una gag sul "circo Zelensky". Su Twitter, ha criticato il cinismo e la mancanza di tatto della gag, sottolineando che tali commenti non rappresentano il popolo amico. Ha chiesto scusa al suo presidente e al suo popolo, che stanno soffrendo e lottando per la propria libertà, ma anche per la possibilità di godere della leggerezza della vita.

La polemica riguarda uno sketch del comico lionese Laurent Gerra, trasmesso dalla radio francese RTL il 15 maggio, in cui si fa riferimento al "circo Zelensky" che sarebbe arrivato a Parigi "con il suo tendone". Gerra ha ironizzato sugli "artisti" del presidente ucraino, includendo una parodia di Joe Biden come "l'equilibrista americano sul suo deambulatore magico" e di Ursula Von der Leyen come "la donna barbuta" (Assumendo che il termine "buttadentro" sia un errore, perché non ha un significato chiaro in questo contesto).

Ore 15:54 - L’inviato speciale della Cina atterrato a Kiev

L’inviato speciale cinese Li Hui è arrivato a Kiev, nel quadro di una missione per individuare «una soluzione politica» alla crisi che lo porterà anche a Mosca e in diverse altre capitali europee (Varsavia, Parigi e Berlino). È la visita di un esponente cinese di più alto rango dall’inizio della guerra lo scorso anno. Non è ancora stato precisato chi incontrerà Li a Kiev.

Ore 15:52 - L’ex ambasciatore americano a Kiev forse avvelenato mesi prima della guerra

John Herbst, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina, ha riportato sintomi compatibili con un possibile avvelenamento mesi prima dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 da parte di Vladimir Putin. Herbst, attualmente direttore senior dell’Eurasia Center presso l’Atlantic Council, ha parlato con Newsweek dopo che il sito giornalistico russo indipendente Agentstvo, citando fonti anonime, lo ha indicato come una delle persone che avrebbero subito presunti avvelenamenti o aggressioni da parte di individui legati ai servizi di intelligence russi negli ultimi due anni. Secondo il sito, l’FBI ha avviato un’indagine sul deterioramento della salute di Herbst in quel periodo.

Herbst ha dichiarato a Newsweek che l’Atlantic Council ha rilasciato una dichiarazione conclusiva e che non fornirà ulteriori dettagli. Il think tank con sede a Washington ha affermato che, sebbene Herbst sia tornato in piena salute, nell’aprile 2021 ha manifestato sintomi che potrebbero essere stati compatibili con un avvelenamento, inclusi livelli elevati di tossine nel sangue. Nonostante i medici abbiano trattato efficacemente l’ambasciatore Herbst in quel momento, non hanno potuto confermare definitivamente la causa come avvelenamento, ha spiegato il centro di studi.

L’Atlantic Council ricorda che Herbst e il suo Eurasia Center sono state voci influenti negli Stati Uniti nell’analisi e nelle risposte alle minacce russe nei confronti degli Stati Uniti e dell’Ucraina, compresa la guerra in corso, e sostengono la sovranità, l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina.

Ore 15:44 - L’ultimatum dell’Ungheria: «O verranno rimosse le sanzioni alla banca Otp o no agli aiuti per Kiev»

Péter Szijjartó, ministro degli Esteri ungherese, ha affermato che «finché gli ucraini non rimuoveranno la banca Otp dalla lista dei sostenitori internazionali della guerra, l’Ungheria non potrà partecipare alle decisioni sul Fondo europeo per la pace e sulle sanzioni». Parlando all’ambasciata ungherese a Vienna, il ministro ha affermato che l’Ucraina sta diventando sempre più ostile nei confronti dell’Ungheria, motivo per cui il governo non può sostenere né l’11esimo pacchetto di sanzioni, né l’ulteriore sostegno di 500 milioni di euro con il Fondo europeo per la pace. «Mentre ci aspettiamo ulteriori danni economici, l’Ucraina sta diventando sempre più ostile nei confronti dell’Ungheria», ha detto.

Szijjarto ha espresso «preoccupazione per le conseguenze del conflitto armato in corso e ha criticato le sanzioni proposte», che secondo lui «vanno contro il buon senso». Ha anche messo in guardia contro l’imposizione di misure a otto società cinesi, «in quanto potrebbe danneggiare le relazioni e ostacolare la cooperazione tra Europa e Cina».

Ore 15:36 - Lavrov: «La Russia è disposta a studiare la proposta di pace dei Paesi dell’Africa»

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha dichiarato che la Russia non è a conoscenza dei dettagli delle proposte di pace presentate dai Paesi dell’Africa e dal Brasile, ma è disposta a esaminarle. Al contrario dell’Occidente, che accetta solo il piano proposto da Kiev. Durante una conferenza stampa con il suo omologo bielorusso, Serghei Aleinik, Lavrov ha menzionato altre iniziative di pace provenienti dal Brasile e dal presidente del Sudafrica, rispondendo agli appelli dei loro amici latinoamericani e africani. Ha sottolineato che la Russia è disponibile a studiare tali proposte, che sono generate dal sincero desiderio di contribuire alla stabilizzazione dell’ordine mondiale. Tuttavia, Lavrov ha precisato che finora la Russia non ha ricevuto alcun documento ufficiale da parte del Brasile o degli africani, a differenza di quanto accaduto con i loro vicini cinesi.

Lavrov ha denunciato l’atteggiamento dell’Europa e degli Stati Uniti nei confronti dell’iniziativa cinese, affermando che sostanzialmente ignorano la proposta russa di discutere la questione. Ha evidenziato che l’Occidente afferma apertamente che la Russia non vuole negoziare secondo i termini di Kiev e che l’unico piano che l’Occidente può promuovere è il piano in 10 punti di Zelensky. Lavrov ha spiegato che tale piano richiede la capitolazione della Russia, un processo legale e il pagamento di risarcimenti all’Ucraina, solo dopo di che il governo di Kiev accetterebbe di firmare un accordo di pace. Ha concluso dicendo: «Fate voi stessi le vostre valutazioni».

Ore 15:33 - Bloomber: «L’accordo sul grano ucraino sarà prolungato»

Secondo quanto riferito da Bloomberg, che cita funzionari turchi, l’accordo sul grano del Mar Nero «è pronto per essere esteso» e oggi sarebbe previsto un annuncio. Il vice ministro delle Infrastrutture ucraino Yuriy Vaskov - scrive l’agenzia - non ha ancora confermato l’accordo, affermando in un messaggio che è troppo presto per commentare.

Ore 15:24 - Germania: «Non forniremo jet a Kiev»

Secondo il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, la Germania non fornirà aerei da combattimento all’Ucraina. La Bundeswehr «non può svolgere un ruolo attivo», ha detto Pistorius dopo un incontro con il ministro della Difesa britannico Ben Wallace a Berlino, come riporta Tagesschau. «Non si tratta di questioni che vengono decise a Berlino», ha aggiunto Pistorius, spiegando che la Bundeswehr non ha né le capacità, né le competenze riguardo alla questione della fornitura di jet a Kiev. La Germania, ha affermato il ministro della Difesa tedesco, è esperta di carri armati e difesa aerea e si concentrerà anche sulla fornitura di munizioni. Wallace ha sottolineato che anche il Regno Unito non fornirà jet, ma aiuterà ad addestrare i piloti ucraini.

Ore 15:22 - Il presidente del Sudafrica vuole andare in Ucraina con una proposta di pace

Durante una conversazione telefonica il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosatra, ha« informato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky della sua intenzione di volare in Ucraina come parte di una missione da diversi paesi africani» con una proposta di pace. Lo afferma il portavoce presidenziale ucraino, Sergei Nikiforov, come riporta Ukrainska Pravda. «Il presidente dell’Ucraina ha accolto con favore tale iniziativa pacifica», aggiunge Nikiforov, «Volodymyr Zelensky è pronto a ricevere illustri ospiti in Ucraina, ascoltare le loro proposte, parlare della formula di pace ucraina e invitarli a unirsi alla sua attuazione».

Ore 15:16 - Possibile in serata l’incontro tra Zelensky e l’inviato della Cina

«È possibile un incontro nel pomeriggio» tra Zelensky e l’inviato cinese Li Hui: lo ha dichiarato un alto funzionario ucraino a condizione di anonimato. Lo scambio sarebbe il primo tra Zelensky, che sta incoraggiando Pechino a fare pressione su Putin, e l’alto funzionario cinese dall’inizio dell’invasione russa. Secondo Pechino,Li Hui, rappresentante speciale per gli affari eurasiatici ed ex ambasciatore cinese a Mosca, dovrebbe discutere della «soluzione politica» del conflitto ucraino durante un tour europeo che lo porterà anche in Polonia, Francia, Germania e Russia.

Ore 15:14 - Olanda: «Ancora nessun progresso sull’invio di caccia F-16»

Non c’è stato alcun progresso nei colloqui internazionali sul possibile invio di caccia F-16 all’Ucraina. Lo ha riferito il ministro degli Esteri olandese, Wopke Hoekstra, sottolineando che non è stata «ancora raggiunta una soluzione». «Quando saremo pronti a farlo e a comunicarlo, lo faremo», ha aggiunto. Ieri il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato di aver concordato con l’omologo olandese Mark Rutte di «lavorare alla costruzione di una coalizione internazionale per fornire all’Ucraina capacità aeree di combattimento, sostenendola in tutto, dall’addestramento all’approvvigionamento di F-16».

Ore 14:21 - Usa: «Finanzieremo il Registro dei danni in Ucraina»

«Siamo al cospetto di una grave sfida contro i diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia. La guerra russa di aggressione è un affronto a tutti questi tre principi. I membri delle forze armate russe e alti ufficiali russi hanno commesso crimini contro umanità. La Russia ha calpestato lo stato di diritto». Lo ha dichiarato l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, intervenendo al summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik, che ha istituito il Registro dei danni causati dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina. «Aderiremo al Registro come membri fondatori e prevediamo con il Congresso di fornire finanziamenti iniziali - ha aggiunto la diplomatica statunitense -. I danni causati dalla Russia devono essere documentati affinché i responsabili siano chiamati a rispondere e il mondo veda cosa hanno fatto».

Ore 13:55 - L’Ucraina è diventata membro del centro Nato per la cyberdifesa

L’Ucraina è stata nominata membro del Centro di eccellenza per la difesa cibernetica della Nato (Ccdcoe) insieme a Giappone, Irlanda e Islanda. Lo riporta un comunicato del centro. L’adesione è stata ufficializzata nel corso delle celebrazioni per il 15esimo anniversario del Ccdcoe, che ha sede a Tallinn, in Estonia, e si occupa di fornire conoscenze e formazione nel campo della cyberdifesa ai Paesi che ne fanno parte. Le bandiere nazionali dei nuovi Stati aderenti sono state issate al fianco di quelle degli altri 34 partecipanti.

Ore 13:35 - Parolin: «La Santa Sede continua a fare la sua parte per la pace»

«Insieme a Papa Francesco dovremmo chiedere, insieme all’Ucraina, come creare la pace: non possiamo accettare passivamente che la guerra di aggressione continui in quel Paese. È il popolo ucraino che sta morendo e soffre. È il momento di prendere iniziative per creare una pace giusta in Ucraina e in tutte le cosiddette aree grigie in Europa. Vi garantisco che la Santa Sede continuerà a fare la propria parte». Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, intervenendo al summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik.

Ore 13:33 - Kiev: «Avanziamo ancora a Bakhmut, presi altri 500 metri»

Le forze ucraine «sono avanzate fino a 500 metri» nell’ultimo giorno in varie direzioni del fronte di Bakhmut, come parte dell’operazione di difesa. Lo ha riferito il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, Serhii Cherevaty, com riporta Unian. A Bakhmut continuano feroci i combattimenti. «Il nemico sta cercando di prendere questa città a tutti i costi. Per farlo, la cancella letteralmente dalla faccia della terra in modo che le forze di difesa possano usare meno gli edifici come fortificazioni», ha affermato Cherevaty spiegando che i russi hanno sparato contro le posizioni ucraine 456 volte con vari tipi di munizioni, «confermando così che non c’è una mancanza di proiettili».

Ore 13:24 - A Reykjavik 7 Paesi non firmano il registro dei danni in Ucraina

Il Consiglio d’Europa ha istituito un registro dei danni per l’Ucraina, considerato un primo passo verso un meccanismo internazionale di risarcimento per le vittime dell’aggressione russa. Ma 7 Paesi membri su 46 totali non hanno aderito. Si tratta, quindi, di un «accordo parziale», come spiega lo stesso Consiglio d’Europa in una nota. Ad annunciare la novità del registro questa mattina a Reykjavik, dove si svolge il vertice dei capi di Stato e di governo dell’organizzazione, sono stati il segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric, il primo ministro dell’Islanda, Katrin Jakobsdottir, il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, il ministro degli Esteri dell’Islanda e presidente del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, Thordis Kolbrun Reykfjord Gylfadottir, il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, e il ministro della Giustizia dell’Ucraina, Denis Malyuska.

Ore 13:15 - Prigozhin: «Shoigu è a Bakhmut da una settimana»

Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu «è a Bakhmut da circa una settimana, presso il quartier generale dell’unità d’assalto in uno dei sotterranei della città». Lo afferma il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, sul proprio canale Telegram, rispondendo a una domanda in cui gli si chiedeva se Shoigu avesse risposto al suo invito. Prigozhin aveva in precedenza affermato di aver inviato una lettera a Shoigu invitandolo a vedere con i suoi occhi la situazione a Bakhmut, ma che la sua missiva era stata rifiutata.

Ore 13:04 - Lavrov: «Pronti a considerare le proposte di Africa e Sudamerica»

La Russia «è pronta a prendere in considerazione le proposte degli stati africani e latino-americani per risolvere la crisi ucraina». Lo afferma il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, come riporta la Tass. L’Occidente, sostiene Lavrov, «insiste che è pronto a considerare solo il piano di Zelensky».

Ore 12:53 - Filorussi: «3 morti in nuovo bombardamento ucraino a Donetsk»

Tre persone sono state uccise e due ferite in un nuovo bombardamento delle forze ucraine su Donetsk, secondo quanto reso noto dal sindaco citato dall’agenzia Ria Novosti. L’attacco, precisa il sindaco, è avvenuto sul distretto Kuibyshevsky. In precedenza lo stesso sindaco, citato dalla Tass, aveva dato notizia di un morto e quattro feriti in un bombardamento sul distretto Petrovsky.

Ore 12:47 - Il primo ministro belga cita Draghi: «Dobbiamo fare “whatever it takes”»

Per supportare l’Ucraina e la democrazia «dobbiamo essere pronti a fare whatever it takes come disse Mario Draghi per difendere l’euro». È quanto ha detto il primo ministro belga Alexander de Croo intervenendo al quarto summit del Consiglio d’Europa a Reykyavik. Il riferimento e’ alla celeberrima frase pronunciata dall’ex presidente della Bce in un discorso a Londra il 26 luglio 2012, nel pieno della tempesta del debito sovrano.

Ore 12:19 - Scholz: «Mantenere i ponti con l’altra Russia»

I militari russi che partecipano all’operazione militare speciale in Ucraina stanno combattendo contro «i seguaci diretti del nazismo». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un messaggio agli ebrei russi e tutti coloro che festeggiano la Giornata della Salvezza e della Liberazione.

«Sia noi sia le generazioni future - scrive Putin nel messaggio, citato dalla Tass - dobbiamo tenere come sacra la verità storica sulla Seconda guerra mondiale e capire le devastanti conseguenze di ogni connivenza con il nazionalismo, l’antisemitismo e la xenofobia. Sono i seguaci diretti del nazismo che i nostri soldati e comandanti stanno combattendo nell’operazione militare speciale».

Ore 12:17 - Putin: «Combattiamo contro seguaci diretti del nazismo»

«Oggi, in Russia e in altri Paesi, si celebra solennemente il 26 di Iyar, il Giorno della Salvezza e della Liberazione. Questa data occupa un posto speciale nel calendario religioso ebraico e serve a conservare la memoria dell’impresa senza precedenti dei soldati dell’Armata Rossa e degli eserciti dei Paesi alleati nella coalizione anti-hitleriana che schiacciò il nazismo, salvò gli ebrei e altri popoli dalla minaccia del totale annientamento». Inizia così una nota del presidente russo, Vladimir Putin, pubblicata sul sito del Cremlino. «Sia noi che le generazioni future dobbiamo custodire la verità storica sulla seconda guerra mondiale, capire a quali conseguenze distruttive porta ogni connivenza con il nazionalismo, l’antisemitismo, la xenofobia. È con i diretti seguaci del nazismo che i nostri combattenti e comandanti stanno combattendo oggi nel corso di un’operazione militare speciale», ha aggiunto Putin, riferendosi alla guerra in Ucraina.

Ore 12:14 - Il metropolita Antonij riceve il nuovo ambasciatore presso la Santa Sede Soltanovsky

Oggi, presso il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, il presidente del Dree, il metropolita Antonij di Volokolamsk, ha incontrato il neo nominato Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa presso il Vaticano Ivan Soltanovsky. Ne dà notizia lo stesso Dipartimento. “Il Metropolita - fa sapere il Dipartimento-si è congratulato con il diplomatico russo per la sua nomina, consegnandogli un dono del Patriarcato di Mosca. Nell’incontro si è discusso diversi temi del dialogo ortodosso-cattolico, nonché un’ampia gamma di argomenti di reciproco interesse”. All’incontro hanno partecipato anche il vicepresidente del Dree, l’archimandrita Filaret e l’addetto del primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Nemudrov. Di recente, il Metropolita Antonij è stato in Vaticano per una visita di lavoro. Al termine dell’udienza generale del 3 maggio in Piazza San Pietro, ha salutato il Papa. In Vaticano ha parlato con diversi capi dicastero, in particolare con i Prefetti per le Chiese Orientali e quello per il Clero. Incontri anche presso il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Ore 12:07 - Michel: «Oligarchi russi comprano partiti e media in alcuni paesi»

«Sappiamo che c’è un veleno mortale contro la democrazia, un cocktail di corruzione e disinformazione: in alcuni Paesi c’è un modello con gli oligarchi, vicini alla Russia, che comprano partiti politici, media e praticano una destabilizzazione massiccia. Ma c’è un rimedio, un antidoto, l’indipendenza della giustizia, lo stato di diritto, per mettere sotto controllo questo veleno, questa minaccia». Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al dibattito generale della giornata conclusiva del summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik.

Ore 11:59 - Kuleba: «Coalizione per fornire aerei occidentali entro l’anno»

Quest’anno si formerà una coalizione per fornire all’Ucraina aerei da combattimento occidentali. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, alla televisione nazionale ucraina, aggiungendo che alcuni alleati dell’Ucraina hanno espresso la volontà di addestrare i militari ucraini per l’utilizzo dei caccia occidentali. «Tutto questo è il risultato dei viaggi internazionali fatti dal presidente e da tutti noi che lavoriamo sul fronte diplomatico - ha aggiunto Kuleba. La nostra priorità è l’F-16, ma non stiamo annullando altre opzioni di aerei. È come con i carri armati. Una volta formata la coalizione, tutto accadrà molto rapidamente».

Durante la visita del presidente Volodymyr Zelensky nel Regno Unito il 15 maggio, il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che fornire aerei da combattimento occidentali all’Ucraina «non era una cosa semplice», ma che il Regno Unito era comunque pronto a essere «una parte fondamentale dei paesi della coalizione» aiutando L’Ucraina in questo sforzo. Il Regno Unito ha promesso di addestrare i piloti ucraini sugli F-16 quest’estate.

Ore 11:54 - Proteste a Kiev: «Rifugi chiusi durante l’attacco russo»

I residenti di Kiev si sono lamentati con l’amministrazione militare della città per il fatto che durante l’ultimo attacco sulla città, alcuni rifugi antiaerei erano chiusi. «Sfortunatamente, casi simili sono stati registrati in quasi tutti i quartieri della capitale», hanno riferito le autorità, parlando di un fatto «inaccettabile» e annunciando controlli.

«Chiudere i rifugi durante la guerra, durante attacchi aerei così massicci, è un crimine», ha dichiarato Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev. «Al più presto, tutti i rifugi nella città dovranno essere ispezionati, tutti i luoghi a cui la popolazione civile non ha accesso devono essere registrati e i guardiani garantiranno immediatamente l’accesso senza ostacoli. Casi come la chiusura dei rifugi nella capitale non dovrebbero esserci, è inaccettabile».

Ore 11:45 - Minsk: «Ancora nessuna arma nucleare tattica russa nel Paese»

Il rappresentante permanente della Bielorussia all’Onu, Valentin Rybakov, ha riferito che le armi nucleari tattiche russe non sono ancora state schierate sul territorio del Paese. Lo riporta Ukrainska Pravda. «Questo annuncio sul dispiegamento di armi nucleari tattiche nella Repubblica di Bielorussia è, prima di tutto, solo una dichiarazione. Nulla in senso pratico è stato fatto al riguardo», ha affermato Rybakov durante un dibattito all’Onu. Secondo il rappresentante di Minsk, se verrà presa una decisione in questo settore, sarà «la decisione del governo della Bielorussia, non di qualsiasi altro stato». Il 25 marzo scorso, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il dispiegamento in Bielorussia di armi nucleari tattiche entro luglio.

Ore 11:37 - Kiev smentisce distruzione sistema missilistico Patriot

Il portavoce dell’aeronautica delle forze armate ucraine, Yuri Ignat, ha affermato che il sistema missilistico antiaereo Patriot non può essere distrutto con un singolo colpo, anche se si tratta di un missile Kinzhal. Lo riporta Ukrainska Pravda. «Lasciamo che tutto cio che dicono i russi rimanga nel loro archivio di propaganda», ha dichiarato Ignat. Gli Stati Uniti non hanno confermato la distruzione del sistema di difesa aerea Patriot in Ucraina, tuttavia, secondo alcune informazioni, il sistema potrebbe essere stato danneggiato.

Ore 11:32 - Russia: «Il logo delle elezioni settembre ricorda invasione Ucraina»

La commissione elettorale centrale russa ha presentato il logo della giornata unica di voto 2023 per le regionali e comunali: raffigura la lettera V latina nei colori della bandiera russa. Il carattere grafico V in cirillico non esiste, ma è stato disegnato sui carri armati russi durante l’invasione dell’Ucraina insieme con la lettera latina Z. Le due lettere sono le iniziali del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma secondo alcune spiegazioni non volevano indicare il capo di stato ucraino come obiettivo, piuttosto la vittoria.

L’11 settembre in Russia ci saranno le elezioni regionali e locali: sarà una verifica elettorale importante dopo l`invasione in Ucraina che misurerà il consenso dei russi rispetto alle scelte di Vladimir Putin. Anche se tradizionalmente queste elezioni si concentrano su affari locali, come la gestione degli investimenti pubblici, e non hanno grande partecipazione da parte degli elettori.

Ore 11:09 - Putin e il presidente iraniano partecipano online alla firma per la nuova ferrovia

Il presidente russo Vladimir Putin e quello iraniano Ebrahim Raisi hanno partecipato oggi in videoconferenza alla firma di un accordo per la costruzione di un tratto ferroviario tra Rasht e Astara, in Iran, che dovrebbe completare i collegamenti sul cosiddetto Corridoio internazionale per i trasporti Nord-Sud, destinato a collegare San Pietroburgo a Bombay per una lunghezza di 7.200 chilometri. Lo riferiscono le agenzie russe. Il corridoio è pensato come alternativa alle rotte marittime che collegano l’Europa all’Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez.

Ore 11:07 - Lavrov: «L’Europa ha perso la sua indipendenza»

Qualunque cosa dica il presidente Emmanuel Macron sull’autonomia strategica. Non importa quanto Borrell dichiari sulla necessità che l’Europa sia più attiva nella regione indo-pacifica. L’Europa ha ceduto tutte le sue posizioni all’Alleanza del Nord Atlantico, ha perso completamente la sua indipendenza - sottolineando -, che saranno gli americani a decidere quando e come utilizzare l’Europa a proprio vantaggio. I più colpiti da quello che sta accadendo in Ucraina, a parte il popolo ucraino, sono diventati gli europei - insiste Lavrov -. Ciò vale sia per l’esaurimento dei loro bilanci sia per la linea che sono costretti a perseguire: pompare l’Ucraina a proprie spese con armi, fondi per mantenere l’equilibrio di bilancio, fondi per pagare pensioni, stipendi».

Ore 11:00 - Lavrov: «Le relazioni tra Russia e Cina sono di mutuo rispetto e vantaggio. È il nostro principale partner commerciale»

Nell’intervista a Tsagrad, Lavrov ha risposto alle recenti dichiarazioni del presidente francese Macron che aveva definito la Federazione russa un vassallo di Pechino: «La Cina è il nostro principale partner commerciale, molto più avanti di tutti gli altri, ed è un importante partner commerciale per 140 dei quasi 200 paesi del mondo. Sì, è un paese potente, in rapida crescita - ha aggiunto -. Ma Mosca non vede alcuna minaccia dalla Repubblica popolare cinese. Abbiamo relazioni molto strette e basate sulla fiducia a tutti i livelli. Relazioni di mutuo rispetto e mutuo vantaggio. E se nel mondo occidentale tali relazioni sono estremamente rare, ammesso che si verifichino, allora questi non sono i nostri problemi».

Ore 10:59 - La Finlandia denuncia: «La Russia ha congelato i conti bancari della nostra ambasciata»

Il ministero degli Esteri finlandese ha denunciato che la Russia ha congelato i conti bancari delle rappresentanze finlandesi. «Il ministero degli Esteri conferma che i conti delle rappresentanze finlandesi in Russia sono congelati e non possono essere utilizzati. La situazione è grave e la questione è oggetto di indagine», ha dichiarato il ministero degli Esteri in un commento al più grande quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. Oltre all’ambasciata finlandese a Mosca, c’è un consolato generale della Finlandia a San Pietroburgo .

Ore 10:45 - L’Ue invita il Giappone a proseguire nel sostegno a Kiev

In vista del prossimo vertice del G7 a Hiroshima, in programma a partire dal 19 maggio, l’ambasciatore dell’Unione europea in Giappone, Jean-Eric Paquet, ha ripreso a discutere dell’invasione russa in Ucraina, facendo un nuovo appello al governo di Tokyo affinché sostenga militarmente la resistenza ucraina fino al completo ripristino della sovranità del paese invaso dalla Russia. «L’Unione Europea sta fornendo un supporto completo all’Ucraina in ogni aspetto, compreso il sostegno militare, impegnandosi enormemente anche per assistere i rifugiati ucraini e mantenere una pressione economica sul governo russo tramite sanzioni», ha dichiarato l’ambasciatore, citato dai media locali. «Abbiamo fiducia che il Giappone e tutti i Paesi del G7 collaborino per impedire alla Russia di utilizzare armi nucleari, condannando in modo inequivocabile e unito l’aggressione, al fine di isolare il governo russo», ha aggiunto il diplomatico nel suo intervento.

Ore 10:40 - Telefonata Putin-Tokayev (Kazakistan): «Per rafforzare le relazioni»

Il presidente russo Vladimir Putin e quello kazako Qasym-Jomart Tokayev hanno avuto oggi una conversazione telefonica durante la quale hanno «ribadito la comune volontà di rafforzare ulteriormente le relazioni di alleanza tra Russia e Kazakistan ed espandere la cooperazione strategica». Lo riferisce in una nota il Cremlino. Putin, si aggiunge nel comunicato, citato dalle agenzie russe, ha fatto gli auguri a Tokayev per il suo 70/o compleanno.

Ore 10:38 - Ucraina, il ministero dell’Energia registra carenze di elettricità in quattro regioni del Paese

Ieri si sono verificati problemi con la fornitura di corrente elettrica in quattro regioni dell’Ucraina, secondo quanto riportato dal ministero dell’Energia ucraino su Telegram. Nella regione di Dnipropetrovsk, circa seimila utenti hanno subito un’interruzione di corrente, mentre nel Donbass una miniera con 30 persone è stata scollegata dalla linea elettrica. Le carenze di elettricità riscontrate anche nelle regioni di Odessa e Sumy sono state attribuite a guasti tecnici, come spiegato dal ministero. In generale, a causa di attacchi precedenti, alcuni utenti nelle città di Donetsk, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Kherson e Chernihiv sono ancora privi di elettricità.

Ore 10:24 - Papa Francesco: «Preghiamo per la pace, si soffre tanto»

Papa Francesco, durante l’udienza generale, ha pregato per due volte per la pace in Ucraina. La prima volta lo ha fatto salutando i fedeli polacchi, la seconda quelli di lingua italiana. A loro ha rivolto un appello: «Chiediamo al Signore per la martoriata Ucraina: si soffre tanto, si soffre tanto. Preghiamo per i feriti, per i bambini, per quelli che sono morti. Preghiamo perché torni la pace». Queste le parole di Francesco.

Ore 10:18 - Lavrov: «La guerra finirà se gli Usa smetteranno di sostenere Kiev. La Russia è aperta alla diplomazia ma non abbiamo ricevuto ancora nessuna proposta»

Secondo il ministro Lavrov, intervistato dall’emittente televisiva Tsargrad, il conflitto con l’Ucraina «finirà se gli Stati Uniti smetteranno di sostenere Kiev», sostenendo anche che la Russia «rimane aperta alla diplomazia sulla questione dell’Ucraina» ma per ora Mosca non vede «alcuna proposta seria dai suoi colleghi occidentali. Sento dire che dobbiamo tornare ai confini del 1991 e che la Crimea non è nostra. Questa è diplomazia?», si chiede Lavrov. «Sono ultimatum e ricatti».

Ore 10:04 - Lavrov: «Il sostegno degli Stati Uniti (all’Ucraina) potrebbe finire come è successo con l’Afghanistan. La Casa Bianca ci chiede di rilasciare due condannati per spionaggio»

Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha rilasciato un’intervista al canale televisivo Tsargrad, nella quale ha affermato che la guerra in Ucraina potrebbe finire a causa dell’abbandono, da parte degli Stati Uniti, dei suoi alleati, cosa che Washington aveva già fatto in Afghanistan.

Lavrov ha ricordato che gli Usa «hanno abbandonato la leadership afghana su cui avevano fatto affidamento durante la ventennale occupazione statunitense di quel paese». «Spero che i politici moderni prestino attenzione alla storia», ha aggiunto Lavrov. «Gli analisti politici scrivono molto su questo. Prevedono che tutto questo continuerà finché gli americani ne avranno bisogno. Queste persone (il governo di Kiev) saranno al potere finché gli Usa ne avranno bisogno».

Il ministro degli Esteri ha poi parlato delle telefonate che l’assistente di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, riceverebbe dalla Casa Bianca affinché il Cremlino rilasci il giornalista statunitense Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan, condannati per spionaggio: «A volte Ushakov riceve chiamate da Washington, dalla Casa Bianca, con lo stessa richiesta: liberare Paul Whelan, e ora anche il giornalista Evan Gershkovich».

Lavrov ha aggiunto che la seconda questione al centro del dialogo tra Mosca e Washington è quella relativa alle condizioni di lavoro dei rispettivi diplomatici nei due Paesi.

Ore 09:43 - Regione di Kherson, bombe russe su un ospedale e un grattacielo

Infrastrutture civili ancora bersagli di Mosca. L’esercito russo ha bombardato in mattinata un ospedale a Beryslav e un grattacielo a Kherson. «Hanno centrato l’unità di terapia intensiva e il dipartimento centrale» riferisce il capo della regione Oleksandr Prokudin su Telegram. Non risultano al momento feriti. L’ufficio del procuratore regionale di Kherson ha riferito che nella città un missile nemico ha colpito un grattacielo e altre infrastrutture civili sono state danneggiate dai bombardamenti.

Ore 08:41 - Borrell: l’India spinga Mosca a rinnovare l’accordo sul grano

L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha incontrato il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, a margine del primo Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-India che si tiene oggi a Bruxelles. Nel corso dell’incontro, Borrell ha chiesto a Jaishankar che l’India sostenga l’iniziativa di pace dell’Ucraina e che solleciti la Russia a concordare l’estensione dell’iniziativa per il grano nel Mar Nero. Ribadendo la ferma determinazione dell’Ue a sostegno dell’Ucraina, Borrell ha inoltre ricordato l’impegno dell’Ue a continuare ad affrontare le conseguenze globali della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, concentrandosi sulla sicurezza alimentare. L’Alto rappresentante ha poi elogiato il lavoro dell’India in qualità di attuale presidente del G20.

Ore 08:23 - Accordo sul grano in scadenza, oggi l’ultima nave

Dovrebbe lasciare oggi il porto ucraino l’ultima nave carica di cereali in base all’accordo sull’esportazione di grano nel Mar Nero in scadenza domani.
Sono finora falliti i tentativi di rinnovare l’intesa firmata con Ucraina e Russia grazie alla mediazione turca e dell’Onu. Da settimane Mosca minaccia di sfilarsi: «Rimangono ancora molte questioni irrisolte riguardo alla nostra parte di accordo, ora dovremo prendere una decisione», ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ma quali sono le richieste russe? Riferisce Reuters che in una lettera all’Onu del 16 marzo, l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha affermato che Mosca prenderebbe in considerazione l’estensione dell’accordo sull’esportazione di grano dall’Ucraina oltre il 18 maggio solo se i seguenti «problemi sistemici» fossero risolti: Restituzione della Banca agricola russa (Rosselkhozbank) al sistema di pagamento SWIFT.

Ripresa delle forniture alla Russia di macchine agricole e ricambi.
Revoca delle restrizioni sull’assicurazione e l’accesso ai porti per navi e merci russe. La ripresa di un gasdotto di ammoniaca da Togliatti di Russa a Odessa in Ucraina. Sblocco dei conti e delle attività finanziarie delle aziende russe di fertilizzanti.
Ancora poche ore e la partita si chiude.

Ore 07:49 - Donna ferita in bombardamento russo su Mykolaiv

Una donna è rimasta ferita in seguito a un attacco russo sulla cittadina ucraina di Mykolaiv. Lo ha detto il governatore locale Vitaly Kim. Lo riporta il Kiev Independent. Kim in seguito ha mostrato una foto di un negozio di alimentari danneggiato. Il sindaco della città Oleksandr Sienkevych ha dichiarato tramite il suo canale Telegram che in città sono stati segnalati diversi incendi in seguito all’ultimo attacco russo.

Ore 03:30 - L’Ungheria voterà no alla prossima tranche di aiuti militari Ue a Kiev

L’Ungheria ha deciso di non approvare l’erogazione della prossima tranche di sostegno militare all’Ucraina fornita nell’ambito del Fondo europeo per la pace (EPF) dell’Unione europea, secondo Reuters. Un portavoce del governo ha affermato che l’Ungheria non è d’accordo con l’uso esclusivo delle risorse del Fondo a favore dell’Ucraina, poiché ritiene che questa dotazione non consenta di indirizzare finanziamenti sufficienti alla promozione degli interessi dell’UE in altre regioni.

Ore 03:03 - Ex soldato Usa ucciso dall’artiglieria russa a Bakhmut

Un ex «berretto verde» americano che era in Ucraina per addestrare gli ucraini, è rimasto ucciso a Bakhmut. Nick Maimer, 45 anni, veterano originario dell’Idaho, era in Europa a insegnare inglese quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Da allora aveva deciso di fare qualcosa per aiutare chi era stato attaccato. Era stato il gruppo paramilitare Wagner ad annunciare lunedì la morte dell’americano. La famiglia ha confermato la notizia dopo che uno zio di Maimer ha visionato il video girato dai paramilitari russi. «Nick ha vissuto molto e per gli altri - ha detto lo zio, Paul Maimer - era andato in Ucraina per motivi umanitari, cercando di fare del bene al mondo».

Ore 02:41 - Usa: i russi attaccano da più direzioni per confondere la difesa ucraina

La Russia sta utilizzando più munizioni del solito nel tentativo di sopraffare e confondere le difese aeree ucraine. Lo riferisce un funzionario Usa alla Cnn. Le forze di Mosca, spiega la fonte, hanno lanciato attacchi aerei più estesi e da più direzioni contemporaneamente prendendo di mira i centri di comando a Kiev e in altri luoghi strategici. Questo, secondo il funzionario americano, potrebbe essere un tentativo di costringere l’Ucraina a ritardare la sua tanto attesa controffensiva. Secondo Washington, tuttavia il piano potrebbe trasformarsi in un vantaggio per le forze di Kiev, poiché la Russia sta attingendo dalla sua già limitata riserva di munizioni ad alta precisione.

Ore 01:20 - La battaglia aerea: i russi bombardano, gli ucraini sostengono di aver distrutto sei missili ipersonici

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) I belligeranti si colpiscono dal cielo, testano gli apparati combattendo, rivendicano successi. La sfida continua tra lancia e scudo.

Mosca prosegue sul sentiero di guerra e, a cadenza non sempre regolare, conduce bombardamenti massicci. Nelle scorse ore ha utilizzato missili Kalibr, i droni iraniani, gli ipersonici Kinzhal. Armi di tipo diverso per complicare la risposta della difesa attorno a Kiev, «proiettili» che arrivano da quote differenti, con caratteristiche differenti. Possibile il ricorso a droni-esca per attirare il fuoco e distogliere l’attenzione da quelli veri, dotati di testata bellica. Gli ucraini hanno sostenuto di avere intercettato 18 bersagli, compresi 6 Kinzhal e ciò implica un eventuale successo dei Patriot forniti dalla Nato, a loro volta target degli invasori. Infatti i russi hanno annunciato di avere colpito una batteria con un Kinzhal. È un duello intenso con il corredo di propaganda sui risultati effettivi.

Qui il punto militare completo.

Ore 01:19 - Usa: danneggiato un sistema Patriot in raid russo vicino Kiev

Un sistema di difesa missilistica Patriot di fabbricazione statunitense è stato probabilmente danneggiato, ma non distrutto, nei raid notturni condotti dalla Russia vicino Kiev. Lo ha reso noto un funzionario degli Stati Uniti alla Cnn, precisando che sono in corso valutazioni per stabilire l’entità dei danni, così da determinare se il sistema debba essere ritirato o semplicemente riparato sul posto dagli ucraini. In precedenza il ministero della Difesa russo aveva rivendicato la distruzione di un sistema Patriot in un attacco condotto nella notte con un missile ipersonico Kinzhal.

Ore 01:17 - Kiev: la Russia attualmente schiera 400 mila militari in Ucraina

Sono circa 400mila i russi attualmente schierati in Ucraina, secondo le stime del servizio di intelligence militare ucraino. La componente dell’esercito è stimata in circa 370 mila soldati, ha reso noto il capo dell’intelligence, Kyrylo Budanov, alla televisione di Stato di Kiev. Inoltre, ci sono circa 20mila membri della Guardia Russa, un’unità paramilitare d’élite.

A questi si aggiungono poi i gruppi privati come la Wagner di Yevgeny Prigozhin, che stanno fornendo altri 7mila uomini. Budanov ha precisato che pochissimi stranieri stanno combattendo tra le file dei russi. «Non si sono mai preoccupati di far combattere gli stranieri - ha detto-. Piuttosto, hanno adottato l’approccio di compensare le perdite in Ucraina con i detenuti».

Ore 01:13 - Mosca smentisce la notizia dell’abbattimento di 6 missili Kinzhal

Mosca ha smentito che l’Ucraina abbia abbattuto sei missili ipersonici Kinzhal nelle prime ore di martedì. «La Federazione Russa non ha lanciato tanti Kinzhal quanti presumibilmente abbattono ogni volta che fanno le loro dichiarazioni», ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu a Ria Novosti, aggiungendo che il numero di intercettazioni rivendicate dall’Ucraina era «tre volte superiore ai missili che stiamo lanciando. E sbagliano sempre il tipo di missile», ha affermato Shoigu. «Ecco perché non li colpiscono».

17 maggio 2023 (modifica il 17 maggio 2023 | 20:15)

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