Cdp accelera sulla rete Tim. Dopo il gelo sceso con il fondo americano Kkr che offre circa 18 miliardi, la Cassa – che il governo avrebbe visto bene al suo fianco nel ruolo di azionista pubblico – ha convocato un cda straordinario per domani con l’obiettivo di presentare un’offerta a Tim prima dell’apertura dei mercati di lunedì.
Un’offerta che dovrà essere studiata nei minimi dettagli per superare lo scoglio Antitrust dal momento che Cdp ha il 60% anche del principale concorrente di Tim nella rete, ossia Open Fiber.
Secondo le cifre circolate negli ultimi giorni, la proposta economica di Cdp non si spingerebbe molto oltre Kkr e il cda di Tim si ritroverebbe a scegliere tra l’offerta del fondo Usa, già giudicata bassa (nel board valutano la rete circa il 40% in più ma dagli americani si attendono un rilancio non superiore al 10%) nonché ricca di condizioni giudicate irricevibili, e quella di Cdp, simile ma accompagnata da pesanti rischi regolatori. Senza dimenticare che il socio francese Vivendi valuta la rete 31 miliardi e con il suo 24% del capitale può bloccare l’assemblea straordinaria.
Non per nulla, pochi giorni fa, l’ad di Cdp Equity, Francesco Mele ricordava come non fosse facile presentare un’offerta per le rete Tim: «Ci sono implicazioni industriali, legali e competitive che devono essere valutate con attenzione. Poi c’è un disegno politico che indica quello che è il desiderio di creare una rete nazionale a controllo pubblico che si può fare in molti modi e non necessariamente con noi».
Cdp accelera su Tim, convocato domani il cda per l’offerta sulla rete - La Stampa
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