I punti chiave
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Per la tassa sugli extraprofitti bancari introdotta dal governo Meloni con il decreto Asset e investimenti esiste «un possibile rischio legato all’eventuale incompatibilità costituzionale della disposizione». Ad affermarlo sono i tecnici del servizio bilancio del Senato che sottolineano come l’incostituzionalità «potrebbe essere dichiarata dopo l’avvenuto introito e la conseguente spesa delle somme in questione, il che determinerebbe un peggioramento dei saldi, corrispondente alle risorse che dovessero essere restituite alle banche per effetto della dichiarazione di illegittimità costituzionale». A supporto della costituzionalità della norma (all’esame delle Commissioni Industria e Ambiente di Palazzo Madama) viene invece sottolineato «il carattere straordinario del prelievo».
Rischio disparità di trattamento
Nel dossier che analizza il provvedimento (un decreto “omnibus” che, oltre alla tassa sugli extraprofitti delle banche, contiente misure contro il caro voli ai taxi, norme per gli investimenti strategici, interventi per strade e ormeggi e molte altre voci), i tecnici parlano di possibile disparità di trattamento. «Si osserva anzitutto che l’imposta in questione incide in modo rilevante (il 40%) su importi inerenti ad una specifica voce del conto economico delle banche (il margine di interesse), la quale, come base imponibile del prelievo, dovrebbe preliminarmente essere considerata come idoneo indice di effettiva capacità contributiva. Sussistendo la possibilità che soggetti che presenteranno risultati molto positivi in relazione a tale voce del conto economico, destinati quindi ad essere pesantemente incisi dall’imposta straordinaria, registrino tuttavia risultati di bilancio inferiori (anche significativamente) a quelli conseguiti da soggetti meno incisi dal prelievo, non sembra si possa escludere l’ipotesi di un’alterazione del nesso fra imposizione fiscale e capacità contributiva, fra l’altro nell’ambito della medesima categoria di contribuenti, con possibile sindacato negativo di costituzionalità».
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Incassi da stimare
Per i tecnici del servizio bilancio del Senato, poi, «sarebbe opportuna l’acquisizione di dati che consentano di stimare il livello di entrate che si prevede di conseguire, perlomeno in linea di massima». La relazione tecnica al dl non contiene “in via prudenziale” una stima degli incassi, che dovranno comunque essere destinati alla riduzione della pressione fiscale e al rifinanziamento del fondo di garanzia per i mutui prima casa.
Tassa sugli extraprofitti bancari, i tecnici del Senato: rischio incostituzionalità - Il Sole 24 ORE
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