L'impiego di pannelli solari di terza generazione è un passo avanti significativo per la produzione di energia pulita e sostenibile in Italia.
I pannelli solari di terza generazione, che utilizzano materiali bidimensionali come le perovskiti e il grafene, sono una soluzione sostenibile e con un grande potenziale commerciale. Le prove arrivano dai test effettuati in un parco solare di 4,5 metri quadrati per 9 mesi sull'isola di Creta dai ricercatori italiani dell'Università di Roma Tor Vergata, BeDimensional, Greatcell Solar Italia, Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Università di Siena, insieme all'Università ellenica del Mediterraneo. I risultati del parco solare sono stati pubblicati su Nature Energy.
Questo progetto fa parte delle attività di trasferimento tecnologico dell'iniziativa europea Graphene Flagship, che mira a testare nuovi dispositivi basati su grafene e materiali bidimensionali in applicazioni reali. I test all'aperto hanno dimostrato che il parco solare è in grado di produrre una potenza in uscita superiore a 250 watt, simile a quella di un pannello solare composto da 60 celle di silicio cristallino assemblate. Sicuramente interessante è approfondire:
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Pannelli solari di terza generazione, tipologie e vantaggi
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Costi e risparmi dei nuovi pannelli solari di terza generazione
Pannelli solari di terza generazione, tipologie e vantaggi
In occasione di una conferenza all'Università di Roma Tor Vergata, si è discusso l'importanza dei pannelli solari di terza generazione per superare il deficit energetico del Paese, soprattutto grazie alla loro capacità di produrre energia pulita e creare nuovi posti di lavoro. Gli studi condotti dai ricercatori dell'Università hanno confermato l'efficienza dei pannelli solari di terza generazione, composti da perovskite, grafene e altri materiali bidimensionali.
Questi materiali, oltre ad aumentare l'efficienza dei pannelli, ne diminuiscono il costo di produzione, permettendo alle famiglie che li utilizzeranno di risparmiare notevolmente sull'energia. I test hanno dimostrato che l'energia in uscita è superiore di 250 watt rispetto ai classici pannelli solari in silicio. I nuovi pannelli hanno inoltre una caduta di tensione inferiore rispetto a quelli in silicio, anche a temperature di 70 gradi Celsius.
Gli esperimenti condotti indicano che per produrre 1 chilowattora di elettricità con i nuovi pannelli solari si avrà un impatto ambientale inferiore del 50% rispetto all'utilizzo dei mix di elettricità utilizzati con i pannelli solari attualmente in uso. I consumatori possono scegliere anche mini pannelli solari da balcone, che non richiedono alcuna autorizzazione.
Costi e risparmi dei nuovi pannelli solari di terza generazione
La produzione di energia elettrica da pannelli solari può essere sfruttata in diversi modi: autoconsumo, vendita in rete con sconto sulla bolletta elettrica o accumulo in sistemi dedicati per utilizzo successivo. Provando a fare una simulazione, un impianto fotovoltaico tradizionale installato al costo di circa 3.000 euro potrebbe generare un ritorno sull'investimento pari a 8 volte il costo - 24.000 euro - in pochi anni.
Con l'utilizzo di pannelli solari di terza generazione, composti da perovskite, grafene e altri materiali bidimensionali, si potrebbe risparmiare fino al 90% sulla bolletta elettrica di una famiglia, ripagando l'investimento in 5-7 anni. In caso di autoconsumo totale, la bolletta elettrica potrebbe anche raggiungere lo zero. Sette anni dopo l'installazione, il rendimento finanziario medio annuo potrebbe essere del 12%. L'adozione di pannelli solari di terza generazione rappresenta quindi una soluzione molto conveniente per la produzione di energia pulita e sostenibile.
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Quali sono le tipologie, i costi e i vantaggi dei nuovi pannelli solari di terza generazione - Business Online
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