I punti chiave
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Un altro tassello nel complesso dossier della rete nazionale. «Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti - si legge in una nota di Cdp - , riunitosi sotto la presidenza di Giovanni Gorno Tempini, ha dato il via libera alla presentazione di un'offerta non vincolante da parte di Cdp Equity, congiuntamente a Macquarie Asset Management, per l'acquisto della costituenda NetCo di Tim, che ricomprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle. Il termine di validità dell'offerta è fissato al 31 marzo 2023».
Riunione straordinaria del cda Cdp
Una riunione straordinaria era stata convocata da Cdp per esaminare l’offerta messa a punto con il fondo Macquarie per Netco, la società che controlla la rete fissa di Tim, mentre intanto è stata prorogata al 24 marzo prossimo l’offerta non vincolante presentata il 2 febbraio scorso dal fondo Kkr. Dopo il via libera del Governo, un paio di giorni fa, quella che metterebbero sul piatto Cdp e Macquarie, secondo quanto ha riportato Il Sole 24 Ore, sarebbe un’offerta migliorativa per cassa a Tim per 1,5-2 miliardi di euro. Inoltre, a realizzare l’operazione potrebbe essere un veicolo ad hoc e non più Open Fiber.
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L’offerta del fondo Usa KKR
Un contesto in cui sempre in campo resta l’offerta del fondo Usa KKR che detiene una quota di minoranza in FiberCop (la rete secondaria di Tim ). Nel 2021 Telecom aveva rifiutato un’offerta della società statunitense per l’acquisto dell’intera attività per 10,8 miliardi di euro. Tim, dopo che è sfumata invece la possibilità di un'offerta congiunta tra Cdp e Kkr, si troverà quindi due offerte alternative per l'acquisto della sua rete. In gioco i valori economici delle due offerte, ma anche gli impatti sociali e occupazionali.
Il capitolo Vivendi
In tutta questa partita c’è poi il capitolo Vivendi, primo azionista di Tim, che ha valutato e indicato di 31 miliardi il valore della rete. Sopra a quello indicato da Kkr che i rumors hanno ipotizzato essere sui 20 miliardi, cifra ipotizzata anche per le stime di Cdp/Macquarie, seppur con dei distinguo.Il dossier della rete di Tim lascia ancora col fiato sospeso e registra dunque in queste ore un altro passaggio nella direzione che potrebbe condurre alla dismissione di un asset davvero strategico, per l’ex colosso delle tlc come per l'interesse nazionale.
Rete Tim, attesa per cda Cdp: possibile offerta migliorativa per 1,5-2 miliardi di euro - Il Sole 24 ORE
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