AGGIORNAMENTO OGGI SABATO 20 MAGGIO 2023 sulle novità per la sentena Consulta su anticipo Tfs-Tfr e ultime notizie: Ancora una settimana senza che la Corte Costituzionale abbia deciso. Ormai la sentenza è slittata già di 2 settimane, dall'altra parte il tema è molto delicato.
In realtà, come abbiamo scritto sotto, una prima decisione è stata presa subito dalla Consulta dopo l'inconto tra le parti l'8Maggio, ma non riguarda quella parte della "disputa" che è certamente la più importante.
A questo punto, la sentenza potrebbe arrivare martedì o giovedì prossimo, i giorni di cui di solito la Corte Costituzionale emana pubblicamente le sue decisioni. O se si non trovasse ancora una posizione comune tra i giudici, in questi stessi giorni potrebbe essere annunciata una data in cui le parti saranno riconvocate.
Cosa prevede una prima decisione della Consulta su pagamento Tfs-Tfr in attesa della sentenza più importante? E’ ancora decisamente aperta, e di difficile soluzione, la questione sul pagamento di Tfr-Tfs ai dipendenti pubblici. Si tratta del trattamento di fine rapporto a cui hanno diritto tutti i lavoratori dipendenti al termine del loro rapporto di lavoro, a prescindere al motivo di cessazione dello stesso. La questione è piuttosto discussa per il pagamento del trattamento agli statali.
- Prima importante decisione della Consulta su pagamento anticipo Tfs-Tfr
- Ancora attesa importante sentenza della Consulta su pagamento Tfr-Tfs
Prima importante decisione della Consulta su pagamento anticipo Tfs-Tfr
La Corte Costituzionale si è espressa in questi ultimi giorni con una prima importante decisione sul pagamento dell’anticipo di Tfr-Tfs ai dipendenti pubblici, sostenendo l’illegittimità da parte di enti singoli, come le Regioni, di erogare ai dipendenti regionali in quiescenza l’anticipo di una quota del proprio Tfs, trattamento di fine servizio, perché si tratterebbe di un pagamento in contrasto con quanto previsto dalle leggi in vigore valide a livello nazionale.La misura violerebbe l’esercizio della competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile. Si tratta di una importante decisione che, in realtà, non anticipa indicazioni su quella che potrà essere la sentenza definitiva sulla legittimità dei tempi di pagamento del Tfr-Tfs ai dipendenti statali che arrivano a ricevere la liquidazione dei propri Trattamenti maturati a lavoro fino a 5 anni dopo l’uscita del lavoro e anche in modo rateizzato.
Il problema del pagamento ‘subito’ del Tfr-Tfs agli statali sta nella tenuta dei conti pubblici: costerebbe troppo allo Stato liquidare subito i Tfr-Tfs dei dipendenti statali e sia gli avvocati dell’Inps che quelli dello Stato hanno spiegato come la stessa Corte Costituzionale, con sentenze passate, abbia stabilito che alcune decisioni possono essere contemperate per mantenere gli equilibri del bilancio dello Stato.
Come ribadito solo qualche giorno fa dall’Inps, se la Consulta dovesse giudicare illegittimo il pagamento differito del Tfs agli statali, l’Istituto dovrebbe pagare in tempi rapidi una cifra esagerata pari a quasi 14miliardi di euro di Tfs, cifra che intaccherebbe fortemente i conti pubblici.
E per tutelare l’equilibrio dei conti pubblici, l’Inps ha avanzato una soluzione di compromesso alla stessa Consulta, proponendo di pagare subito il Tfr, che viene liquidato ai dipendenti pubblici assunti a partire dal 2001 in poi per cui si dovrebbero pagare i primi trattamenti tra 20 anni circa rimandando il problema, e non il Tfs, continuando a seguire in tal caso i tempi e le norme vigenti, ponendo dunque una forte distinzione tra i due trattamenti.
Ancora attesa importante sentenza della Consulta su pagamento Tfr-Tfs
All’indomani di una prima decisione presa dalla Consulta e della proposta avanzata dall’Inps sui pagamenti in tempi brevi di Tfr-Tfs, l’attenzione è in realtà tutta puntata sulla sentenza della Consulta attesa ormai da quasi 10 giorni, chiamata ad esprimersi sulla legittimità del pagamento differito del Tfr e del Tfs agli statali, i cui tempi oggi possono arrivare anche fino a 4-5 anni.
La sentenza era attesa per lo scorso 9 maggio, ma ad oggi nulla è ancora stato deciso: la questione sembra decisamente importante e spinosa, considerando che, stando a calcoli effettuati, la decisione di liquidare subito Tfr-Tfs agli statali avrebbe un costo di 13,9 miliardi di euro solo per il 2023, il che significherebbe far saltare molte delle misure fiscali al vaglio del governo perché le risorse economiche disponibili non basterebbero per coprire tutte le misure, ed è difficile che la decisione venga presa in questa settimana. Proseguono, dunque, i confronti in camera di Consiglio e cresce l’attesa.
La Corte Costituzionale dovrebbe esprimersi sostenendo l’illegittimità dei pagamenti in tempi così lunghi, con l’obiettivo proprio di ridurre i tempi di pagamento del Tfs agli statali in modo da permettere loro di avere a disposizione in tempi brevi i propri soldi accumulati negli anni di lavoro.
I tempi attuali di pagamento del Tfr-Tfs agli statali sono molto più lunghi rispetto ai tempi di liquidazione del Tfr ai dipendenti pubblici,, che ricevono le proprie liquidazioni in un massimo di 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
I tempi di pagamento del Tfr-Tfs agli statali cambiano in base al motivo di cessazione del rapporto di lavoro e sono generalmente di:
- 12 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se raggiungimento dei requisiti, limiti di età o di servizio, per andare in pensione;
- 24 mesi per cessazione del rapporto di lavoro se per dimissioni volontarie.
- in un’unica soluzione se l’importo è pari o inferiore a 50mila euro;
- in due rate annuali se l’importo è compreso tra 50mila euro e inferiore 100mila euro e se l’importo lordo complessivo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro la liquidazione del Tfs avviene in due rate, la prima pari a 50.000 euro e la seconda pari all’importo residuo;
- in tre rate annuali, se l’importo da liquidare è pari o superiore a 100mila euro
Anticipo Tfr-Tfs e regole nuove, quando ci sarà sentenza Consulta ma prima decisione già presa - Business Online
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