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(Il Sole 24Ore-Radiocor ) - Borse europee in rialzo aspettando la decisione della Fed sui tassi di interesse, mentre restano i timori per la tenuta dell'economia e le tensioni in Medio Oriente. L'appuntamento cruciale sarà alle 19:00 (ora italiana) quando la Banca centrale statunitense renderà nota la sua decisione sui tassi. Si prevede che il costo del denaro resti fermo, ma saranno cruciali le indicazioni che darà in conferenza stampa il presidente Jerome Powell (alcuni governatori della Fed hanno lasciato la porta aperta a ulteriori aumenti nei prossimi mesi se i progressi nel rallentamento della crescita dei salari e dei prezzi dovessero arrestarsi). Oltre al conflitto in Medio Oriente, gli occhi degli investitori sono puntati sulle tensioni Usa-Cina sul fronte tecnologico e sulla stagione delle trimestrali, meno convincente delle attese. In questo contesto stanno accelerando il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 30di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid e il FT-SE 100 di Londra.
Wall Street si muove prudente nel giorno della Fed
Indici in contenuto rialzo per Wall Street prima dei dati sull'attività manifatturiera. Prevale la cautela tra alcune trimestrali deludenti che stanno pesando sui titoli e il rapporto sull'occupazione del settore privato Usa che ha visto un aumento inferiore alle previsioni dei nuovi posti di lavoro nel mese di ottobre (+113mila a fronte di +130mila). L'indice S&P500 segna +0,15% mentre il Dow Jones cede lo 0,02%, più chiara la performance del Nasdaq (+0,38). Il bilancio del mese di ottobre per le piazze azionarie Usa è stato molto negativo (il terzo mensile in rosso di fila): il Nasdaq è arretrato complessivamente del 2,8%, l'S&P500 dell'1,4%, il Dow del 2,2%. L'esito del meeting del comitato di politica monetaria della Federal Reserve pare scontato - il mercato assegna un 97% di probabilità che i tassi di interesse siano confermati al livello attuale, che rappresenta il massimo da 22 anni - ma l'attesa è per le indicazioni su eventuali nuovi interventi già nell'ultima riunione del 2023.
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A Piazza Affari brilla Stellantis, in coda Iveco
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari si distinguono Nexi, Banca Pop Er e Stellantis , con gli analisti positivi sui conti che già alla vigilia avevano fatto salire il titolo del 3,3%. Bene anche Telecom Italia dopo le indiscrezioni secondo cui il socio francese Vivendi avrebbe inviato una nuova lettera a consiglieri e sindaci della società di tlc e alla Consob, in cui chiede che l’operazione di cessione di NetC sia esaminata dal comitato parti correlate e quindi, in caso di valutazione positiva o negativa ma condizionata, all’assemblea ordinaria deliberativa. In coda invece Iveco Group , nonostante l'utile netto raddoppiato nel terzo trimestre e il rialzo delle guidance 2023 su Ebit, ricavi e investimenti. A passo rapido anche Stmicroelectron , le banche e il risparmio gestito con Finecobank in luce, mentre, sul fronte opposto, scivolano Prysmian ed Erg.
Greggio in rialzo. Spread stabile sotto i 200 punti
Il petrolio amplia i rialzi, mentre resta alta la preoccupazione per il conflitto in Medio Oriente e in attesa dei dati americani sulle scorte di energia: i future del Wti dicembre crescono del 2% a 82,65 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dell'1,88% a 86,62 dollari. I contratti dicembre del gas naturale, scambiati ad Amsterdam, riducono i cali e cedono lo 0,8% a 47,6 euro. Sul valutario, l'euro si indebolisce leggermente sul biglietto verde e vale 1,054 dollari (da 1,06 della chiusura precedente). La moneta unica è scambiata a 159,432 yen (da 158,43). Il cambio dollaro/yen è a 151,202 ( da 151,287). Lo spread resta sotto i 200 pb a 194 punti, con il rendimento decennale che sale al 4,76% dal 4,72% precedente.
Borse europee in altalena con occhi puntati sulla Fed. A Milano tonfo di Iveco - Il Sole 24 ORE
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