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“Per la maggior parte dell’economia mondiale, questo sarà un anno duro, più duro di quello che ci lasciamo alle spalle. Come mai? Perché le tre grandi economie, Usa, Ue, Cina, stanno tutte rallentando contemporaneamente. Gli Stati Uniti sono i più resilienti. Gli Stati Uniti potrebbero evitare la recessione”. Così la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, durante un’intervista alla Cbs. Negli Usa “vediamo che il mercato del lavoro rimane abbastanza forte. Questa è, tuttavia, una benedizione a metà perché se il mercato del lavoro è molto forte, la Fed potrebbe dover mantenere le strette sui più a lungo per far scendere l’inflazione”, precisa.
Per quanto riguarda l’Unione europea, “è colpita molta duramente dalla guerra in Ucraina. L’anno prossimo metà Unione europea sarà in recessione. La Cina rallenterà ulteriormente quest’anno. Il prossimo anno sarà difficile per la Cina. E questo si traduce in tendenze negative a livello globale. Quando guardiamo ai mercati emergenti nelle economie in via di sviluppo, lì il quadro è ancora più fosco. Come mai? Perché oltre a tutto il resto, vengono colpiti dagli alti tassi di interesse e dall’apprezzamento del dollaro”, sottolinea Georgieva.
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Nel suo ultimo World Economic Outlook pubblicato ad aprile 2022, il Fondo monetario internazionale prevedeva una crescita globale del 3,6% nel 2022 e nel 2023, al ribasso rispetto al 4,4% e del 3,8% del report di gennaio dello stesso anno.
Georgieva (Fmi): 2023 sarà anno duro per maggior parte economia mondiale - Il Sole 24 ORE
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