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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Borse europee in rialzo nel giorno della Fed. Più che la decisione della banca centrale Usa in sé (appare scontato un aumento dei tassi di 25 punti base), il mercato attende di capire dalle parole del presidente Jerome Powell quale potrà essere la traiettoria della politica monetaria da qui in avanti. Domani toccherà poi a BoE e Bce completare la due giorni delle banche centrali, che catalizza l'attenzione degli investitori mentre prosegue anche la stagione delle trimestrali. Sul fronte macro, martedì il dato sul costo del lavoro Usa ha fatto scommettere molti investitori su un raffreddamento dell'inflazione, alimentando le aspettative per un atteggiamento più morbido della Fed. Intanto il rapporto Adp sull'occupazione nel settore privato, che precede l'atteso dato sulla disoccupazione, ha segnalato 106mila nuovi posti creati a gennaio (le stime erano di +190mila), nel pomeriggio l'Ism manifatturiero. Nell'Eurozona l'inflazione ha proseguito il rallentamento in gennaio, scendendo più delle attese all'8,5 per cento.
Tornando ai listini, il FTSE MIB di Piazza Affari, dopo il gennaio da +12%, parte col piede giusto anche nel mese di febbraio. Il listino continua ad approfittare del traino delle banche: nuovi acquisti su Unicredit dopo gli utili record e l'aumento del payout, ma si mette in luce soprattuttoIntesa Sanpaolo, che venerdì alzerà il velo sui conti 2022. Il comparto bancario beneficia anche di un report di Ubs che premia Banca Pop Er con raccomandazione "Buy".
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Wall Street verso partenza in calo dopo gennaio super
I future indicano un'apertura in calo a Wall Street. Gennaio si è chiuso in deciso rialzo per i listini Usa: il Dow Jones ha guadagnato circa il 2,8%, lo S&P 500 ha aggiunto circa il 6,2%, registrando la migliore partenza dell'anno dal 2019; il Nasdaq ha guadagnato circa l'11%, per la miglior performance mensile da luglio e il miglior inizio d'anno dal 2001. Oltre alla Fed, i mercati attendono le trimestrali delle Big Tech: dopo la chiusura, è in programma quella di Meta Platforms; domani, sempre dopo la chiusura dei mercati, saranno pubblicate quelle di Apple, Alphabet e Amazon. Sull'azionario, Peloton sale nel premercato, dopo la pubblicazione della trimestrale: la società di attrezzature sportive ha registrato un'altra perdita trimestrale e un calo del 30% delle vendite, ma i risultati sono stati migliori delle attese e il flusso di cassa negativo si e' ridotto notevolmente, passando dai 546,7 milioni di un anno prima a 94,4 milioni. Il titolo di T-Mobile U.S. arretra nonostante un utile più che triplicato nell'ultimo trimestre e superiore alle attese, anche grazie alla fusione con Sprint.
L'inflazione dell'Eurozona frena all'8,5% in gennaio
Nell'Eurozona, come detto, in gennaio secondo la stima flash di Eurostat l'inflazione è scesa all'8,5% dal 9,2% di dicembre e contro attese per un rallentamento più moderato al 9%. Quanto ai singoli componenti, la frenata è in larga parte dovuto ai prezzi dell'energia che hanno visto un tasso al 17,2% dal 25,5% di dicembre. I prezzi di alimentari, alcool e tabacco si sono attestati al 14,1% dal 13,8%, quelli dei beni industriali diversi dall'energia al 6,9% dal 6,4% e quelli dei servizi al 4,2% dal 4,4%. L'inflazione al netto dell'energia è così prevista al 7,3% e quella al netto di energia, cibo, alcool e tabacco al 5,2%. Quanto ai singoli Paesi, la stima per l'Italia è al 10,9% in gennaio e il nostro Paese registra uno dei rallentamenti più consistenti rispetto a dicembre (era al 12,3%). La dinamica dei prezzi è più contenuta ma ancora in salita in Francia (7% da 6,7%) e Spagna (5,8% da 5,5%). Non disponibile il dato della Germania. L'inflazione più alta è in Lettonia (21,6% da 20,7%), seguita da Estonia (18,8% da 17,5%), Lituania (18,4% da 20%) e Slovacchia (14,9% da 15%).
I numeri sopra le attese e l'addio a Coin spingono Ovs
Al di fuori del Ftse Mib sotto i riflettori Ovs grazie a numeri sopra le attese, previsioni incoraggianti per il 2023 e allo stop alle negoziazioni per l'acquisto di Coin. Martedì 31 gennaio a mercati chiusi Ovs ha detto che le vendite nel 2022 hanno superato quota 1,5 miliardi grazie al contributo del quarto trimestre per 420 milioni (+11%). «I commenti su risultati 2022 e l'outlook 2023, uniti alla decisione su Coin, sono di supporto per il titolo», dicono gli analisti di Equita che hanno un giudizio hold sul titolo con target price migliorato a 3 euro.
Borse, Piazza Affari la migliore nel giorno della Fed. Banche ancora in luce - Il Sole 24 ORE
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