Via via che passano i giorni e cresce l’attesa per la successione di Silvio Berlusconi, si fa sempre più nitida e centrale la figura di un ragioniere di Bresso (Mi) che custodisce i segreti delle finanze del Cavaliere. Così vicino all’ex premier che anni fa gli inquirenti non poterono neppure perquisire il suo ufficio di Segrate in quanto risultava di pertinenza di Berlusconi parlamentare.
L’apertura del testamento
Giuseppe Spinelli (81 anni) è il presidente delle quattro finanziarie del fondatore che hanno la maggioranza (61%) del gruppo Fininvest.
E con lui, l’altra storica presenza nelle casseforti di famiglia è quella di Salvatore Sciascia (80 anni).
L’ora dell’apertura del testamento, a dar retta ai deboli segnali che circolano, non è ancora arrivata e potrebbe slittare di qualche giorno. Ma non sono da escludere sorprese e improvvise accelerazioni anche perché in gioco, al di là di un paio di miliardi tra ville e altri beni, ci sono gli assetti di una holding che controlla società quotate in Borsa (Mfe-Mediaset, Mondadori) o ne è socio rilevante insieme alla famiglia Doris (Banca Mediolanum).
In più è alle porte un’assemblea che a fine giugno oltre all’approvazione, scontata, del bilancio 2022, dovrà rinnovare il consiglio di amministrazione. E questo secondo punto all’ordine del giorno potrebbe essere subordinato ai nuovi equilibri che si delineeranno nel capitale.
Una vita dietro le quinte
In ogni caso qualunque scelta abbia fatto il Cavaliere nel testamento (dove aveva margine per disporre di un terzo del suo patrimonio mentre il resto rappresenta la quota legittima) si dovrà passare da Giuseppe Spinelli, sia per le ville che per la Fininvest.
Una vita dietro le quinte, al servizio del capo, più che un segretario, un direttore finanziario, un amministratore delegato ad personam. «Assume la presidenza, a norma di statuto, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sig. Giuseppe Spinelli»: da tantissimi anni si aprono così le assemblee delle holding personali di Silvio Berlusconi, cioè le quattro sorelle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava che hanno il controllo di Fininvest.
Il ragioniere presidente, con vice (e analoghi poteri) alternativamente Marina e Pier Silvio Berlusconi.
Ma l’ex dipendente della Lodigiani che Berlusconi assunse nel 1978 all’Edilnord è anche il vicepresidente delle due casseforti di Marina e Pier Silvio, il che significa, complessivamente, gestire e rappresentare circa il 76% della capogruppo.
Il ragioniere di Bresso
L’ex premier ha voluto il ragioniere di Bresso, che vive in un anonimo condominio di sette piani nel comune a nord di Milano, anche al governo della Dolcedrago, insieme ad altri due professionisti del team operazioni riservate, Giuseppino Scabini (75) e Marco Sirtori (57), specializzati nell’immobiliare.
Dolcedrago presiede una buona parte del mattone di Berlusconi: da Villa Certosa in Sardegna alla Lampara a Cannes, Villa Zeffirelli a Roma.
Non è escluso che sia riconosciuto anche nel testamento
Non è escluso che il ruolo di Spinelli come esecutore e garante da più di 40 anni della volontà del «capo», sia riconosciuto anche nel testamento. «Seguo l’amministrazione di quasi tutta la famiglia, mica solo il dottor Berlusconi ma anche i figli. E sono responsabile di un po’ di società», disse in aula per il processo Ruby. «Guadagno — aggiunse — 13 mila euro lordi al mese».
Dieci anni fa il tesoriere di Berlusconi subì con la moglie un sequestro di 11 ore nella sua casa; i rapitori, poi arrestati e condannati, puntavano al denaro del Cavaliere.
Il tributarista Salvatore Sciascia
Un ruolo analogo a quello di Spinelli — ma declinato sugli affari fiscali — lo svolge Sciascia, mantovano, entrato in Fininvest come tributarista nel 1982.
Ha seguito passo dopo passo l’escalation di Berlusconi seguendo prima i suoi affari immobiliari e poi quelli televisivi fino a diventare un consigliere fidato di tutto il sistema di holding che governa il capitale della finanziaria: è nel cda della Fininvest ed è sindaco in quelli delle holding di tutti e cinque i figli. Quindi anche della Holding quattordicesima che fa capo ai tre figli minori del Cavaliere, Luigi, Barbara ed Eleonora. Qui Sciascia è il collegamento tra il vecchio e il nuovo mondo rappresentato dai tre fratelli dai quali è amato, rispettato e ascoltato.
Il testamento di Berlusconi e il «custode» Giuseppe Spinelli - Corriere della Sera
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