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Thursday, February 3, 2022

La Bce lascia i tassi fermi, il tasso principale a zero - Agenzia ANSA

La Bce non tocca i tassi e conferma che non alzerà i tassi prima di aver completato gli acquisti netti di titoli. Ma i rischi sulle previsioni d'inflazione "sono orientati al rialzo". E la corsa dei prezzi "sta cominciando a intaccare i consumi e gli investimenti", rischiando così di indebolire la crescita economica, ha detto la presidente della Bce Lagarde, che non ha escluso un rialzo dei tassi d'interesse nel 2022. Immediata la fiammata del rendimento del Btp decennale ai massimi dal maggio 2020. Il rendimento è salito fino all'1,6139%, con uno spread sul Bund che si è mantenuto appena sotto 150 punti base, ma in deciso rialzo rispetto a 139 di ieri. Impatto anche sull'euro, volato brevemente oltre 1,14 dollari da 1,1305 di ieri. 

Come atteso, la Banca centrale europea lascia i tassi d'interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione di politica monetaria. La Bce conferma lo scenario delineato a dicembre sugli acquisti di bond: il programma pandemico (Pepp) terminerà a marzo e fino ad allora proseguirà ad un ritmo inferiore, ma intende reinvestire il capitale che arriverà a scadenza "almeno fino al 2024". Inoltre - si legge in una nota della Bce - "la futura riduzione del portafoglio del Pepp sarà gestita in modo da evitare interferenze con l'adeguato orientamento di politica monetaria" e "in condizioni di tensione, la flessibilità rimarrà un elemento della politica monetaria".

La fiammata dell'inflazione nell'area euro "ha sorpreso al rialzo", ed è dovuta "primariamente al rialzo dei prezzi energetici, oltre che alimentari. L'inflazione probabilmente resterà alta più a lungo di quanto ci si aspettasse in precedenza, ma scenderà nel corso dell'anno", ha detto la presidente della Bce.

"Non prendo mai impegni senza porre condizioni. Valuteremo molto attentamente, sulla base dei dati disponibili" con le nuove previsioni a marzo, e "saremo graduali in qualsiasi decisione prenderemo", ha detto Lagarde in risposta alla domanda se la Bce consideri ancora "altamente improbabile" un rialzo dei tassi nel 2022, che i mercati già prezzano. Lagarde ha aggiunto che nel Consiglio direttivo "c'è preoccupazione unanime" sugli sviluppi dell'inflazione e "sul suo impatto sui nostri compatrioti europei". 

Fiammata del rendimento del Btp decennale ai massimi dal maggio 2020, dopo la conferenza stampa della presidente della Bce, che non ha escluso un rialzo dei tassi d'interesse nel 2022. Il rendimento è salito fino all'1,6139%, con uno spread sul Bund che si è mantenuto appena sotto 150 punti base, ma in deciso rialzo rispetto a 139 di ieri. Impatto anche sull'euro, volato brevemente fino a oltre 1,14 dollari da 1,1305 di ieri

Deciso calo per Milano che ha chiuso in ribasso dell'1,09%

LA DIRETTA

 

"La fiammata dell'inflazione nell'area euro - ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante la conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo - ha sorpreso al rialzo", ed è dovuta "primariamente al rialzo dei prezzi energetici, oltre che alimentari. L'inflazione probabilmente resterà alta più a lungo di quanto ci si aspettasse in precedenza, ma scenderà nel corso dell'anno".  I rischi sulle previsioni d'inflazione "sono orientati al rialzo" e la corsa dei prezzi sta cominciando a intaccare i consumi e gli investimenti", rischiando così di indebolire la crescita economica. "Non prendo mai impegni senza porre condizioni. Valuteremo molto attentamente, sulla base dei dati disponibili" con le nuove previsioni a marzo, e "saremo graduali in qualsiasi decisione prenderemo". Lo ha detto Lagarde in risposta alla domanda se la Bce consideri ancora "altamente improbabile" un rialzo dei tassi nel 2022, che i mercati già prezzano. Lagarde ha aggiunto che nel Consiglio direttivo "c'è preoccupazione unanime" sugli sviluppi dell'inflazione e "sul suo impatto sui nostri compatrioti europei".

Borse europee deboli nel finale, mentre a New York riduce il calo il Dow Jones (-0,65%) e proseguono le vendite sul Nasdaq (-2%). Chiudono la classifica Francoforte e Parigi (-1,3% entrambe), mentre Milano cede l'1% e fanno un po' meglio Londra (-0,4%) e Madrid (-0,07%). In calo oltre le stime le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione americane, mentre sono saliti oltre le attese gli indici Pmi composito (51,1 punti) e del terziario (51,2 punti), così come gli ordini di beni durevoli (+0,3%). Più bassi del previsto invece gli ordini di fabbrica (-0,4%), mentre scendono oltre le stime le scorte settimanali di gas, in calo di 268 miliardi di piedi cubi. Sui listini pesano l'atteso rialzo dei tassi della Banca d'Inghilterra, mentre la Bce li ha lasciati invariati, e le le parole della presidente della Bce Christine Lagarde che prevede che "l'inflazione probabilmente resterà alta più a lungo di quanto ci si aspettasse in precedenza".

Lo spread tra Btp e Bund chiude a 150 punti base - sugli schermi Bloomberg - rivedendo i massimi da settembre 2020 in un mercato che prezza un rialzo dei tassi d'interesse quest'anno dopo le parole della presidente Lagarde. Il rendimento del titolo decennale italiano è volato all'1,64%, un livello che non si vedeva da maggio del 2020. 

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