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Tuesday, December 12, 2023

Riunione Fed, le previsioni. Cosa aspettarsi dal meeting del 13 dicembre - Money.it

Riunione Fed del 13 dicembre: cosa aspettarsi in questo ultimo meeting del 2023, così atteso da mercati e analisti?

I riflettori sono puntati su Jerome Powell, che a conclusione della due giorni nei prossimi 12 e 13 dicembre parlerà in quella che si preannuncia come una conferenza stampa cruciale. Se, infatti, la decisione sui tassi di interesse appare piuttosto scontata e le previsioni danno quasi per certo un costo del denaro ancora fermo al 5,5%, l’attenzione si sposterà tutta sulle indicazioni per il 2024.

La riunione Fed del 13 dicembre, infatti, aggiornerà le proiezioni macroeconomiche sugli Usa e offrirà un prospetto sulla traiettoria dei tassi di interesse al 2024, nel cosiddetto dot plot. Per il mercato è cruciale cogliere anche il più piccolo indizio per anticipare quando la Fed inizierà a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno.

Borse mondiali, dollaro, obbligazioni a livello globale solitamente guadagnano o perdono in base alle indicazioni della Fed e ora più che mai sono suscettibili di movimenti significativi al rialzo o al ribasso sulla scia delle parole - più o meno accomodanti - di Powell.

In un contesto economico e finanziario mondiale molto incerto, l’incontro Fed del 13 dicembre è carico di aspettative. Tutte le previsioni degli esperti sull’ultimo meeting 2023 della banca centrale Usa e cosa può accadere nel 2024.

Riunione Fed, le previsioni sui tassi per il 13 dicembre

In vista dell’ultimo incontro Fed del 2023, gli analisti sono abbastanza concordi nel prevedere una banca centrale ancora prudente e attendista che deciderà di lasciare invariati i tassi di interesse.

Il costo del denaro Usa è in pausa da luglio, quando è stato approvato l’undicesimo aumento che ha portato il tasso di riferimento al 5,25-5,5%, un livello che non si vedeva dal 2001.

Secondo gli strateghi di ING, oggi i mercati sono chiaramente dell’idea che i tassi di interesse abbiano raggiunto il loro massimo livello, con tagli di 125 punti base scontati fino al prossimo anno. “A sottolineare questo cambiamento di sentiment, abbiamo visto il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni scendere da poco meno del 5% a fine ottobre a un minimo del 4,1% il 6 dicembre”, hanno aggiunto.

Nelle stime di CME Group, il mercato obbligazionario sta attualmente scontando una probabilità del 97,7% che la Fed mantenga il suo obiettivo di tasso sui Fed Funds compreso tra il 5,25% e il 5,5% e solo il 2,3% di probabilità di un rialzo di 25 punti base (pb).

Sul prossimo futuro, vigerà la prudenza. Powell, in un discorso allo Spelman College del 1° dicembre, ha affermato che le discussioni sui tagli dei tassi di interesse sono “premature” a questo punto e che il FOMC è “pronto a inasprire ulteriormente la politica” se l’inflazione non continua a scendere.

Il presidente ha osservato che l’inflazione si sta muovendo nella giusta direzione, ma la previsione è di “mantenere una politica restrittiva” finché i membri del comitato non saranno certi che il loro obiettivo di inflazione del 2% sia soddisfatto.

Non sarà questo, probabilmente, il meeting interessato a un potenziale rialzo dei tassi. Tuttavia, nella previsione di una ulteriore pausa, si cela proprio il contesto di attesa in cui tutto potrebbe davvero succedere in base alla lettura dei dati macroeconomici.

Le previsioni sulle proiezioni macroeconomiche alla riunione Fed 13 dicembre

A dicembre, la Fed aggiornerà inoltre le sue proiezioni di crescita economica a lungo termine, che includono stime sul Pil, sui tassi di disoccupazione, sui tassi di interesse e sull’inflazione.

A settembre, la banca centrale Usa aveva stimato una crescita del Pil dell’1,5% nel 2024, un tasso di disoccupazione del 4,1%, l’inflazione core PCE, che esclude la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, al 2,6%.

Secondo gli analisti di ING la nuova proiezione sul Pil rimarrà la stessa della precedente. In lieve aumento è invece vista la disoccupazione del 2024 (al 4,2%) e l’inflazione sarà aggiornata in miglioramento (+2,5% nel 2024, +2,2% nel 2025 e +2,0% nel 2026).

Nel frattempo, gli ultimi dati sull’economia Usa hanno ancora mostrato resilienza, con i datori di lavoro che hanno assunto 199.000 lavoratori in più a novembre con il tasso di disoccupazione sceso inaspettatamente al 3,7%, dal 3,9% di ottobre.

Un rapporto separato ha mostrato che la fiducia dei consumatori statunitensi è migliorata più del previsto a dicembre.

Conferenza stampa Powell, dot plot in focus

Il dot plot e le parole di Powell attireranno l’attenzione più di ogni altro evento bel giorno del 13 dicembre.

La Fed rilascerà le nuove proiezioni economiche che comprendono l’atteso dot plot, in cui leggere la traiettoria futura dei tassi di interesse. Nel loro ultimo aggiornamento di settembre, i politici della Fed hanno previsto tagli di “soli” 50 punti base per il prossimo anno.

Dato che l’inflazione è scesa nettamente rispetto ai massimi pluridecennali, una riduzione dei tassi nel 2024 appare sempre più probabile.

“Ci aspettiamo che la Fed mantenga una valutazione economica relativamente positiva con gli stessi tagli di 50 punti base nel 2024 segnalati nelle previsioni di settembre”, hanno dichiarato gli analisti di ING.

Goldman Sachs prevede ora due tagli dei tassi di interesse il prossimo anno, anticipando le sue aspettative per il primo al terzo trimestre. Due diminuzioni implicano un tasso sui fondi federali del 4,875% entro la fine del 2024, rispetto alla precedente previsione del 5,13%.

Gli operatori del mercato monetario hanno ridimensionato le loro stime sui tagli dei tassi in seguito ai dati sull’occupazione più forti del previsto. Ora vedono meno del 50% di possibilità che la prima diminuzione avvenga a marzo e scommettono che la Fed ridurrà i tassi di poco più di un punto percentuale nel corso del 2024.

Joseph Lavorgna, capo economista di SMBC Nikko Securities America, prevede che la banca centrale taglierà i tassi di 125 punti base il prossimo anno, con la netta possibilità di ulteriori diminuzioni. Ciò non basterà a prevenire la recessione, ma limiterà i danni, ha aggiunto.

Al contrario, il capo economista statunitense della Bank of America, Michael Gapen, prevede che l’economia eviterà una recessione e che la Fed taglierà i tassi di tre quarti di punto percentuale nel 2024, con la prima mossa prevista per giugno. La decisione arriverà in risposta al calo delle pressioni sui prezzi, non a un’economia in contrazione, ha affermato.

Deutsche Bank stima che la banca centrale taglierà il tasso di riferimento di 1,75 punti percentuali il prossimo anno, a partire da giugno. Gli economisti di Morgan Stanley ritengono che la Fed inizierà ad abbassare i tassi allora, ma solo di un punto percentuale nel corso del 2024.

Il 2023 della Federal Reserve

Il 2023 è stato un anno complesso per la banca centrale Usa. La politica monetaria ultra-restrittiva inaugurata a metà 2022 ha avuto un seguito quest’anno, quando si sono contati 4 rialzi dei tassi di interesse, ognuno di 25 punti base.

Attualmente, il tasso è fermo al 5,5%, dopo che le ultime riunioni di settembre e ottobre hanno stabilito di mantenere invariato il costo di finanziamento. Il suo livello rappresenta comunque un record in oltre 20 anni.

Il massiccio inasprimento delle condizioni finanziarie manifestatosi dallo scorso autunno fino alla metà del 2023 soprattutto, ha spinto i tassi ipotecari oltre l’8% e il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni oltre il 5%. Dal picco del 19 ottobre, il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è però sceso di 86 punti base, contribuendo a far calare anche il mutuo trentennale a tasso fisso al 7,23%, il più basso da agosto (secondo i dati di Bankrate).

Le previsioni sui tagli dei tassi Fed hanno iniziato a diventare più pressanti da novembre in poi. Questo ha spinto le azioni e il prezzo delle obbligazioni, con un evidente calo dei rendimenti dei titoli di Stato.

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