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Wednesday, March 16, 2022

Generali, utili record nel 2021 (2,8 miliardi): ora si apre il «fronte russo» - Corriere della Sera

Un risultato mai visto negli ultimi 14 anni. Lo ha fatto registrare Generali nel 2021 con un utile netto di 2,84 miliardi (+63,3%) e un utile netto normalizzato (escluso l’impatto nel complesso positivo dell’acquisizione di Cattolica) di 2,79 miliardi. Il risultato operativo è addirittura il migliore di sempre grazie a 5,9 miliardi (+12,4%), grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business.«Nel 2021 il gruppo ha raggiunto risultati record nonostante un contesto molto sfidante — afferma il ceo del gruppo assicurativo Philippe Donnet —. Il risultato operativo è per il terzo anno consecutivo il migliore della storia di Generali grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business e questo si riflette nell’utile in forte crescita. Con gli eccellenti risultati che presentiamo oggi concludiamo con successo il piano Generali 2021, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di mantenere le promesse fatte al mercato». Ovviamente questi risultati fanno lievitare anche i premi lordi che toccano i 75,8 miliardi (+6,4%), in aumento sia nel Vita (+6%) sia nel Danni (+7%). Il consiglio di amministrazione di Generali, che si era riunito per approvare il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 1,07 euro per azione, pagabile a partire dal 25 maggio 2022: le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 23 maggio, con data di legittimazione il 24 maggio. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di 1,691 miliardi.

La «variabile russa»

Rispetto alle previsioni di un’economia globale in ulteriore ripresa nel 2022, il recente conflitto russo-ucraino ha inevitabilmente determinato un contesto di maggiore incertezza e volatilità e un rischio di revisione al ribasso delle stime di crescita. Ecco perché Generali, in una nota, sottolinea che «ad oggi lo sviluppo del conflitto rimane imprevedibile e di conseguenza non è possibile effettuare una stima ragionevole dell’effetto della crisi sui mercati e sul business assicurativo». Resta però il problema del «fronte russo» esposizione delle Generali alla Russia ammonta a 683 milioni di euro. Secondo quanto emerso oggi durante la call con la stampa l’esposizione riguarda la quota Ingosstrakh, valutata 384 milioni di euro a valore di mercato, esposizioni dirette su strumenti obbligazionari russi e ucraini per 188 milioni di euro e investimenti indiretti per 111 milioni di euro.

La quota detenuta da Generali del 38,5% nella russa Ingosstrakh avrebbe già ora un valore inferiore a quello di carico a causa della svalutazione del rublo. «Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione in Russia e Ucraina — precisa Donnet — Subito dopo l’inizio dell’invasione abbiamo annunciato decisioni chiare, come la chiusura dell’ufficio di rappresentanza a Mosca, abbiamo lasciato tutti gli incarichi ricoperti nel cda della partecipata Ingosstrakh, in modo da non avere nessuna influenza sulla gestione della compagnia, e abbiamo avviato il processo di chiusura delle attività di Europe Assistance in Russia. Abbiamo preso decisioni tempestivamente e le abbiamo annunciate con chiarezza».

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