MILANO - Era solo questione di tempo, visto che si tratta di uno dei giacimenti più grandi del mondo. Il gruppo Eni, in questo caso alleato con i francesi di TotalEnergies, ha annunciato di aver individuato al largo di Cipro riserve di gas per oltre 70 miliardi di metri cubi all'interno della loro concessione. Il pozzo in questione è stato denominato Cronos e si trova a 2.287 metri di profondità, a 160 chilometri dalle coste dell'isola.
In prospettiva, si tratta di una notizia rilevante per la politica di autonomia energetica dell'Italia. Anche se ci vorrà ancora un anno prima che la scoperta si traduca in attività industriale, non c'è dubbio che la scoperta aumenta le possibilità dell'Europa di affrancarsi dalle forniture russe e amplia la possibilità di diversificazione. Inoltre, conferma quanto sia diventato strategico il quadrante del Mediterraneo orientale. Tra Cipro, Israele e Turchia è stato individuato "Leviathan", una vasta estensione sul fondo marino ricco di gas naturale che è diventato terreno di caccia per tutti i grandi gruppi petroliferi. Fa il paio con il giant scoperto da Eni, appena più a sud, al largo delle coste egiziane e denominato Zohr.
L'importanza di Leviathan è anche geopolitica, vista la sua collocazione. La Turchia da tempo sta rivendicando un'area di sfruttamento commerciale più grande, per esempio. Ma, allo stesso tempo, potrebbe consentire nuove alleanze: Israele sarebbe interessata alla realizzazione di un gasdotto che partendo dalle sue cose, approdi a Cipro per poi raggiungere in Grecia il territorio della Ue.
Gas, megascoperta di Eni e Total al largo di Cipro - la Repubblica
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