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Thursday, January 12, 2023

Le Borse di oggi, 12 gennaio. L'inflazione Usa rallenta, l'euro si rafforza. Chiusura tonica per le Borse Ue. Bce: "I tassi devono salire" - la Repubblica

MILANO - L'inflazione americana rallenta come da attese. I prezzi degli Usa hanno fatto +6,5% a dicembre, nel raffronto annuo, con un calo dello 0,1% su novembre. Si tratta di un rallentamento rispettivamente dal +7,1% tendenziale e dal +0,1% congiunturale. Particolarmente atteso era però l'indice core dei prezzi, quello al netto di energia e alimentari e più direttamente monitorato dalla Fed: è salito in dicembre dello 0,3% su base mensile e del 5,7% su dicembre 2021. In entrambi i casi, si tratta di numeri in linea con il consensus. La lettura è che la Banca centrale Usa avrà maggior agio nel moderare le strette. Gli analisti di Pimco, prima del dato, si aspettavano che il rallentamento potesse esserci e confermare "un ulteriore passo indietro nel ritmo di inasprimento della Fed. Dopo il rialzo di 50 punti base (pb) nella riunione di dicembre, ci aspettiamo che la Fed passi a rialzi di 25 pb all'inizio di febbraio, per poi fermarsi intorno al 5%. La nostra previsione - scrivevano gli analisti Wilding e Boxer alla vigilia - indica che i dati sull'inflazione e sul mercato del lavoro si modereranno/ indeboliranno a tal punto da spingere la Fed ad optare per una pausa prima della riunione di maggio. Tuttavia, i funzionari della Fed sembrano prevedere rialzi fino a maggio per portare il tasso sui Fed Funds appena sopra il 5%".

Sulla sponda orientale dell'Atlantico, il bollettino della Bce ricorda che per l'Eurotower i tassi di interesse devono "ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante".

A fine giornata le Borse europee segnano variazioni positive, mentre l'euro si rafforza.

Punti chiave

Spread chiude a 186, Btp decennale sotto il 4%

Chiusura in leggero rialzo per lo spread tra Btp e Bund a 186 punti rispetto ai 185 dell'apertura. Il tasso del decennale è ancora sotto quota 4% a 3,99%.

Chiusura tonica per le Borse Ue, Milano +0,7%

Chiusura in buon rialzo per le Borse europee, con Milano che sale a 25.733 punti (+0,73%). Crescono Parigi (+0,74%) e Francoforte (+0,74%); Londra fa ancora meglio e mette a segno un guadagno dello 0,91%.

Biden: "Inflazione nella giusta direzione". Dollaro ai minimi da nove mesi

L'inflazione negli Usa "sta chiaramente andando nella direzione giusta", afferma il presidente Joe Biden dopo la rilevazione di oggi che la rileva al +6,5% a dicembre, in linea stime.

E intanto il dollaro scende ai minimi di 9 mesi sull'euro: la moneta unica sale dello 0,4% sul biglietto verde a 1,0808 mentre scende dell'1,4% sullo yen a 140,3. Dollaro che cede l'1,9% a 129,79 yen. Gli investitori si aspettano una Fed meno aggressiva dopo il rallentamento dei prezzi al consumo a dicembre al 6,5%.

Wall Street in rialzo dopo l'inflazione Usa

Apertura di seduta in rialzo per Wall Street dopo i dati di dicembre sull'inflazione negli Usa in linea con le attese. Il Dow Jones guadagna lo 0,34% a 34.090,03 punti, l'S&P 500 lo 0,26% a 3.979,84 punti e il Nasdaq lo 0,32% a 10.966,67 punti.

Il Btp si consolida sotto il 4%

Rafforzamento dell'euro sopra 1,08 dollari e ai massimi da aprile 2022 sul biglietto verde usa, un allungo dei listini azionari europei ai massimi di seduta mentre i rendimenti dei titoli di stato hanno iniziato a scendere dalle due sponde dell'atlantico. Questa la reazione dei mercati finanziari alla pubblicazione delle statistiche usa sui prezzi al consumi di dicembre rivelatesi in linea con le attese.
L'euro/dollaro è a 1,0830 e il cross tra sterlina britannica e dollaro ha superato gli 1,22. I listini europei stanno accelerando con piazza affari +0,8% come londra, francoforte e amsterdam mentre parigi e madrid salgono dell'1,2%. I futures di wall street sono sulla parità. In  discesa i rendimenti dei titoli di stato: quello sul btp a 10 anni è a 3,88% (4,04% ieri in chiusura) e quelli sul bund sono a 2,10% per uno spread a 178 punti, quelli sul decennale usa sotto il 3,5%.

Euro ai massimi da otto mesi dopo l'inflazione Usa

La scommessa sul fatto che la Fed rallenterà le strette, confortata dalla frenata dell'inflazione, fa avanzare l'euro sul dollaro a 1,0818 dollari, ai massimi da 8,5 mesi.

Borse Ue in rialzo dopo l'inflazione Usa

Le Borse europee proseguono stabilmente in rialzo dopo il dato sull'inflazione negli Stati Uniti. Lo stoxx 600 guadagna lo 0,6%. In luce Parigi e Madrid (+0,9%). Bene anche Londra e Francoforte (+0,7%) e Milano (+0,8%). Prosegue il calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 180 punti, con il rendimento del decennale italiano che cede 7 punti base al 3,94%. In flessione anche i tassi della Spagna al 3,1% e quello della Grecia al 3,99%. Sul versante valutario l'euro si rafforza sul dollaro a 1,0813 (+0,5%).

Usa, richieste di sussidi per la disoccupazione sotto le attese

Oltre ai dati sull'inflazione, dagli Usa arrivano le richieste di sussidi di disoccupazione che si attestano a 205.000 unità nell'ultima settimana, rispetto alle 206.000 (dato rivisto dal precedente 204.000) della settimana prima e al di sotto delle aspettative del mercato che puntavano su un aumento a 215.000. Lo riporta il Dipartimento del Lavoro. La media delle richieste sussidio di disoccupazione delle quattro settimane scende a 212.500 unità da 214.250.

Borse positive in attesa del dato Usa sui prezzi

Borse europee ben intonate a metà seduta, aspettando il dato sull'inflazione usa di dicembre, quando a wall street i future sono pressochè invariati. In una giornata positiva a livello continentale soprattutto per i comparti auto, banche, vendite al dettaglio e viaggi, Piazza Affari sale dello 0,66%, Parigi guadagna lo 0,85%, Francoforte lo 0,72%, Londra lo 0,7%, Amsterdam lo 0,57% e Madrid lo 0,94%.

Milano avanti in positivo

La Borsa di Milano si rafforza dopo il bollettino della Bce e in attesa del dato dell'inflazione negli Stati Uniti. In base alle ultime proiezioni dei tecnici della Bce, "una eventuale recessione" nella zona euro "sarebbe relativamente breve e di lieve entità". A metà mattinata l'Ftse Mib sale dello 0,81% a 25.754 punti.

Bce, "misure contro calo energia siano mirate e temporanee"

"Le misure di bilancio volte a proteggere l'economia dall'impatto degli elevati prezzi dell'energia dovrebbero essere temporanee, mirate e modellate al fine di preservare gli incentivi a un minore consumo di energia". E' quanto scrivono gli esperti della bce nel bollettino economico sottolineando come "qualora le misure non soddisfacessero questi criteri potrebbero verosimilmente esacerbare le pressioni inflazionistiche, rendendo necessaria una risposta di politica monetaria più forte". Inoltre, in linea con Il quadro di governance economica della Ue, "le politiche di bilancio dovrebbero essere orientate a rendere l'economia dell'area dell'euro più produttiva e ad abbassare gradualmente l'elevato livello del debito pubblico".

Bce, "tassi devono salire ancora in misura significativa"

Per la Bce "i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine". Lo scrive la banca centrale nel Bollettino dando conto delle decisioni del Consiglio direttivo del 15 dicembre, e confermando che da marzo il portafoglio dei bond acquistati negli anni col programma 'App' "sarà ridotto a un ritmo misurato e prevedibile" pari, in media, a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e che verrà poi determinato nel corso del tempo.

Bce, spread sceso nonostante rialzo dei tassi

 Nel periodo tra settembre e metà dicembre 2022, fra aspettative di un inasprimento più marcato della politica monetaria, "i tassi di interesse a più lungo termine sono cresciuti, nel complesso, solo lievemente" e "i differenziali sui titoli di Stato si sono ridotti". Lo rileva la Bce in un'analisi sull'andamento dei mercati finanziari nel Bollettino economico, che si sofferma sull'andamento di Italia e Grecia che pare smentire chi temeva un'impennata degli spread fra annunci di rialzi dei tassi e smantellamento del Qe. "I differenziali sui titoli di Stato italiani e greci a dieci anni - nota il documento - sono scesi, rispettivamente, di 18 e 22 punti base".

Bce: "Recessione invernale possibile, ma lieve"

L'economia dell'area euro, nel quarto trimestre del 2022 e nel primo del 2023, "potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica, all'elevata incertezza, all'indebolimento dell'attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive" e con rischi "orientati al ribasso", ma "una eventuale recessione sarebbe relativamente breve e di lieve entità". Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, che per contro nota "segnali positivi" dall'occupazione è aumentata dello 0,3% nel terzo trimestre, e dalla disoccupazione al nuovo minimo storico del 6,5% a ottobre. "Le pressioni sui prezzi restano forti in tutti i settori", nota poi la Bce.

Meno tensione sui bond europei, il decennale italiano sotto il 4%

Si allenta la tensione sui bond sovrani dell'Eurozona, secondo alcuni osservatori anche per l'apertura di Scholz al finanziamento comune Ue delle imprese contro il programma di sussidi americano per la transizione verde. Cala lo spread tra Btp italiani e omologhi Bund tedeschi. Il differenziale si attesta a 184 punti e il rendimento dei titoli decennali scende sotto il 4% posizionandosi a 3,976%.

Le Borse europee aprono in rialzo

Le Borse europee aprono in rialzo in attesa dei dati sull'inflazione statunitense e delle indicazioni che arriveranno dal bollettino mensile della Bce. Il rapporto sui prezzi al consumo a dicembre negli Stati Uniti sarà attentamente monitorato per le implicazioni sulla politica della Federal Reserve, che da mesi persegue una stretta aggressiva nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi. I mercati sperano che le cifre mostrino un ulteriore rallentamento degli aumenti dei prezzi. L'indice Cac 40 di Parigi sale dello 0,40% a 6.951,92 punti, il Dax 30 di Francoforte registra un progresso dell'1,17% a 14.947,91 punti e l'Ftse 100 di Londra avanza dello 0,36% a 7.752,21 punti. A Piazza Affari l'Ftse Mib avanza dello 0,29% a 25.613 punti.

Wall Street, future alla finestra

Future poco mossi a Wall Street in attesa del rapporto sull'inflazione. I mercati sperano che le cifre mostrino un ulteriore rallentamento degli aumenti dei prezzi. Un dato che sarà attentamente monitorato per le sue implicazioni sulla politica della Federal Reserve, che da mesi persegue una linea aggressiva nell'andamento del rialzo dei tassi nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi. I future sul Dow Jones segnano un +0,1%, quelli sul Nasdaq registrano un +0,04% e quelli sull'S&P 500 avanzano dello 0,05%.

Cina, +1,8% dell'inflazione a dicembre

La Cina ha registrato a dicembre un'inflazione in rialzo dell'1,8% su base annua, in linea con le previsioni, ma in ripresa rispetto all'1,6% di novembre, pari ai minimi degli ultimi otto mesi. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, il fenomeno riflette la rapida ripresa dei prezzi del settore alimentare, malgrado la debole domanda interna penalizzata dall'impennata dei casi di Covid-19, la più potente e ampia dalla crisi di Wuhan di inizio 2020, che sta mettendo a rischio la tenuta dell'economia.

Petrolio contrastato

Prezzi del petrolio contrastati sui mercati asiatici dopo l'aumento a sorpresa delle scorte settimanali di greggio Usa. I future sul Wti avanzano dello 0,18% a 77,55 dollari al barile mentre quelli sul Brent cedono lo 0,11% a 82,61 dollari al barile.

Tokyo chiude piatta (+0,01%) in attesa dei prezzi Usa

La Borsa di Tokyo chiude poco mossa in attesa dei dati chiave sull'inflazione statunitense. L'indice di riferimento Nikkei 225 registra un +0,01% a 26.449,82 punti. I mercati sperano che le cifre mostrino un ulteriore rallentamento degli aumenti dei prezzi. Il dato sarà attentamente monitorato per le sue implicazioni sulla politica della Federal Reserve, che da mesi persegue una linea aggressiva nell'andamento del rialzo dei tassi nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi.

Listini contrastati in Asia

Procedono deboli e contrastate le principali Borse asiatiche in attesa dei dati chiave sull'inflazione statunitense. Lo Shanghai Composite Index segna un -0,01% mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong cede lo 0,30% con i trader che hanno scommesso sui dati attesi dagli Usa nella speranza che confermino un'ulteriore flessione dell'inflazione a dicembre. A Tokyo l'indice di riferimento Nikkei archivia la seduta con un +0,01%.

Future positivi in Europa

Si prospetta un avvio positivo per le Borse europee in attesa dei dati sull'inflazione statunitense che saranno attentamente monitorati per le implicazioni sulla politica della Federal Reserve, che da mesi persegue una stretta aggressiva nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi. I mercati sperano che le cifre mostrino un ulteriore rallentamento degli aumenti dei prezzi. C'è attesa anche per il bollettino mensile della Bce che sarà pubblicato in mattinata e dal quale potrebbero arrivare nuove indicazioni sulla politica monetaria europea.
I future sull'Eurostoxx avanzano dello 0,41%, quelli sul Dax 30 guadagnano lo 0,36% e quelli sull'Ftse 100 registrano un progresso dello 0,31%.

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