Il Governo, come già annunciato dal ministro Giancarlo Giorgetti alla fine dell’anno, sta studiando un bonus famiglie per aiutare gli italiani a pagare le bollette, sempre più alte a causa del caro energia. La misurerebbe dovrebbe essere pensata per disincentivare i consumi di elettricità e gas e premiare il risparmio, con un contributo erogato in base ai consumi. Secondo fonti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono in corso delle valutazioni da parte dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che sta passando al vaglio le proiezioni di fattibilità.
Bonus famiglie, bonus social e credito di imposta
Per il bonus famiglie i tempi potrebbero essere particolarmente lunghi, e non è detto che alla fine si riescano a trovare i fondi necessari per la sua istituzione. Sono diverse le ipotesi al vaglio, ma secondo quanto è emerso da fonti vicine all’Esecutivo, la strada da percorrere sarebbe quella di incentivare le famiglie più virtuose, e verrebbe dunque erogato in misura maggiore a chi consuma di meno.
È invece in fase di valutazione il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee, indicate qua, aumentate per il primo quarto dell’anno e in scadenza alla fine di marzo, insieme al resto degli aiuti prorogati dalla manovra del governo Meloni.
Si sta studiando infatti il modo per rinnovare anche il credito di imposta per le imprese, fissando un credito di imposta modulato sul prezzo del gas, fissando una soglia oltre la quale lo sconto aumenta e sotto la quale non viene previsto. Quella massima rimarrebbe del 45% per le imprese energivore e gasivore e del 35% per gli esercizi commerciali. Qua i dettagli del credito di imposta per le bollette.
Senza queste misure, saranno le famiglie italiane a pagare il prezzo più alto, sia per via degli aumenti diretti delle bollette, sia per l’aumento dei prezzi dei prodotti della spesa dovuto ai maggiori costi di produzione. A lanciare l’allarme è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Quanto aumentano le bollette senza gli sconti
L’esperto ha bollato come “parole sconcertanti” quelle di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che riguarda gli sconti sulle bollette di luce e gas in scadenza il 31 marzo ha spiegato che “stiamo facendo una valutazione” in questi giorni ascoltando il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanza, che “tiene i cordoni della Borsa”. E questo “influirà certamente” nell’inserimento totale, in parte o nullo degli oneri di sistema all’interno della bolletta.
Ma non sono solo gli oneri di sistema a spaventare Massimiliano Dona e l’Unione Nazionale Consumatori. Se il Governo non dovesse rinnovare gli sconti in bolletta, nonostante la riduzione del 20% del prezzo della luce annunciata dall’Arera, la bolletta da aprile 2023 sarebbe pari a ben 1.271 euro all’anno, invece di 1.147 euro. Un rialzo di 124 euro, pari al 10,8%. Il prezzo sarebbe maggiore del 13,9% rispetto a quello rilevato ad aprile 2022 e del 126,1% di quello rilevato ad aprile 2021.
Discorso ancora peggiore per quanto riguarda la bolletta del gas. Quella di una famiglia tipo, con consumi pari a 1.400 metri cubi all’anno, nel mercato tutelato passerebbe, nell’ipotesi che i prezzi rimangano costanti, da 1.210 a 1.928 euro su base annua. Ovvero più del doppio, il 59,3% in più, pari a ben 718 euro. Qua tutti gli incentivi per pagare le bollette di luce e gas previsti nel prossimo periodo.
Nuovo bonus bollette alle famiglie: da quando e quanto vale - QuiFinanza
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