Attenzione: c’è l’enorme rischio di una batosta in busta paga in un caso preciso a causa del Covid-19. Ecco di cosa si tratta
Ora contrarre il Covid-19 non solo sarà un grosso problema dal punto di vista sanitario, ma anche lavorativo: potrebbe infatti comportare una batosta non indifferente dal punto di vista economico. Tutta colpa di un cambio burocratico annunciato dall’Istituto Nazionale della previdenza sociale in merito all’eventuale infezione da coronavirus che, ovviamente, terrebbe il lavoratore bloccato in quarantena.
Busta paga a rischio, quarantena non sarà più considerata malattia
Tale situazione, infatti, non verrà considerata più malattia e le assenze andrebbero a ricadere direttamente sul mensile di fine mese. L’INPS, infatti, ha annunciato un passo indietro per mancanza di fondi. Così se finora in caso di contagio l’azienda provvedeva ad anticipare le somme in busta paga per poi chiedere l’indennità all’ente fiscale, da qualche settimana a questa parte ciò non è più possibile.
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Ovviamente il problema potrebbe non sussistere lì dove ci sia la possibilità di lavorare in smart-working da casa, col dipendente che quindi continuerebbe a operare ma tra le mura domestiche. In alternativa, altrimenti, bisognerebbe muoversi bruciandosi giorni di ferie o riposi compensativi o remessi retribuiti.
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In alcuni casi, infine, determinate società potrebbero prendersi a carico al massimo tre giorni come prevede il contratto collettivo. Altre potrebbero prendere a carico tutte le spese agendo con buonsenso data la situazione, ma da questo punto di vista è tutto assolutamente facoltativo. Quindi massima attenzione ora che caleranno le temperatura e la carica virale del virus risalirà minacciosamente. C’è un’unica soluzione a tutto questo: la scienza. I vaccini.
Beffa Covid, stangata in busta paga in questo caso - Consumatore.com
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