I dati hanno mostrato un miglioramento del risultato operativo e dei premi lordi, che hanno superato il consensus degli analisti
Generali ha comunicato i risultati finanziari del 2021. I dati hanno mostrato un miglioramento del risultato operativo e dei premi lordi, che hanno superato il consensus degli analisti.
Il management di Generali ha fornito anche alcune indicazioni strategiche e operative per il 2022.
Nel dettaglio il colosso assicurativo ha terminato l’esercizio in esame con un utile netto di 2,85 miliardi di euro, in forte aumento rispetto agli 1,74 miliardi contabilizzati nel 2020, grazie, in particolare, al positivo andamento del risultato operativo e del risultato non operativo. L’utile netto normalizzato - definito come l’utile netto senza l’impatto delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle acquisizioni e dismissioni – si è attestato a 2,8 miliardi di euro. L’utile per azione è stato di 1,78 euro. Il consensus degli analisti - pubblicato sul sito Internet di Generali - indicava un risultato finale di 2,82 miliardi di euro, con un intervallo compreso tra 2,65 e 3,18 miliardi di euro; l’utile netto adjusted era stimato a 2,78 miliardi.
In aumento anche il risultato operativo, che ha superato i 5,85 miliardi di euro, rispetto ai 5,21 miliardi ottenuti nel 2020 (+12,4%), grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti. Il dato è stato superiore al consensus degli analisti (5,69 miliardi di euro).
I premi lordi complessivi sono saliti del 6,4% a 75,83 miliardi di euro, sostenuti sia dallo sviluppo del segmento Vita (+6%) sia dalla ripresa nel segmento Danni (+7%). Il consensus degli analisti indicava premi lordi per oltre 73,6 miliardi di euro.
A fine 2021 il patrimonio netto di Generali ammontava a 29,31 miliardi di euro, in calo del 2,4% rispetto ai 30,03 miliardi di inizio anno. La compagnia ha precisato che la variazione è dovuta principalmente al risultato del periodo di pertinenza del gruppo, più che compensato dalla distribuzione del dividendo e dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto (variazione delle riserve per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita).
Alla stessa data gli Asset Under Management complessivi si attestavano a 710 miliardi di euro, registrando un aumento dell’8,4% rispetto al 31 dicembre 2020.
Sempre a fine 2021 il Solvency II Ratio (che rappresenta la visione regolamentare del capitale di gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’IVASS, e sulla standard formula per le altre compagnie) era pari al 227%, rispetto al 224% di inizio anno. Generali ha spiegato che il miglioramento è dovuto al contributo molto positivo della generazione normalizzata di capitale e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo. Il consensus degli analisti indicava un Solvency Ratio del 228%.
Rispetto alle previsioni di un’economia globale in ulteriore ripresa nel 2022, Generali ha segnalato che il recente conflitto russo-ucraino ha determinato un contesto di maggiore incertezza e volatilità e un rischio di revisione al ribasso delle stime di crescita.
In questo contesto, la compagnia assicurativa conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale, anche supportato da un’estensiva analisi dei portafogli esistenti. Nel Danni, l’obiettivo nei mercati assicurativi maturi, in cui Generali è presente, è di massimizzare la crescita e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale. Nel segmento Asset Management, proseguiranno nel corso del 2022 le attività identificate del nuovo ciclo di piano al fine di ampliare il catalogo prodotti in termini di real asset & private asset, high conviction e multi-asset strategies.
In linea con il piano strategico al 2024 Generali intende perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da realizzare un tasso annuo composto di crescita dell’utile per azione tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, a generare flussi di cassa netti disponibili superiori a 8,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 e a distribuire agli azionisti dividendi cumulati per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi di euro nel periodo 2022-2024, subordinati all’assenza di raccomandazioni regolamentari ostative.
Il management di Generali ha proposto la distribuzione di un dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) di 1,07 euro. La cedola sarà staccata lunedì 23 maggio 2022 e messa in pagamento il 25 maggio. Il consensus degli analisti indicava un dividendo di 1,07 euro.
La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di 1,69 miliardi di euro.
Generali, i conti del 2021. Dividendo 2022 di 1,07 euro - SoldiOnline.it
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