Con la ripresa delle erogazioni di prestiti alle famiglie, sono tornate a crescere in Veneto le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità, che nei primi sei mesi dell’anno in Veneto sono state 547, dato che posiziona la regione al 10/o posto della graduatoria nazionale.
Lo rileva l’Osservatorio del credito del Crif Mistercredit. A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato a Vicenza, con 113 casi (30/a nel ranking nazionale), seguita da Padova e Venezia, con 107, da Verona, con 105, e Treviso con 78. Il prestito finalizzato continua a essere la tipologia di finanziamento maggiormente coinvolto nei casi di
frode, con il 43,1% del totale. Aumentano però i casi che interessano le carte di credito (+32,2%), che arrivano a rappresentare oltre un quarto del totale (26,7%). Anche per i prestiti personali si registra un vero e proprio boom (+56,8%), arrivando a rappresentare il 16,6% dei casi.
Complessivamente, in Italia, sono stati ben 12.197 i casi di illecito utilizzo di dati personali e finanziari per ottenere credito o acquisire beni con l'intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Lo studio evidenzia come, nel semestre di riferimento, il danno stimato abbia superato i 63 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 65 milioni circa del 2020 ma solamente perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto, con un valore medio che si è attestato a 5.168 euro contro i 5.792 euro dell'anno precedente.
Frodi creditizie in crescita: Vicenza maglia nera in Veneto - Il Giornale di Vicenza
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