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Sunday, July 30, 2023

Rendimenti conti corrente salgono al 2%-3% affiancando nuove iniziative banche contro rialzo mutui variabili - Business Online

Quali sono i conti correnti con rendimenti reali del 2%-3% e le nuove iniziative banche per aiuti su mutui e famiglie? Cambia il mondo economico e presenta oggi situazioni ancora difficili e complesse da affrontare da parte di cittadini e famiglie che sembrano avere ormai pochi margini di movimento, tra continui rialzi del costo del denaro che costringono a tirare la cinghia e rallentare i consumi. E diverse banche stanno intervenendo con diverse misure di sostegno.

  • Quali sono i conti correnti con rendimenti reali del 2%-3%
  • Nuove iniziative da banche per aiuti su mutui e famiglie

Quali sono i conti correnti con rendimenti reali del 2%-3%

Sui conti correnti di solito non si applicano tassi di interesse remunerativi perché si tratta di strumenti di pagamento e gestione dei soldi non di investimento. Ma qualcosa sembra stia cambiando e diverse banche stanno iniziando ad applicare tassi di interesse anche sui conti correnti. 

A dare il via a questa novità è statal’italiana Illimity ha deciso di riconoscere un tasso di interesse del 2,5% sulla giacenza a vista, ma solo per il conto Premium che prevede il pagamento di un canone mensile di 7 euro. Anche Banca d'Asti ha previsto il riconoscimento di tassi di interesse per i titolari dei suoi conti correnti ma a tempo limitato e a condizioni specifiche.

E poi c'è stata la spagnola BBVA che ha iniziato ad applicare tassi di interesse sui conti correnti, prevedendo un tasso di interesse del 2%, novità valida sia per i clienti già della banca e già titolari di un conto corrente e sia per i clienti nuovi che decidono di aprire un nuovo conto corrente. Le condizioni si applicano anche ai nuovi clienti e fino al 31 gennaio 2025. 

L’istituto ha deciso di remunerare i propri clienti che versano lo stipendio o depositano un importo pari o superiore a 800 euro con il 2% del saldo del Conto Corrente Online BBVA, mentre i clienti che effettuano acquisti almeno una volta al mese con la Carta di Debito BBVA riceveranno l’1%. Gli interessi che si maturano sul conto corrente vengono accreditati direttamente sul conto del cliente. 

Nuove iniziative da banche per aiuti su mutui e famiglie

Per sostenere cittadini e famiglie, le banche  stanno mettendo a punto diversi sistemi e misure, soprattutto relative all'allungamento delle rate dei mutui. Per esempio, Unicredit ha definito un piano da 10 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese e sostenere e incentivare i consumi di tutti soprattutto in un momento di inflazione ancora alta. 

Il piano prevede nel dettaglio 4 miliardi per il finanziamento dei consumi di privati e famiglie e 6 miliardi di nuovi finanziamenti per le imprese del settore turistico, le eccellenze del Made in Italy e le zone economiche speciali. 

Per privati e famiglie è prevista anche la flessibilità nel rimborso dei mutui, per cui è stata prorogata la rimodulazione a zero spese del mutuo con possibilità di sospensione del pagamento del rimborso della quota capitale per 12 mesi il o riducendo l’importo della rata con contestuale allungamento della scadenza del piano di rimborso per un periodo fino a un massimo di 4 anni. 

Sempre per famiglie e privati, Unicredit ha definito anche un piano rateizzazione a tasso zero di acquisti e utenze destinato a chi ha un Isee inferiore a 25mila euro ed è titolare di una carta Flexia, e un bonus di 500 euro su prestiti personali per le nuove nascite.

Anche Intesa Sanpaolo ha deciso di allungare le rate dei mutui variabili per spalmare il pagamento dovuto in modo da ridurne in peso. Secondo quanto spiegato dal presidente Gian Maria Gros-Pietro, è possibile allungare le durate dei mutui a tasso variabile per ridurre le difficoltà di famiglie e imprese nel pagare le rate mensili, considerando l’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce. 

L’aumento nuovi dei tassi di interesse sta decisamente colpendo il mercato dei mutui, basti pensare che per un mutuo a 25 anni da 200 mila euro partito all’1,61% 10 anni fa con una rata di 810 euro, con l’Euribor al 4% prevede il pagamento di 1.192 euro. 

Prendendo, però, in considerazione un mutuo di 200 mila euro a trent’anni acceso solo due anni fa, al tasso dello 0,97%, per cui la rata iniziale era di 705 euro, si rischia di arrivare a pagare fino a 1.401, praticamente il doppio.

Accanto alla possibilità di allungare le rate di mutui a tasso variabile, le banche permettono anche altre di percorrere altre strade per agevolare il pagamento dei mutui diventati sempre più alti, con il costo del denaro che è arrivato al 4%. La prima possibilità è quella di rinegoziazione dei mutui, al al massimo del 4,25% del luglio 2008, con una rata mensile aumentata in un anno dal 60 al 75%.

E’ possibile poi scegliere la surroga del mutuo, spostando il vecchio mutuo dalla banca dove è stato acceso ad un’altra con lo stesso debito residuo e a condizioni più favorevoli. Bisogna in questo caso trovare un istituto di credito disposto a concedere la surroga, considerando che gli interessi sul tasso fisso partono dal 4% e le banche sono meno disposte a concessioni per l’affidabilità del cliente.


 

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