Fiom: prima volta per una casa automobilistica europea. Previsto anche un premio di produzione fino a 4 mila euro l’anno. E poi permessi retribuiti in caso di adozione o affido, e per l’inserimento dei figli al nido o alla materna
È arrivato alle 2 del mattino di martedì 5 dicembre, il tanto atteso integrativo aziendale in Lamborghini. La firma sull’accordo, a cui proprietà e sindacati lavoravano da un anno, è stata apposta su un documento di quaranta pagine, curato in ogni dettaglio.
Cosa prevede l'intesa
Non c’è solo la settimana corta, che pone il colosso di Sant’Agata Bolognese tra i primi in Italia (insieme a Essilor-Luxottica) nella sperimentazione di una consistente riduzione dell’orario di lavoro a fronte di un aumento di stipendio; ma anche un cospicuo premio di produzione che arriva fino a 4 mila euro l’anno (da qui al 2026), 500 nuove assunzioni, di cui le prime 200 entro il 2024 e 300 entro il 2026, un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito e azioni per tutelare le differenze. Alla Casa del Toro di Sant’Agata Bolognese, dove sono impiegati 2.200 metalmeccanici e oltre 800 addetti in appalto fra logistica, vigilanza, ristorazione, pulizie e personale del museo e dove da anni si registrano fatturati record (già nei primi nove mesi del 2023 il fatturato superava l’inedita soglia dei 2 miliardi di euro), parlano non a caso di «intesa storica».
Il sindaco Lepore: esempio virtuoso
Plaude anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: «È un esempio virtuoso di incontro tra un’azienda sensibile alle istanze dei dipendenti e organizzazioni sindacali responsabili e determinate a trovare soluzioni avanzate per il buon lavoro». Fiero che l’intesa, che il numero uno della Fiom nazionale Michele De Palma definisce da «fuoriserie», sia stata siglata nel Bolognese, il primo cittadino auspica che il modello venga imitato anche dalle «tante aziende importanti e lungimiranti del territorio».
I sindacati: lavorare meno, lavorare meglio
«Lavorare meno, lavorare meglio — semplifica il funzionario Fiom, Mario Garagnani —. Una riduzione dell’orario di lavoro abbinata non a una diminuzione del salario ma a una sua maggiorazione è una prima volta assoluta per un’industria automobilistica europea». Gli operai che lavorano su due turni faranno una settimana da 5 giorni e una da 4 (22 giorni di lavoro in meno all’anno); quelli che lavorano su tre (notte compresa) una da 5 e due da 4 (31 giorni in meno). Gli impiegati avranno una riduzione di 12 giorni, ma ne avranno altrettanti al mese di smartworking. Ritoccate al rialzo altre voci dello stipendio così come diverse indennità. «La quota totale di salario che verrà erogata annualmente, in aggiunta a quanto previsto dal contratto nazionale — precisa il sindacalista — salirà da 13.500 euro a circa 16 mila, di cui 4 mila variabili e 12 mila certi». Nella busta paga dell’11 dicembre ci sarà poi un premio straordinario, legato ai 60 anni dell’azienda, di 1.063 euro.
Sostegno alla genitorialità
In attesa del referendum confermativo con cui i dipendenti saranno chiamati a dare il placet alla novità, la segretaria Fim Consuelo Mazzini accende il faro su altri plus come il sostegno alla genitorialità: «Prevede permessi retribuiti in caso di adozione o affido, per l’inserimento dei figli al nido o alla materna e un aumento del 10% del contributo per il congedo parentale che arriva così all’80% della retribuzione»; e il contrasto alla violenza di genere con «la formazione che diventa obbligatoria e la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc sull’innovazione sociale per conquistare nuovi diritti civici». «Oltre alla stabilizzazione degli interinali — ricorda infine — è una nostra vittoria l’impegno di Lamborghini per il miglioramento delle condizioni del personale in appalto: il contrasto ai contratti pirata passerà dall’incentivo ad accordi di secondo livello e dal no al subappalto».
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Lamborghini, c'è la firma sull'accordo: settimana corta, aumento del salario e 500 nuove assunzioni - Corriere della Sera
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