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Thursday, November 30, 2023

Antitrust, provvedimento cautelare su Intesa Sanpaolo e Isybank - Sky Tg24

Raggiunto accordo per il contratto collettivo nazionale di lavoro dei 270mila bancari italiani, che scadrà il 31 marzo 2026. Tra i punti principali: 435 euro di aumento medio mensile della retribuzione, dal mese di dicembre, pagamento degli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest'anno con una media di 1.250 euro, ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dall'1 luglio 2023. L'orario di lavoro settimanale, ridotto di 30 minuti, scende a 37 ore dal primo luglio 2024

NUOVO CONTRATTO E AUMENTI

  • È stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei 270.000 bancari italiani. Il nuovo contratto scadrà il 31 marzo 2026. L'intesa è stata raggiunta dopo cinque mesi di negoziato, iniziato a luglio scorso: il vecchio contratto era scaduto a dicembre dello scorso anno ed era stato "prorogato" più volte fino al termine del 2023

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Antitrust, provvedimento cautelare su Intesa Sanpaolo e Isybank - Sky Tg24
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Le Borse di oggi, 30 novembre. Prezzi in rallentamento in Europa e Usa. I mercati chiudono in cauto rialzo. Petrolio, tagli volontari da Paesi Opec+ - la Repubblica

MILANO – Le Borse europee terminano in rallentamento, ma comunqu ein rialzo, in una giornata ricca di dati macroeconomici particolarmente attesi dagli investitori. Le aspettative per la fine del ciclo restrittivo di politica monetaria, tanto della Fed che della Bce, sono sostenute dal rallentamento dell'inflazione di Italia, Francia, Germania e Spagna, oltre alla frenata complessiva nell’Eurozona. Un dato che alimenta la speranza che la Bce non intenda procedere a nuovi rialzi dei tassi.

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Nell’Opec+ entra il Brasile, ma il vertice fallisce su tagli e quote - Il Sole 24 ORE

3' di lettura

È l’ingresso del Brasile nell’Opec+ la vera sorpresa emersa dal vertice dei produttori di petrolio, che da gennaio allargherà quindi la partecipazione a 24 Paesi. Quanto ai tagli, il mercato è rimasto deluso: per tutto il giorno si erano rincorse voci di un’intesa «preliminare» su una maxi stretta, da un milione di barili al giorno se non addirittura due, ma nel comunicato diffuso al termine della riunione non vi è alcun cenno al riguardo. Così le quotazioni hanno invertito la rotta e il Brent, che aveva superato 84 dollari al barile, ha ripiegato sotto 83 dollari.

Il taglio di produzione addizionale alla fine ci sarà. Ma è stato annunciato in ordine sparso solo da alcuni Paesi e solo per il primo trimestre 2024. Ci è voluto un secondo comunicato (dal segretariato Opec e non dall’Opec+) per riepilogarli, rimarcando che ammontano a «2,2 milioni di barili al giorno», da parte di otto Paesi. Ma in realtà si arriva a malapena a 700mila. La cifra, alquanto teorica, mette insieme un po’ di tutto.

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Ci sono contributi volontari extra promessi da Iraq (-223mila bg), Emirati arabi uniti (-163mila), Kuwait (-135mila), Kazakhstan (-82mila), Algeria (-51mila) e Oman ( -42mila). C’è la Russia, che promette di far risalire il suo taglio «volontario», da 300 a 500mila bg, ma contando sia greggio che prodotti raffinati. E da parte dell’Arabia Saudita c’è l’ennesima proroga, fino a marzo, del taglio supplementare da 1 mbg che Riad aveva offerto al vertice dello scorso giugno definendolo un «lecca lecca». La speranza all’epoca era di addolcire gli alleati della coalizione. Ma questi sembrano tuttora poco propensi a collaborare.

Il vertice di giovedì 30 era stato rinviato di quattro giorni, per concedere tempo alle trattative. Ed era migrato sul web, anziché svolgersi a Vienna, per agevolare la riservatezza e forse dissimulare meglio i malumori. Riad però non è riuscita ad ottenere dall’Opec+ il consenso unanime per tagli che avrebbe voluto non solo più incisivi ma anche ridistribuiti in modo più equo.

Il vertice è stato un fallimento anche sul fronte della querelle con i Paesi africani: l’Angola «produrrà più della quota determinata dall’Opec», ha dichiarato il governatore Estevao Pedro solo poche ore dopo il comunicato del gruppo, in cui si citava una quota di 1,11 mbg per Luanda, di 1,5 mbg per la Nigeria e di 0,277 mbg per il Congo, lasciando intendere che la questione fosse risolta. «Non è questione di disobbedire all’Opec – ha insistito Pedro – Abbiamo presentato la nostra posizione e l’Opec dovrebbe tenerne conto».

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Nell’Opec+ entra il Brasile, ma il vertice fallisce su tagli e quote - Il Sole 24 ORE
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Prezzi al consumo (dati provvisori) - Novembre 2023 - Istat

Secondo le stime preliminari, nel mese di novembre 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente.

La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentati (da -31,7% a -36,0%), e, in misura minore, al rallentamento degli Alimentari lavorati (da +7,3% a +6,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +4,6%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,0% a +3,5%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +4,9% a +5,8%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi continua anch’essa a rallentare (da +4,2% a +3,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,2%, registrato a ottobre, a +3,7%).

Dopo essersi annullata a ottobre, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni scende su valori negativi (a -1,3%), mentre quella dei servizi rimane su valori positivi, sebbene in ulteriore rallentamento (da +4,1% a +3,7%), determinando un ampliamento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+5,0 punti percentuali, dai +4,1 di ottobre).

Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli Energetici non regolamentati (-3,8%), di quelli regolamentati (-2,4%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+0,9%) e lavorati (+0,6%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,4% su base mensile e aumenta di 0,7% su base annua (in ulteriore decelerazione da +1,8% di ottobre).


Il commento

A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre).

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Prezzi al consumo (dati provvisori) - Novembre 2023 - Istat
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Wednesday, November 29, 2023

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% Di Investing.com - Investing.com Italia

Usa, Pil sopra le attese nel terzo trimestre: +5,2% © Reuters.

Investing.com -- Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è aumentato del 5,2% nel terzo trimestre del 2023 su base annua, oltre le attese degli analisti che stimavano una crescita del 5%. Il dato è stato rivisto al rialzo dal Bureau of Economic Analysis Usa che nella prima stima flash aveva calcolato una crescita del pil del 4,9%. Confermati, invece, i dati del secondo trimestre 2023, durante il quale la crescita dell’economia americana ha segnato un +2,1%, con un ritmo comunque alla soglia "anti-inflazione" fissato all'1,8% dalla Federal Reserve.

L'aggiornamento, spiegano gli esperti, “riflette principalmente le revisioni al rialzo degli investimenti delle imprese e della spesa delle amministrazioni statali e locali, in parte compensate da una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. Quest’ultima, che rappresenta il 69% dell'economia statunitense, è aumentata del 3,6%, meno del 4% calcolato nella prima lettura.

Nonostante la crescita del Pil, i segnali generali del rallentamento dell'economia Usa restano evidenti. La spesa dei consumatori sembra in frenata dall'inizio del quarto trimestre, come testimoniato dai dati delle vendite al dettaglio, in calo a ottobre per la prima volta in sette mesi. Allo stesso modo, il mercato del lavoro si è raffreddato il mese scorso, con il tasso di disoccupazione al 3,9%, il massimo in quasi due anni.

Negli ultimi giorni stanno inoltre aumentando le preoccupazioni degli investitori sul possibile hard landing dell’economia degli Stati Uniti. Per gli esperti di Allianz (ETR:) Global Investors, i dati economici suggeriscono che nel 2024 la recessione per gli Stati Uniti sia molto più probabile di quanto si pensi, mentre secondo il gestore di hedge fund, Bill Ackman, è bene che la Fed inizi a tagliare i tassi già nel primo trimestre 2024 se vuole evitare i rischi di un atterraggio duro.

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Borsa Italiana, il commento della seduta del 29 novembre 2023 - SoldiOnline.it

Performance brillante per Stellantis. Sempre sotto i riflettori i titoli del settore bancario: spicca la performance del Monte dei Paschi di Siena

milano-positivaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso la giornata in territorio positivo.

Il FTSEMib ha guadagnato l'1,06% a 29.688 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 29.403 punti e un massimo di 29.730 piunti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un rialzo dell'1%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,36%) e per il FTSE Italia Star (+1,04%). Nella seduta del 29 novembre 2023 il controvalore degli scambi è salito 2,71 miliardi di euro, rispetto agli 1,8 miliardi di martedì.

Il bitcoin è sceso a 37.500 dollari (meno di 34.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è confermato sotto i 175 punti, con il rendimento del Btp decennale che si è attestato poco sopra il 4,15%.

L’euro è rimasto sotto gli 1,1 dollari.

Al FTSEMib si segnala la performance di Stellantis (+5,25% a 19,714 euro). Gli analisti di Jp Morgan hanno alzato da 21 euro a 23 euro il target price sul colosso automobilistico; gli esperti hanno confermato l'indicazione di acquisto delle azioni.

Giornata nervosa per Saipem (+0,11% a 1,4225 euro). La società di ingegneristica ha comunicato di essersi aggiudicata due contratti offshore, uno in Guyana e l’altro in Brasile, del valore di circa 1,9 miliardi di dollari.

Sempre sotto i riflettori i titoli del settore bancario.

Spicca il Monte dei Paschi di Siena, che ha guadagnato il 3,85% a 3,105 euro.

Molto bene anche BPER Banca (+3,22%) e UniCredit (+2,3%).

In rosso, invece, Campari (-2,44% a 9,936 euro). Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato a 8,3 euro il target price sulla società e hanno peggiorato il giudizio sul titolo, portandolo da "Neutrale" ad "Underweight" (sottopesare).

Rimbalzo di DiaSorin (+1,17%), dopo il calo subito nella seduta precedente.

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Borsa Italiana, il commento della seduta del 29 novembre 2023 - SoldiOnline.it
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Bonus casa, scatta obbligo di comunicazione dei crediti inutilizzati - QuiFinanza

A partire dal 1° dicembre 2023 sarà necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate i crediti non utilizzati relativi ai vari bonus edilizi e al superbonus. I diretti interessati dovranno fornire le informazioni richieste attraverso uno specifico servizio che è disponibile all’interno della Piattaforma di cessione dei crediti.

Tenuto ad effettuare comunicazione dei crediti dei bonus edilizi e del superbonus non utilizzabili è l’ultimo cessionario. L’operazione deve essere effettuata indipendente dal fatto che si sia optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.

Oltre alle istruzioni operative, attraverso le quali l’Agenzia delle Entrate ha spiegato come effettuare la comunicazione, lo scorso 23 novembre 2023 è stata resa disponibile una FAQ. Da questi adempimenti rimangono completamente esclusi i crediti che sono stati sottoposti a dei sequestri.

Bonus edilizi e superbonus: la comunicazione dei crediti inutilizzabili

La comunicazione dei crediti inutilizzabili è una disposizione che è stata introdotta attraverso l’articolo 25 del Decreto Legge n. 104/2023. L’obbligo di assolvere a questo adempimento prende ufficialmente il via a seguito della pubblicazione del relativo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 23 novembre 2023.

I diretti interessati dovranno provvedere a trasmettere le informazioni a partire dal 1° dicembre 2023. Da questa data la Piattaforma cessione crediti sarà implementata con le necessarie funzionalità, Per il momento, però, l’Agenzia delle Entrate ha fornito delle indicazioni operative realmente scarne, che ruotano esclusivamente sulla necessità di fornire i suddetti dati.

Le procedure da seguire

Sostanzialmente i contribuenti devono seguire due diverse procedure per assolvere a questo nuovo obbligo. Le due strade da percorrere si differenziano come segue:

  • crediti tracciabili, che risultano essere dotati di un codice identificativo, secondo quanto è stato previsto all’interno del comma 1-quater, del Decreto Legge n 34/2020;
  • i crediti non tracciabili.

Qualora il contribuente si ritrovasse nel primo caso, all’interno della comunicazione dei bonus edilizi e del superbonus utile per censire i crediti non utilizzabile dovrà obbligatoriamente inserire:

  • il protocollo telematico, che è stato attribuito a seguito della comunicazione di prima cessione del credito o sconto in fatture dalla quale sono scaturiti i crediti che al momento risultano essere non utilizzabili;
  • una o più rate annuali dei crediti appena menzionati.

La comunicazione verrà accolta qualora ci siano delle rate dei crediti oggetto di cessione o sconto in fattura ancora nella disponibilità del cessionario che deve effettuare la trasmissione.

I crediti non tracciabili

Discorso diverso, invece, è quello relativo ai crediti non tracciabili. Il contribuente, in questo caso, è tenuto ad indicare gli estremi identificativi della rata annuale del credito relativo alla comunicazione di prima cessione o sconto in fattura. La comunicazione verrà accolta esclusivamente nel caso in cui il cessionario abbia ancora a disposizione del credito residuo sufficiente per la tipologia di credito indicata e la relativa rata annuale.

Nel momento in cui viene effettuata la comunicazione, il contribuente, inoltre, è tenuto ad indicare – questa regola vale per entrambe le ipotesi che abbiamo appena visto – la data nella quale l’ultimo cessionario è venuto a conoscenza dell’evento che ha determinato l’inutilizzabilità del credito.

A seguito della trasmissione della comunicazione, i crediti oggetto della stessa verranno esclusi immediatamente dalla disponibilità del cessionario.

È importante precisare che questa operazione coinvolge unicamente i crediti inutilizzati per cause diverse rispetto al semplice decorso dei termini di utilizzo.

L’obbligo di comunicazione

Ricordiamo che l’articolo 25 della legge di conversione del Decreto Omnibus (Legge 136/2023) prevede che i contribuenti siano tenuti a comunicare all’Agenzia delle entrate i crediti non utilizzabili del superbonus. È necessario effettuare la comunicazione entro e non oltre i 30 giorni dall’avvenuta conoscenza dell’evento che ha portato alla non utilizzabilità del credito d’imposta. Nel caso in cui il diretto interessato non provveda a d effettuare la suddetta comunicazione incorre in una sanzione di 100 euro.

L’obbligo si applicherà a partire dal 1° dicembre 2023. All’interno del decreto, comunque vada, è indicato che

Nel caso in cui la conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito sia avvenuta prima del 1° dicembre 2023, la comunicazione è effettuata entro il 2 gennaio 2024.

I crediti oggetto della comunicazione

A questo punto è importante comprendere quali siano i crediti del superbonus e dei bonus edilizi che devono sottostare a questo adempimento. Oggetto di questo obbligo sono quelli oggetto di cessione, che risultano non essere più utilizzabili. Non dovranno, invece, essere comunicati all’Agenzia delle Entrate quelli per i quali sono scaduti i termini di fruizione. In altre parole la comunicazione riguarda tutti quelli che sono diventati inutilizzabili per delle cause diverse rispetto al superamento della scadenza per la fruizione.

Oltre ai crediti relativi al superbonus, oggetto dell’adempimento sono anche i crediti relativi ai seguenti adempimenti:

  • bonus casa;
  • ecobonus;
  • sismabonus;
  • bonus facciate;
  • crediti per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica;
  • bonus barriere.

Crediti d’imposta sottoposti a sequestro

L’Agenzia delle Entrate si è soffermata in particolar modo sui crediti d’imposta sottoposti a sequestro, che non devono essere oggetto di comunicazione.

Non è necessario effettuare la comunicazione perché l’Agenzia delle Entrate è già in possesso di questa informazione. L’eventuale sequestro dei crediti viene comunicata direttamente dall’Autorità giudiziaria all’Amministrazione finanziaria, che provvede a sospenderne, in maniera tempestiva, la possibilità di utilizzo in compensazione, andandoli ad eliminare dal cassetto fiscale.

Diversamente, l’AdE ritiene che debbano rientrare interamente e completamente nell’ambito della comunicazione i crediti che siano stati oggetto di irregolarità procedurali, le quali, in qualche modo ne inibiscono l’utilizzo.

In sintesi

In estrema sintesi a partire dal 1° dicembre 2023 è necessario comunicare, tramite la Piattaforma di cessione dei crediti, quelli che non possono essere più utilizzati. Unica eccezione a questa regola sono i crediti sottoposti a sequestro, che l’Agenzia delle entrate ha già provveduto a cancellare.

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Tuesday, November 28, 2023

Il trend continua a essere rialzista a Wall Street: e se fossimo vicini al massimo dell'anno? - Proiezioni di borsa

Il trend continua a essere rialzista a Wall Street-Foto da imagoeconomica

Il trend continua a essere rialzista a Wall Street-Foto da imagoeconomica

Giornate interlocutorie le ultime, condizionate dal Giorno del Ringraziamento e quindi da scarsi volumi. Siamo poi a ridosso di scadenze importanti dal punto di vista ciclico (il nostro setup rosso annuale del 30 novembre) e dal punto di vista dei pattern (si sta per chiudere il time frame del mese di novembre). Sono questi giorni, che dal punto di vista statistisco dovrebbero lasciare spazio al rally natalizio e alla formazione di nuovi massimi annuali nella prima decade del mese di dicembre. Statisticamente quest’ultimo è il mese che ha più probabilità a favore (secondo le serie storiche analizzate dal 1898 ad oggi) di essere positivo. Il rendimento atteso è di circa il 2%. Quindi? C’è da rimarcare che non solo ci sono eventi a favore ma anche il trend continua a essere rialzista a Wall Street.

Indice dei contenuti

Effetto TOM

La chiusura della seduta di contrattazione del giorno 27 novembre è stata ai seguenti prezzi sui listini analizzati:

Dow Jones

35.333,47

Nasdaq C.

14.241,02

S&P500

4.550,43.

Non vediamo grossi scossoni da ora a questo venerdì, anzi riteniamo che ci possano essere nuovi rialzi. Il Lettore deve sapere che gli ultimi 2/3 giorni del mese tendono a essere spesso positivi con una performance anche superiore alla media giornaliera (effetto TOM).

Come mantenere il polso della situazione?

I nostri calcoli di probabilità ci fanno affermare che ripartirà la tendenza rialzista di medio lungo termine se le chiusure del mese di novembre saranno superiori ai seguenti livelli:

Dow Jones

34.148

Nasdaq C.

13.715

S&P500

4.396.

Il trend di breve rimarrà rialzista se le chiure giornaliere di questo venerdì saranno superiori ai seguenti livelli:

Dow Jones

34.907

Nasdaq C.

14.134

S&P500

4.510.

Come potrebbe essere il percorso campione per questa settimana secondo i nostri algoritmi?

Fra lunedì e martedì si potrebbe assistere a un ritracciamento per poi lasciare il passo a un nuovo rialzo fino a buona parte della seduta di venerdì.

Il trend continua a essere rialzista a Wall Street

Nonostante qualche divergenza negativa di breve termine, non vediamo quindi particolari pericoli alle porte tranne che la chiusura odierna presenterà spunti al ribasso da farci impensierire.

C’è qualcosa che ci fa riflettere e di non poco. Basta osservare che siamo vicinissimi al 30 novembre che è una data di un nostro setup annuale.

I setup degli ultimi due anni calcolati con il metodo di Proiezionidiborsa srl

I setup degli ultimi due anni calcolati con il metodo di Proiezionidiborsa srl

I nostri setup negli ultimi 20 anni hanno intercettato minimi e massimi con probabilità del 90%. E se fossimo vicini al massimo dell’anno? Cosa accadrà il 30 novembre?

Lettura consigliata

Pensione 2024 a 64 anni e importi da 1.409 a 1.602 euro al mese, la guida definitiva

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L’oro ai massimi e vicino al record di sempre: ecco chi lo compra e perché la quotazione sale - La Stampa

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Monday, November 27, 2023

Analisi tecnica FTSEMib: fuga o dietrofront? - SoldiOnline.it

Quali sono i trend di breve, di medio e di lungo periodo sull’indice italiano? È importante saperlo perché, se si trascura questa valutazione, si rischia di fare errori grossolani e non facilmente rimediabili.

Di Fabio Pioli, trader professionista, ideatore di Miraclapp, la più grande piattaforma del reddito extra

investimenti-2020_2Riprendendo il succo dell’articolo della scorsa settimana (che non a caso titolava “FTSEMib: il succo del discorso”) nella settimana passata non abbiamo assistito a nessuno dei due comportamenti che decreterebbero la rottura degli equilibri ovvero né una fuga rialzista dei prezzi (contrassegnata da più rialzi giornalieri consecutivi dell’ordine del +3%, +4%, +5%) né un dietrofront ossia una discesa, che, andando sotto i 28.000 punti, indicasse un’inizio di trend ribassista di breve periodo.

In attesa dunque di uno qualsiasi di questi due indicatori di trend dobbiamo starcene delle verità fondamentali riferite al presente dell’indice italiano FTSEMib, che sono:

1) il trend non è ribassista ma rialzista sia nel breve sia nel medio periodo. Ciò dovrebbe scoraggiare i ribassisti: se assumessero posizioni le aprirebbero contro trend.

Risultato? Si metterebbero statisticamente e inconsapevolmente nel 40% di probabilità di guadagnare e nel 60% di perdere (Figura 1)

analisi-tecnica-ftsemib-27-novembre-2023-1

Fig 1. Future FTSEMib – Grafico giornaliero

2) non si sa se il trend di lungo periodo sia davvero rialzista perché, nonostante non si sia più a 25.000 punti (livello dei massimi del “rettangolo” di lungo periodo), la rottura non è ancora certa (manca la “fuga dei prezzi” di cui si parlava).

Conseguenze? Chi si mette al rialzo qui corre il rischio di arrivare troppo tardi e in presenza di un’eventuale fase di inversione al ribasso (Figura 2)..

analisi-tecnica-ftsemib-27-novembre-2023-2 Fig 2. Future FTSEMib – Grafico mensile

Insomma, al rialzo di lungo periodo manca la volatilità, al ribasso manca proprio il trend.

Quindi cosa fare? Prima di dire cosa è giusto fare è sempre meglio dire cosa è giusto NON fare (perché è lì che il piccolo risparmiatore cade in fallo: non riconosce quello che è giusto non fare e si precipita nell’errore):

  1. non è giusto mettersi short (chi l’ha fatto già se ne è accorto ma, essendo ancora il trend rialzista, non è tuttora giusto). A meno che non sia abbia un segnale probabilistico n tal senso.
  2. non è giusto assumere nuove posizioni long (a meno che non si abbia un segnale). Chi lo facesse spererebbe, comprando alto, che non accada ciò che SOLITAMENTE accade: si torna indietro.
  3. non è giusto liberarsi dei titoli in portafoglio qualora questi non abbiano dato un segnale ribassista (sono tanti i titoli che lo hanno dato ma altrettanti sono quelli che non hanno dato nessun segnale ribassista e venderli sarebbe non giocare a favore di trend).

Quindi l’adagio di ciò che è giusto fare rimane il ritornello strategico che stiamo recitando da inizio 2022: non vendere i titoli in portafoglio ma abbandonare solo quelli che hanno rotto i loro livelli di resistenza. Solo quelli.

La titolarità dell'analisi che qui riportiamo è dell'autore della stessa, e l'editore - che ospita questo commento - non si assume nessuna responsabilità per il suo contenuto e per le finalità per cui il lettore lo utilizzerà. L'autore comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing. In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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Sunday, November 26, 2023

Intelligenza artificiale, i 4 clan che comandano - WIRED Italia

Da allora, Elon Musk è diventato il capofila dei doomers e della teoria del “rischio esistenziale”, secondo la quale lo sviluppo dell’intelligenza artificiale porterà inevitabilmente a una superintelligenza, che a sua volta potrebbe sfuggire al controllo dell’essere umano e ribellarsi a esso. Una visione che portò comunque Musk a fondare l’allora no-profit OpenAI, nata proprio allo scopo di sviluppare l’intelligenza artificiale in modo “sicuro e responsabile”. Con gli anni, la teoria del “rischio esistenziale” posto dall’intelligenza artificiale si è fatta largo tra i membri più radicali di numerosi think tank, tra cui il Future of life institute, che qualche mese fa ha lanciato la lettera aperta per interrompere lo sviluppo di questi strumenti.

Visioni fantascientifiche, estreme e a tratti molto pericolose, ma che si stanno facendo largo nel mondo delle istituzioni. Infatti, la teoria del “rischio esistenziale” è stata anche alla base del recente AI summit voluto dal premier britannico Rishi Sunak.

AI Safety: i cauti dell’intelligenza artificiale

È il gruppo che, prima di ogni altra considerazione, desidera che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale avvenga in sicurezza. È il cosiddetto “AI Alignment”, che viene considerata la strada più promettente per evitare che un’intelligenza artificiale sfugga al nostro controllo e si ribelli all’essere umano, anche senza rendersene conto. Immaginate il seguente, e ormai noto, scenario (che dobbiamo sempre a Bostrom): un’intelligenza artificiale particolarmente evoluta riceve il comando di massimizzare la produzione di graffette. Interpretando alla lettera l’obiettivo che le è stato dato, questa intelligenza artificiale consuma tutte le risorse del pianeta Terra al fine di produrre quante più graffette possibili, causando involontariamente anche l’estinzione dell’essere umano.

Come ha scritto Melanie Mitchell, docente di Complessità all’Università di Santa Fe, “vogliamo che le macchine facciano ciò che intendiamo, non necessariamente ciò che abbiamo detto”. È possibile raggiungere questo obiettivo e fare in modo che le intelligenze artificiali siano in grado di contestualizzare e bilanciare i nostri comandi, interpretandoli come faremmo noi umani?Secondo questa tesi, fornire i nostri valori alle macchine permetterebbe loro di interpretare i comandi correttamente, non limitandosi a “massimizzare la funzione obiettivo” (ovvero portare a termine il compito che gli è stato dato nel modo più efficiente possibile), ma comprendendo autonomamente cosa davvero vogliamo e quali sono i limiti e i vincoli da rispettare (per esempio, evitare di distruggere il pianeta per produrre un numero esorbitante di graffette). Resta comunque aperto, e assai lontano da essere risolto, il problema di come trasmettere effettivamente i nostri valori alle macchine. Attualmente sono in corso alcuni esperimenti, che non hanno ancora portato a risultati rilevanti.

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Il mio Black Friday da operaio di Amazon: ogni pacco sono 30 secondi - La Stampa

La guida allo shopping del Gruppo Gedi

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Saturday, November 25, 2023

Weekend Black Friday su Amazon: tutte le offerte ancora in corso con prezzi super per portatili, Apple, dispositivi Amazon, robot per le pulizie e molto altro ancora - Hardware Upgrade

Amazon Seconda Mano (ex Warehouse): ancora sconto del 30% su tantissimi portatili, smartphone economici, tablet, elettrodomestici e molto altro

Ancora disponibile questo imperdibile portatile tuttofare Lenovo con processore di tredicesima generazione Intel Core i5-1335U e ben 24GB di RAM, oltre ad un velocissimo SSD PCIe primario da 256GB e un hard disk meccanico da 1TB. Ma affrettatevi, pochissime unità rimaste!

HOT: Ancora qualche unità disponibile per HP G9, un pragmatico e solido portatile con tante porte e pochi fronzoli estetici. Diversa la CPU rispetto al primo, dodicesima generazione Intel Core i5-1235U, con 10 core, 12 thread, picco a 4,4GHz, 24GB di RAM ma scocca c'è anche un doppio SSD con una configurazione diversa. A differenza del primo, quello principale è un PCIe Gen3 da 3500MB/s da ben 1TB. Gli si affianca appunto un secondo SSD, un 500GB SATA.

Mai così in basso il prezzo di queste AirPods di seconda generazione.

Tanti sconti interessanti sugli Apple Watch di tutte le fasce di prezzo. E occhio anche al super ribasso su Apple Watch SE (2ª generazione, 2023).

Occhio ai ribassi sui MacBook Air 2022 con chip M2.

iPhone 15 va subito al minimo storico su Amazon. E minimo storico anche per iPhone 15 con 256 GB.

Prezzo più basso di sempre per Apple AirPods Pro (2ª generazione) con custodia MagSafe (USB‑C): eccoli a €239!

I nuovi iPhone 15 Pro per la prima volta in offerta in occasione del Black Friday, e questo vale sia per il modello da 128 Gb che per quello da 256 GB. Anche iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max ora disponibili! (abbiamo elencato tutti i colori e i tagli di memoria acquistabili)

Prezzi da non perdere per il nuovo Google Pixel 8 128GB.

Motorola Edge 40 non si era mai visto a questo prezzo, 299€, che riguarda la colorazione Jet Black (le altre costano un po' di più). Il modello è quello con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna. Display P-OLED da 6,55" 144Hz 1080x2400 pixel, SoC Mediatek Dimensity 8020 a 6nm ma soprattutto modulo fotografico 50Mpixel f/1.4 con pixel 1.0µm con stabilizzazione ottica OIS, affiancata dal modulo ultra grandangolare 13 MPixel  f/2.2, 120˚1.12µm. Il modulo selfie è un 32Mpixel HDR. Batteria da 4400mAh con ricarica ultra rapida 68W e anche wireless 15W.

Motorola moto g84 5G è forse il nostro preferito per rapporto qualità prezzo nella versione 12GB di RAM e 256GB di memoria. Ma non finisce qui: oltre al SoC Snapdragon 695 5G, troviamo anche in questo caso un modulo fotografico principale da 50Mpixel stabilizzato OIS! Caratteristica più unica che rara in questa fascia di prezzo, per un modello di marca così prestigiosa e con tutta quella memoria.

Motorola edge 30 Neo 8GB/256GB a 224€! Il SoC è Qualcomm SM6375 Snapdragon 695 5G, mentre il comparto fotocamera anche in questo caso è stabilizzato OIS, con modulo da 64Mpixel, affiancato da un ultrawide da 13Mpixel. La batteria p una 4020mAh con ricarica ultra rapida 68W e anche wireless a 5W. No minijiack.

Un tablet super completo a 119,99€! Caratteristiche uniche per il prezzo, considerando la RAM da 8GB fisica più8GB condivisa, 128GB di memoria, 10,1" Full HD, batteria da 7680mAh e anche LTE! Per utenti Prime.

Offerta fenomenale, visto che sono stati fino a poco tempo da dei top di gamma: OnePlus 9 Pro, 8/128GB e 12/256GB costano pochissimo, con SnapDragon 888 5G, fotocamere con supervisione Hasselblad con principale stabilizzata OIS da 48Mpixel ma anche modulo tele ottimo 3,3X, anche questo OIS! Un telefono pazzesco a un prezzo veramente basso. Inoltre, anche OnePlus 11 5G viene ora venduto a un ottimo prezzo.

AVM FRITZ!Box 7590 AX è un Modem Router dalle prestazioni solide che fino a pochissimo tempo fa costava molto di più con il supporto Wi-Fi AC+N e velocità di throughput fino a 1.733 MBit/s sulla rete con banda da 5GHz e 800 MBit/s sulla rete con banda da 2,4 GHz. I dispositivi di AVM sono compatibili con le reti ADSL/VDSL fino a 300 MBit/s.

FRITZ!Box 4060 AX è il primo router della casa tedesca pensato per le connessioni FTTH che vanno oltre il Gigabit. Non è l'unica caratteristica interessante di questo dispositivo prevalentemente orientato alle aziende, in quanto offre delle performance in Wi-Fi 6 difficilmente riscontrabili in altri router di questa fascia di prezzo. Qui la recensione completa.

Chi è esperto di soluzioni di connettività avanzate sa di cosa stiamo parlando. Tutta la qualità e le prestazioni delle dotazioni FRITZ! ora a prezzi super convenienti, decisamente più bassi del solito. Questi i dispositivi di AVM ora più interessanti nel rapporto qualità/prezzo, un router top di gamma e i dispositivi della linea FRITZ!Repeater 3000, ora in offerta nella versione con supporto al Wi-Fi 6.

Echo Dot di quinta generazione ed Echo Pop in sconto ai minimi storici. Qui eccoli tutti.

Fra gli articoli Amazon più venduti ci sono le Fire TV Stick, ora proposte a prezzi super per la Settimana del Black Friday. Ricordiamo brevemente che una qualsiasi di queste permette di rendere smart qualsiasi televisore anche datato: baserà collegarla alla porta HDMI per avere accesso a una sterminata serie di funzionalità e app, a patto ovviamente di avere una connessione Wi-Fi a disposizione. Non perdetevi il nostro speciale smarthome

Occhio ai prezzi di queste bici elettriche F.lli Schiano, che offrono ottime garanzie in termini di qualità e prestazioni. Tutti sono scesi in maniera consistente per il Black Friday e riguardano la bici per la città, la mountain bike e la bici per il trekking, con specifiche leggermente diverse tra di loro e qualche differenza estetica.

Super prezzo per questa potentissima GeForce RTX 4070 TI WINDFORCE OC 12GB da Gigabyte.

Super ribasso di prezzo anche per queste Sennheiser IE 100 PRO, che esprimono tutta la qualità tipica del marchio ora a un prezzo eccezionale! Prezzi da non perdere neanche per Jabra Elite 4 e Samsung Galaxy Buds FE.

SUPER: Dreame L10s Ultra è un'opzione sempre altamente consigliata fra i robot per le pulizie, a maggior ragione adesso che viene offerto a un prezzo così basso per il Black Friday! Dotato di stazione autopulente che svuota la polvere, pulisce e asciuga i moci, con rilevamento degli ostacoli intelligente e una sufficiente potenza di aspirazione di 5300 Pa, Dreame L10s Ultra garantisce un rapporto prezzo/funzionalità senza rivali. In offerta a un prezzo decisamente interessante c'è anche Dreame L10 Prime, che viene fornito con base autopulente nella dotazione originale.

Super prezzo anche per il top di gamma Dreame L20 Ultra, un robot per le pulizie decisamente completo con tecnologia MopExtend, rimozione e sollevamento dei moci e ben 7000 Pa di potenza per un'aspirazione eccezionale, mentre la spazzola di gomma sollevabile fornisce un facile districamento dei capelli. Attenzione, versione con accessori e senza, a prezzo ancora più basso!

TOP: il modello DEEBOT T20 OMNI, che oggi costa solo 100€ in più del modello T20e, scalda l'acqua fino a 55° per un lavaggio ancora più efficace (funzione appunto solo del T20, senza e), inoltre, già che adotta la funzione di riscaldamento, prevede una modalità di asciugatura rapida. Per il resto sono pressoché identici, quindi a voi la scelta su quale conviene maggiormente.

Con potenza di calcolo e algoritmo migliorati, DEEBOT X2 OMNI può selezionare autonomamente la migliore strategia di navigazione attraverso l'apprendimento automatico. Dotato di una nuova e migliorata tecnologia di mappatura 3D, raggiunge tempi di risposta più rapidi e una maggiore sensibilità di rilevamento, con conseguenti migliori capacità di pianificazione, posizionamento e navigazione.

Blackview Tab 7 Pro ora è a 99,99€! L'offerta è valida per i membri di Amazon Prime. Caratteristiche uniche per il prezzo, considerando la RAM da 6GB fisica più 4GB condivisa, 128GB di memoria, 10,1" Full HD e anche LTE!

Ottima offerta per questo super portatile gaming con GeForce RTX 4060, ma anche Ryzen 7 7735HS, 16 GB di RAM e schemo da 15,6 pollici FHD, a un prezzo semplicemente impensabile per un PC con una configurazione del genere prima del Black Friday.

Occhio anche a questi due portatili gaming della linea Acer Nitro.

Attenzione a queste super TV LG, c'è anche un OLED!

Ma i prezzi sono ottimi anche per questi QLED Samsung e Hisense.

Gli appassionati, e i più esperti, di VR non devono perdere questo splendido visore PICO 4 da 128 GB, appena sceso di prezzo per il Black Friday. Anche Meta Quest 2 in offerta ora.

Ecco un forno a microonde in forte sconto!

Se siete alla ricerca di una scheda video più potente occhio a questi Acer Predator Helios 300 e MSI Katana, con il secondo che ha una soluzione di nuova generazione (ma costa di più), GeForce RTX 4070 contro GeForce RTX 3070. In quest'ultimo caso anche SSD da 1 TB, mentre per il resto delle caratteristiche questi portatili si assomigliano molto.

Super prezzo ora per AMD Ryzen 7 5700G, la cui G nel nome indica la presenza di una scheda grafica nello stesso chip (APU). Il processore AMD Ryzen 5 7600X al prezzo che aveva nella Settimana del Black Friday su Amazon. In alternativa, tornando indietro di una generazione, è sempre ottima l'offerta sul Ryzen 7 5800X.

Occhio anche ai prezzi di questi Ryzen 5 5900X e Ryzen 9 5950X, non sono mai stati così bassi.

Una CPU Ryzen 5 6 core e 12 thread a 78€, un prezzo veramente buono! Ideale per realizzarsi un PC a basso costo contando comunque su un processore che può gestire in tutta tranquillità le operazioni più comuni.

Ecco le schede madri da abbinare ai processori Ryzen 5000 appena esposti, differiscono per il prezzo. Per il 7600X che abbiamo consigliato, invece, serve una X670 o una B650.

Le GeForce RTX 4060 Ti sono le schede video con i maggiori ribassi in questo momento. Qualora non voleste spendere così tanto come per una top di gamma, queste potrebbero essere le soluzioni più adatte per risparmiare sfruttando il Black Friday.

Per quanto riguarda i mouse da gioco ora è questa la migliore offerta: uno dei dispositivi più apprezzati in casa Logitech, ovvero il PRO X SUPERLIGHT con sensore da ben 25K ora a un prezzo decisamente interessante.

Probabilmente il meglio per i giocatori: le cuffie Logitech G635 offrono prestazioni notevoli per quanto riguarda l'Audio Surround 7.1. Sono anche esteticamente accattivanti e semplici da configurare per ottenere il massimo a prescindere dal tipo di gioco.

Ottimo prezzo in particolare per le Logitech G435 LIGHTSPEED, difficilmente troverete altrettanta qualità in wireless a un prezzo così basso.

Occhio a questi prezzi sui monitor gaming. In particolare, a LG UltraGear Gaming Monitor 34", eccezionale per risoluzione, porte di connessione, supporto HDR 10 e molto altro ancora.

Oral-B iO 4N, con sensore di pressione, Bluetooth, 4 modalità di utilizzo (quotidiana, sensibile, super sensibile e sbiancante) e 3 testine comprese, anche con custodia e ideale per un regalo. Prezzo veramente ok! Confezione singola oppure con due spazzolini.

Si sale di livello con Oral-B iO 5N sotto i 100€! Ci sono 5 modalità di utilizzo (si aggiunge intensa), intelligenza artificiale e custodia di viaggio. Anche in questo caso c'è l'opzione singola o doppio spazzolino.

Ecco Oral-B iO 6 e 6N, cambia la dotazione con dentifricio o no. Presente rispetto ai precedenti anche un display interattivo, sensore di pressione, intelligenza artificiale, 2 testine e custodia da viaggio. Anche in questo caso 5 programmi ma ne cambia uno rispetto a iO 5N (perde super sensibile, ma dispone di cura delle gengive) Su Amazon trovate tutti i colori.

Oral-B iO 7N è in offerta nella confezione con 2 spazzolini e dotazione annessa. Rispetto a iO 6 dispone di caricatore magnetico, che riduce i tempi di caricamento a 3 ore invece delle oltre 10 ore dei modelli precedenti.

Oral-B iO 8N aggiunge la funzione super sensibile rispetto ai modelli 6 e 7, portando quindi i programmi disponibili a 6.

Siamo quasi al top di gamma con Oral-B iO 9N. Si aggiunge un'altra modalità (siamo quindi a 7), pulizia della lingua, mentre il tracciamento 3D della pulizia è più preciso, visto che dispone di 16 zone di monitoraggio rispetto alle 6 del modello iO 8.

Eccoci al top di gamma, Oral-B iO 10, prezzi diversi per colori diversi. Previsto un monitoraggio in tempo reale della pulizia tramite LED ed è più silenzioso.

Chiudiamo con le testine di ricambio, anche queste scontatissime.

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Friday, November 24, 2023

Rialzo controllato per le Borse europee - Borsa Italiana

News Image (Teleborsa) - Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia. Sulla borsa Newyorkese, si muove vicino alla parità l'S&P-500.

L'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,34%. Seduta in lieve rialzo per l'oro, che avanza a 2.002,2 dollari l'oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,47%.

Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +174 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,37%.

Tra gli indici di Eurolandia sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un moderato +0,17%, resta vicino alla parità Londra (-0,09%), e piatta Parigi, che tiene la parità.

Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,54% a 29.393 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 31.341 punti.

In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,25%); come pure, leggermente positivo il FTSE Italia Star (+0,43%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, andamento positivo per Banca MPS, che avanza di un discreto +2,39%.

Ben comprata CNH Industrial, che segna un forte rialzo dell'1,72%.

Intesa Sanpaolo avanza dell'1,58%.

Giornata moderatamente positiva per Tenaris, che sale di un frazionale +1,33%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Moncler, che prosegue le contrattazioni a -1,42%.

Deludente Inwit, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.

Fiacca Campari, che mostra un piccolo decremento dello 0,58%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Carel Industries (+4,22%), Cembre (+3,52%), Ferretti (+3,51%) e Salcef Group (+2,80%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su SOL, che ottiene -1,92%.

Soffre Reply, che evidenzia una perdita dell'1,89%.

Preda dei venditori Illimity Bank, con un decremento dell'1,75%.

Discesa modesta per Intercos, che cede un piccolo -1,42%.

Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:

Venerdì 24/11/2023
00:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,4%; preced. 3%)
01:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 48,8 punti; preced. 48,7 punti)
08:00 Germania: PIL, trimestrale (atteso -0,1%; preced. 0%)
09:00 Spagna: Prezzi produzione, annuale (preced. -8,6%)
10:00 Germania: Indice IFO (atteso 87,5 punti; preced. 86,9 punti)
15:45 USA: PMI servizi (atteso 50,4 punti; preced. 50,6 punti)
15:45 USA: PMI composito (preced. 50,7 punti).

(Teleborsa) 24-11-2023 16:00

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Thursday, November 23, 2023

All'Enel partita la rivoluzione Cattaneo - ilGiornale.it

Più italiana, concentrata sulle reti e con una nuova strategia finanziaria e debitoria. L'ad Flavio Cattaneo presenta a Milano la nuova rivoluzionata Enel e punta 36 miliardi al 2026 per un gruppo che avrà, alla base della propria strategia, la «disciplina finanziaria».

Un rigore che prevede un taglio di costi per 1,2 miliardi e che detta la linea sul fronte degli investimenti e dello sviluppo futuro. Pochi fronzoli, una visione più finanziaria e meno ideale, muoverà nei prossimi anni il gruppo che al momento «non prevede fusioni o acquisizioni» e «spenderà solo la cassa che genera», proseguendo e implementando l'operazione salva-debito: l'indebitamento totale quest'anno si attesterà tra 60 e 61 miliardi, ma entro il 2024, scenderà in area 50 miliardi grazie alle dismissioni. Nel merito, proprio ieri il gruppo ha firmato un accordo per la cessione degli asset peruviani per circa 1,3 miliardi.

Gli investimenti verranno concentrati maggiormente nelle reti, dove è presente un quadro regolatorio equilibrato e stabile, facendo anche leva sull'accesso a finanziamenti europei e a un approccio a minore intensità di capitale e di rischio, in parte anche secondo un modello di business fondato su partnership. In particolare, alle reti saranno dedicati 18,6 miliardi, che consentiranno di migliorare qualità, resilienza e digitalizzazione. Alle rinnovabili saranno invece destinati 12,1 miliardi, ma seguendo criteri di maggiore selettività di investimento. Si punterà sull'eolico onshore, sul solare e sulle batterie di accumulo, facendo anche leva sul repowering, la conversione degli impianti a carbone. La ricerca di efficienza ha reso più selettivi i progetti nel settore: nel 2026 si prevede che la capacità arrivi a circa 73 gigawatt da circa 63 gigawatt stimati per il 2023.

Inoltre, saranno 3 i miliardi di euro dedicati alla parte più commerciale, in pratica l'area Clienti.

A livello geografico, ci sarà un forte ritorno sul mercato italiano a cui è destinata la metà degli investimenti: il gruppo prevede di concentrarsi in aree caratterizzate da rendimenti visibili, un quadro regolatorio remunerativo nonché contesti macroeconomici e politici stabili, con il 49% degli investimenti lordi in Italia, il 25% in Iberia, il 19% in America Latina e il 7% in Nord America.

Guardando ai numeri, i target finanziari sono in sostenuta crescita per il prossimo triennio: l'Ebitda è previsto salire da 21,5-22,5 miliardi del 2023 a 23,6-24,3 miliardi nel 2026; l'utile netto passerebbe da 6,4-6,7 miliardi di fine anno a 7,1-7,3 miliardi del 2026.

Sul fronte del dividendo, Cattaneo - che ha annunciato l'acquisto di un altro milione di titoli, dopo il milione e mezzo già acquistati - ha spiegato che prevede «una base di dividendo pari a 0,43 euro per azione che rimarrà così nel 2023, ma che potrà crescere di anno in anno». «Il management - ha aggiunto l'ad - è convinto che la cedola possa aumentare dal 2024». Confermata, poi, la strategicità della partecipazione nell'iberica Endesa.

Sul nucleare, infine, Enel «è pronta a partire domattina: è l'unica che ha esperienza ultradecennale in questo settore, ma valuteremo tutte le opzioni che si presenteranno» ha detto Cattaneo. Ieri il titolo ha chiuso la seduta in calo dello 0,39 a 6,39 euro, ma l'ad ha fatto notare «l'esponenziale crescita degli ultimi mesi e, in particolare, a ridosso delle prime indiscrezioni sul piano»: nell'ultimo mese il titolo è cresciuto del 12 per cento.

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Rinnovo contratto bancari, firmata intesa. Aumento di 435 euro - Sky Tg24

Raggiunto accordo per il contratto collettivo nazionale di lavoro dei 270mila bancari italiani, che scadrà il 31 marzo 2026. Tra i punti principali: 435 euro di aumento medio mensile della retribuzione, dal mese di dicembre, pagamento degli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest'anno con una media di 1.250 euro, ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dall'1 luglio 2023. L'orario di lavoro settimanale, ridotto di 30 minuti, scende a 37 ore dal primo luglio 2024

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Mercato immobiliare in crisi, aumento dei tassi pesa sul ceto medio - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

1' di lettura

L’effetto dell’aumento dei tassi pesa sul mercato immobiliare e rende ancora più difficile per il ceto medio potersi garantire un’abitazione di proprietà o in affitto. È quanto mettono in evidenza le analisi di diversi istituti. Ultimi Bankitalia e Nomisma che prevedono un peggioramento del mercato nel 2024.

Bankitalia: per agenti immobiliari stretta mutui al top da 2014

In particolare, da un sondaggio di Bankitalia presso gli agenti immobiliari è emerso proprio che nel terzo trimestre del 2023 le difficoltà di ottenere un mutuo per l’acquisto di un’abitazione si collocano su livelli che non si registravano dalla fine del 2014. La quota di operatori che segnalano difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti è salita al 34,4 per cento, mentre la quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è scesa al 63,4. Il rapporto fra l’ammontare del prestito e il valore dell’immobile è invece rimasto su valori elevati, al 77,3 per cento, mentre continuano a peggiorare le prospettive sugli andamenti del mercato immobiliare.

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Nomisma, mercato immobiliare rallenta, -13% per il 2023

Secondo le stime di Nomisma, invece, quest’anno il mercato immobiliare ha visto un calo delle vendite del 13%. Le cause sono appunto l’aumento del costo del denaro e del minore ricorso ai mutui. Inoltre le politiche creditizie più prudenti delle banche hanno portato nell’anno in corso a un calo del 29% dei mutui erogati.

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Borsa Italiana, il commento della seduta del 23 novembre 2023 - SoldiOnline.it

Sotto i riflettori i titoli bancari: spiccano i rialzi di Banca MPS e del BancoBPM. Wall Street chiusa per la festività del Thanksgiving Day.

mercato_29I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato rialzi frazionali, in una seduta priva di indicazioni da Wall Street, chiusa in occasione della festività del Thanksgiving Day.

Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dello 0,28% a 29.236 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 29.080 punti e un massimo di 29.273 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,24%. Chiusura negativa, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (-0,11%) e per il FTSE Italia Star (-0,4%). Nella seduta del 23 novembre 2023 il controvalore degli scambi è sceso a 1,33 miliardi di euro, rispetto agli 1,8 miliardi di mercoledì.

Il bitcoin è sceso a 37.000 dollari (circa 34.000 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato intorno ai 175 punti, con il rendimento del Btp decennale che ha sfiorato il 4,4%.

L’euro si è attestato a 1,09 dollari.

Sotto i riflettori i titoli del settore bancario.

Il BancoBPM ha chiuso in territorio positivo (+0,43% a 5,1 euro). L'istituto ha comunicato di aver portato a termine una nuova emissione social senior preferred, con scadenza a quattro anni per un ammontare pari a 500 milioni di euro. Il titolo, che ha ottenuto ordini per oltre 2 miliardi di euro, è stato emesso ad un prezzo pari a 99,818% e paga una cedola fissa del 4,625%.

Performance migliore per il Monte dei Paschi di Siena (+1,56% a 2,929 euro). Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse dal Borsa Italiana si apprende che il 22 novembre 2023 l'amministratore delegato e direttore generalie del Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, ha acquistato 34.000 azioni dell'istituto senese a un prezzo medio unitario di 2,8999 euro.

Bene anche BPER Banca (+1,27%) e per UniCredit (+1,4%).

In frazionale rialzo Stellantis (+0,58% a 18,672 euro). Il gruppo automobilistico ha comunicato di aver siglato un accordo con Dongfeng Motor (Hong Kong) International in base al quale Stellantis riacquisterà 50 milioni di azioni ordinarie (1,58% del capitale Stellantis prima della cancellazione delle azioni riacquistate) da Dongfeng, per un importo complessivo di circa 934 milioni di euro. Stellantis intende cancellare queste azioni.

In evidenza anche ENI (+1,44% a 14,936 euro). L’agenzia Moody’s ha migliorato le prospettive sul rating del Cane a sei zampe per i prossimi trimestri, portandole da "Negative" a "Stabili", in conseguenza all’analoga decisione presa sul rating sovrano della Repubblica Italiana.

Al MidCap spicca la performance di MFE-MediaforEurope. Le azioni di categoria A hanno guadagnato il 7,17% a 2,1525 euro, mentre i titoli di categoria B sono saliti del 6,18% a 3,059 euro. Il gruppo editoriale ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023. Inoltre, il management di MFE-MediaForEurope ha confermato l'obiettivo di conseguire per l’esercizio 2023 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) ancora positivo.

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Wednesday, November 22, 2023

Case a Milano, Nomisma: «Il calo delle compravendite sta abbassando i prezzi delle abitazioni nuove» - Corriere Milano

diGino Pagliuca

Nei primi sei mesi del 2023 battuta d'arresto delle compravendite: 12.590 rogiti rispetto ai 15.600 del primo semestre 2022. Il ribasso maggiore tocca le tipologie di maggior pregio, cioè il nuovo e il ristrutturato a nuovo

Il calo delle compravendite di case a Milano sta cominciando ad avere conseguenze anche sui prezzi. Lo ha rilevato Nomisma presentando il rapporto sul mercato immobiliare del secondo semestre. I dati sulle transazioni erano già noti: nei primi sei mesi di quest’anno le compravendite hanno subito una decisa battuta di arresto: 12.590 rogiti a fronte dei 15.600 del primo semestre 2022, ovvero una diminuzione del 20%. Non si tratta di dati catastrofici perché il numero di contratti è assimilabile a quello che si registrava nel preCovid ma la frenata delle compravendite si è in parte trasmessa sull’andamento delle quotazioni e in particolare delle tipologie di maggior pregio, cioè il nuovo e il ristrutturato a nuovo: per queste ultime le quotazioni sono scese dello 0,6% rispetto al semestre precedente mentre la performance su base annua è ancora positiva, a +1,7%, un dato comunque al di sotto dell’inflazione di periodo e ottenuto in un’epoca caratterizzata da forti aumenti dei costi di costruzione.

Migliori, ma molto al di sotto delle percentuali degli ultimi cinque anni, i prezzi degli immobili usati da ristrutturare, con un aumento dell’1,3% nel semestre e del 3,3% nell’anno. Lo sconto medio rispetto al prezzo richiesto rimane il più basso tra quelli registrati nelle grandi città, attestandosi tra l’8 e il 9% e anche i tempi medi di vendita rimangono contenuti tra i 3 e i 4 mesi

Il problema è capire quante case sono destinate a rimanere invendute visto che gli ultimi dati da parte delle piattaforme di annunci segnalano un incremento delle abitazioni in offerta. Sul mercato pesa anche l’aumento del costo dei mutui, che sta tagliando fuori intere fasce di potenziali acquirenti. Lo scorso anno il prezzo medio delle abitazioni vendute in città si è attestato (secondo il rapporto dell’Agenzia delle Entrate) a 350mila euro. Non c’è motivo di ritenere che quest’anno la cifra media  possa essere variata di molto. Ammettendo di disporre di 100 mila euro, finanziare con un mutuo gli altri 250 mila euro costa, con un finanziamento a tasso fisso di durata trentennale, circa 1.200 euro al mese. Una rata più conveniente dell’affitto, certo, ma che richiede un reddito netto di almeno 3.500 euro al mese. Secondo Nomisma, le operazioni di acquisto in agenzia nel 73% dei casi sono subordinate alla possibilità di ottenere un mutuo. Siccome la quota di acquisti con il mutuo in città è inferiore al 50%, si deve dedurre che c’è o una sopravvalutazione da parte dei potenziali acquirenti delle proprie possibilità di fare fronte alle rate o cordoni molto più stretti delle banche.
Per tutto questo non meraviglia che molti potenziali acquirenti di fronte alla difficoltà di ottenere un mutuo si trovino di fronte a un bivio: rimanere a Milano in affitto o comprare fuori città. Molti puntano sulla locazione, ma la domanda in aumento deve fare i conti con un’offerta sempre più ridotta, se ci si riferisce, beninteso, ai contratti di lunga durata. 

Nel secondo semestre 2023 i canoni sono cresciuti del 2,9% semestrale, dato che su base annua sale al 4,7%. Il rendimento lordo per gli investitori è del 4,8%, che significa al netto  stare sotto al 3%. Con i Bpt al 4% netto comprare per affittare ha ben poco appeal. Molti proprietari stanno virando sul mercato degli affitti brevi: il rendimento lordo misurato da Nomisma raggiunge a Milano il 9%, una percentuale che viene falcidiata dalle spese legate  alle gestione dell’immobile. Nonostante questo le prospettive per il mercato degli affitti, secondo Nomisma, appaiono migliori rispetto a quelle delle vendite: le locazioni sono attese stabili quanto a numeri e prezzi, mente nel primo semestre 2024 dovrebbe verificarsi un forte calo delle vendite di case in città e una riduzione dei prezzi.

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22 novembre 2023 ( modifica il 22 novembre 2023 | 19:05)

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