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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cautela torna a essere la parola d’ordine per i listini azionari europei, che continuano a monitorare gli sviluppi dei negoziati per l’innalzamento del tetto al debito americano in vista della scadenza del primo giugno. Il presidente Joe Biden e lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy torneranno a incontrarsi per cercare di superare lo stallo e impedire un default che innescherebbe il caos sui mercati finanziari. In Asia, intanto, i listini sono in generale rialzo (Tokyo ha aggiornato ulteriormente i massimi in 33 anni, dal 1990, toccati venerdì) grazie al rally del settore chip cinese dopo che il governo di Pechino ha proibito di acquistare alcuni componenti dalla statunitense Micron Technology. Sul fronte macro, intanto, lo stesso Biden ha annunciato di aspettarsi un imminente «disgelo» nelle relazioni con la Repubblica Popolare, rese complicate in questi mesi anche dalle ricadute della guerra in Ucraina.
Tornando agli indici continentali, dopo il buon rialzo di venerdì, i corsi sono poco mossi, con l'andamento del listino di Piazza Affari condizionato dallo stacco del dividendo da parte di ben 61 società, di cui 19 big (l'impatto sul FTSE MIB sarà pari a -1,27%). Così Milano è in discesa, mentre sono in ribasso molto più contenuto il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Da segnalare che venerdì il responso di Moody’s sul debito pubblico italiano non è arrivato (l’agenzia non ha aggiornato il rating).
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Stacco cedola per 19 «big» pesa sul Ftse Mib, occhi su banche
Tra i principali listini continentali il Ftse Mib è in discesa, ma metterebbe a segno la migliore prestazione di giornata al netto del maxi stacco cedole da parte di 19 big, che pesa per l'1,27% sull'indice (staccano il dividendo A2a, Amplifon, Azimut, Bper, Banca Generali, Diasorin, Eni, Erg, Finecobank, Generali, Interpump Group, Intesa Sanpaolo, Inwit, Italgas, Leonardo - Finmeccanica, Moncler, Recordati, Tenaris e Unipol). Tra le blue chip milanesi, gli acquisti premiano il settore bancario: gli andamenti al netto dei dividendi vedono Banca Pop Er in buon rialzo, così come Finecobank e Banca Mps. Perdono invece terreno Prysmian e Iveco Group.
Spread poco mosso, rendimento in leggero rialzo
Il braccio di ferro sul debito americano e le prossime mosse della Federal Reserve saranno probabilmente i temi principali che terranno banco nei prossimi giorni, con possibili ripercussioni anche su un mercato obbligazionario che ha visto tassi in salita la settimana scorsa. Nella seduta odierna, andamento in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco è indicato a 184 punti base, un punto in più rispetto alla chiusura di venerdì. In leggero aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark che è indicato al 4,27% dal 4,25% del riferimento precedente.
Euro poco mosso, petrolio e prezzi del gas in calo
Sul valutario l'euro passa di mano a 1,0817 dollari (da 1,0816 venerdì in chiusura) e per 149,15 yen (da 148,78), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 137,87 (137,53). E' debole il petrolio: il future del Wti per giugno cede lo 0,47% a 71,52 dollari al barile e il contratto luglio sul Brent perde lo 0,95% a 74,86 dollari. Resta sotto i 30 euro per megawattora, sui livelli di giugno 2021, il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam: il contratto per giugno cede il 2,2% a 29,5 euro.
Borse Ue caute con gli occhi sul debito Usa. Su Milano pesa maxi-stacco dividendi - Il Sole 24 ORE
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