Hanno pesato i dati sull’occupazione negli Stati Uniti e le possibili ripercussioni sulla politica monetaria della FED. In altalena i titoli bancari. In forte calo STM
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso l'ultima seduta della settimana con ribassi superiori all'1%, dopo i dati sull’occupazione negli Stati Uniti: nel mese di settembre 2022 l'economia statunitense ha evidenziato un incremento di 263mila nuovi posti di lavoro non agricoli. Secondo Filippo Diodovich - senior market strategist di IG Italia - il dato sull'occupazione negli Stati Unito conferma le dichiarazioni dei membri più falchi all’interno della commissione operativa della Federal Reserve ovvero che l’economia e il mondo del lavoro statunitense sono in grado di reggere ulteriori rialzi del costo del denaro. Di conseguenza, secondo lo strategist, aumentano le probabilità che i banchieri centrali del FOMC possano scegliere per un nuovo rialzo di 75 punti base del costo del denaro nella prossima riunione di inizio novembre.
Il FTSEMib ha subito una flessione dell'1,13% a 20.902 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.862 punti e un massimo di 21.255 punti; tuttavia, il principale indice di Borsa Italiana ha chiuso la settimana con un rialzo dell'1,22%. Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,14%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,37%) e il FTSE Italia Star (-1,53%). Nella seduta del 7 ottobre 2022 il controvalore degli scambi è sceso a 1,48 miliardi di euro, rispetto agli 1,65 miliardi di giovedì.
Il bitcoin si è avvicinato ai 19.500 dollari (circa 20.000 euro).
Lo spread Btp-Bund ha sfiorato i 250 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha toccato il 4,7%.
L’euro ha sfiorato gli 0,98 dollari.
In altalena i titoli del settore bancario.
In evidenza il Monte dei Paschi di Siena, dopo la correzione subita nelle precedenti sedute. Il titolo dell’istituto senese ha guadagnato l'1,65% a 22,775 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in mattinata. Resta ancora incerta la situazione sull’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.
Pesante calo, invece, per STM (-5,26% a 33,66 euro), in linea con il trend dei titoli del settore dei semiconduttori. Le società del comparto hanno risentito delle indicazioni finanziarie diffuse da AMD e Samsung, che hanno deluso le attese degli analisti. In particolare, il colosso statunitense ha terminato il terzo trimestre del 2022 con ricavi per 5,6 miliardi di dollari, risultato inferiore ai circa 6,7 miliardi indicati dal management in occasione della diffusione dei dati del secondo trimestre 2022.
In generale rialzo, invece, i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a novembre 2022) ha sfiorato i 92 dollari al barile.
ENI ha guadagnato lo 0,94% a 11,84 euro. Bene anche Tenaris (+1,32% a 15,005 euro).
In ribasso Stellantis (-1,87% a 12,3 euro). Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di settembre 2022 in Italia sono state immatricolate 110.976 vetture, in aumento del 5,4% rispetto ai 105.318 veicoli dello stesso periodo dello scorso anno. In aumento anche le vendite di Stellantis. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa a settembre 2022 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a circa 35.500 unità, in crescita del 6,5% rispetto alle oltre 33mila vetture vendute a settembre 2021.
Male anche CNH Industrial (-2,44%) e Ferrari (-2,44%).
Ottima performance, invece, per Leonardo (+3,11%).
Piazza Affari chiude in rosso: FTSEMib -1,1% - SoldiOnline.it
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