Europa perde 393 miliardi di valore in un giorno - Le principali borse europee hanno "bruciato" 393,71 miliardi di euro di capitalizzazione in una sola giornata. Piazza Affari ne ha mandati in fumo 36,14 miliardi, che salgono a 83,96 miliardi dallo scorso 24 febbraio, giorno del primo attacco della Russia all'Ucraina.
Piazza Affari ha perso il 13% dall'inizio del conflitto - Il bilancio dall'inizio della guerra russa è pesantissimo per Piazza Affari: il Ftse Mib dalla chiusura del 23 febbraio ha perso più del 13%. Tra i titoli va segnalato il crollo verticale di picco Tim: dopo lo scivolone di ieri in scia ai conti e ai target diffusi, il titolo è crollato del 15,56% chiudendo sui nuovi minimi di sempre a 0,2496 euro. Raffica di vendite sulle banche: Unicredit -14,6%, Bper -10,58%, Intesa Sanpaolo -9,01%.
La borsa a Mosca resta chiusa - Mosca resta chiusa per la quinta seduta e lo sarà almeno fino all'8 marzo. Domenica 6 peraltro in Russia è festa nazionale. Il rublo è In rialzo del 2,5% ed è scambiato a 112 sulla divisa americana. il petrolio con il wti a 109 dollari al barile (+1,45%) e il brent a 111 dollari (+1%). Gazprom continua a inviare gas naturale in Europa via Ucraina in linea con le richieste, con flussi che raggiungono 109,5 milioni di metri cubi. I futures sul frumento, del quale Russia e Ucraina sono tra i maggiori esportatori mondiali, crescono del 6% rispetto a ieri oltre i 1.200 dollari per un equivalente di 5.000 bushel In aumento anche il mais, che sale delll'1,4% a a 758 dollari. La guerra in Ucraina continua a incidere anche sui prezzi di metalli. Il rialzo maggiore di oggi è del Nichel, che corre del 9% a sfiorare con i futures sui contratti da 1.500 chili la quota dei 30mila dollari. In forte tensione anche l'alluminio (+4% a 3.890 dollari alla tonnellata). Meno evidenti ma sempre importanti per questo tipo di materiali le crescite del rame (+2% a 10.500 dollari per il contratto da 25mila libbre) e del palladio, che sale anch'esso di due punti percentuali attorno ai 2.800 dollari all'oncia.
Gas: nuovo picco a 208 euro al MWh ad Amsterdam - Nuovo record storico per il gas sulla Piazza di Amsterdam. Per un MWh di metano vengono chiesti 208 euro, con un rialzo del 29,5%, che equivale al 35,98% da inizio anno. A fine giornata la quotazione si è attestata a 204,15 euro. In forte rialzo anche il prezzo segnato a Londra (+29,99%), dove per un'unità termica (MMbtu) di metano vengono pagati 499,21 penny.
La guerra affonda le Borse, tracollo a Piazza Affari: Ftse Mib -6,24% | Milano dall'inizio del conflitto ha perso il 13% - TGCOM
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