Mutui, perché il tasso fisso costa meno del variabile
In meteorologia si chiama inversione termica. Si verifica quando le temperature in altitudine sono maggiori di quelle a livello del mare. Qualcosa di simile sta avvenendo sul mercato dei mutui, con i tassi fissi che costano meno di quelli variabili. Un fenomeno atipico perché i tassi variabili sono legati all’andamento del costo del denaro a breve mentre i fissi a quello di lunga durata e basta il buon senso per capire che se presto soldi per un tempo maggiore corro più rischi e dovrei far pagare interessi più alti. Così per un mutuo a 20 anni da 140 mila euro per l’acquisto di un’abitazione del valore di 200mila. con un mutuo fisso si paga attorno a 834 euro (tasso 3,8% effettivo) mentre per il variabile ne servono 30 in più (4,2% effettivo). Sul finanziamento a 30 anni il fisso costa il 3,75%, con rata di 648 euro, il variabile ne richiede 40 in più con un tasso del 4,25%.
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25 apr 2023
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Mutui, perché adesso conviene di più il tasso fisso (ma non è facile ottenerlo dalle banche) - Corriere della Sera
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