C'è apprensione a Collegno dopo le indiscrezioni riportate da Milano Finanza che vorrebbero la chiusura dello stabilimento collegnese della TE Connectivity, multinazionale produttrice di connettori per elettrodomestici. Se la notizia venisse confermata i dipendenti che rischierebbero il posto di lavoro sarebbero circa 300.
"È una notizia che ci coglie di sorpresa", spiega Marco Barbieri della FIM Cisl di Torino, "Abbiamo chiesto chiarimenti all'azienda che non ha smentito o confermato la notizia". Nel corso degli ultimi anni lo stabilimento di Collegno ha già subito un ridimensionamento: sarebbero circa un centinaio i lavoratori - dipendenti o a tempo determinato - che non lavorano più lì.
Martedì i sindacati incontreranno la dirigenza aziendale per tentare di fare chiarezza sulla vicenda. Intanto è stata indetta un'ora di sciopero con assemblea per informare le lavoratrici e i lavoratori. Nel corso delle assemblee è stato dichiarato lo stato di agitazione permanente.
La direzione aziendale, fanno sapere i sindacti, ha risposto con una lettera a tutti i dipendenti e nei fatti non smentisce e di conseguenza non rassicura sulle sorti dello stabilimento. "L’azienda deve mantenere gli impegni sottoscritti a giugno 2022 con le organizzazioni sindacali territoriali e RSU, nel quale confermava la vocazione manifatturiera dello stabilimento di Collegno, gli assetti occupazionali, gli investimenti in macchinari. L’azienda deve smentire le notizie stampa circa la chiusura dei siti italiani di TE Connectivity.”
"Chiediamo all’azienda di fornire una smentita ufficiale a mezzo stampa e di presentare celermente un piano industriale che dimostri nei fatti la volontà dell'azienda di restare in Italia. In caso contrario non si può che ritenere le informazioni di stampa più che fondate", aggiungono Antonino Inserra e Giorgia Perrone della FIOM Cigl.
“TE Connectivity monitora costantemente le vendite e le condizioni del mercato globale e valuta le proprie operazioni e il proprio modello di business per garantire competitività e crescita a lungo termine. Rimaniamo impegnati nel mercato italiano; in caso di novità, le comunicheremo ai sindacati, ai nostri dipendenti e alle parti interessate”, commentano dall'azienda.
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Collegno, paura tra i lavoratori della TE Connectivity: in bilico 300 posti di lavoro - TorinoToday
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