Il prezzo del gas continua a scendere. Martedì 18 ottobre è arrivato a 113,51 euro al megawattora al Tff di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, per poi assestarsi a 114 euro registrando un calo di oltre il 10%. Successivamente il prezzo del gas ha aggiornato ancora i minimi di giornata a quota 111 euro, per poi risalire a 113, in calo fino all’11% circa. La discesa dei prezzi è dovuta a diversi fattori, innanzitutto a una riduzione dei consumi. Questo in parte è frutto delle politiche di razionamento messe in campo nei diversi Paesi e di una maggior attenzione da parte dei cittadini alle proprie abitudini di consumo, ma è anche un segno della crisi. A crollare, infatti, sono soprattutto i consumi industriali, il che significa che si produce meno e il rischio della recessione diventa sempre più concreto.
Stoccaggi pieni
A questo si aggiunge il fatto che la maggior parte dei Paesi europei ha già riempito gli stoccaggi. La corsa ad accaparrarsi il gas quindi sta rallentando e di conseguenza anche quella dei prezzi. «Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno», ha sottolineato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Strasburgo.
Il tetto al prezzo del gas. Von der Leyen: ”Meccanismo flessibile”
Anche i progressi raggiunti nel negoziato tra le istituzioni e i Paesi membri dell’Unione europea sul tetto al prezzo del gas sembrano dare i loro frutti, contribuendo a frenare le speculazioni. La proposta della Commissione Ue, come anticipato dal Corriere della Sera, è quella di introdurre un tetto dinamico al Ttf di Amsterdam, per un periodo non superiore a 3 mesi. L’ipotesi di un intervento a livello europeo per frenare la corsa dei prezzi frena le azioni speculative di coloro che finora hanno cavalcato l’ondata dei rialzi. Un segnale che fa ben sperare rispetto all’efficacia di un «price cap» europeo, al di là di quelle che saranno le modalità di intervento. Sui meccanismi di limitazione dei prezzi del gas c’è oggi «una più larga comprensione tra gli Stati membri. Ora il nostro approccio è condiviso molto più largamente», ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Strasburgo il 18 ottobre, dopo il collegio dei commissari. «Stiamo adottando un approccio in due fasi», ha proseguito von der Leyen. «Oggi abbiamo stabilito una serie di principi per questo ”meccanismo di tetto flessibile”. Dovrebbe essere sufficientemente flessibile da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e mantenere il consumo di gas sotto controllo e sufficientemente alto da mantenere il mercato funzionante e quindi il flusso di gas, e sufficientemente ampio da poter essere collegato ad altri benchmark», ha chiarito von der Leyen. «Non appena il Consiglio sarà d’accordo sui principi, presenteremo la misura dettagliata per renderlo operativo».
Commissione Ue vara piano su caro energia e forniture gas
Intanto, sempre il 18 ottobre, è arrivato il via libera del Collegio dei commissari europei alla nuova proposta legislativa sull’energia. Il pacchetto di misure «affronta il caro prezzi del gas e assicura la sicurezza delle forniture per questo inverno», annuncia la Commissione. Tra le principali misure approvate figurano «l’acquisto congiunto di gas, la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del Gnl entro marzo 2023 e, nel breve termine, un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla borsa del gas Ttf; norme di solidarietà predefinite tra gli Stati membri in caso di carenza di approvvigionamento» .
Gas sotto i 114 euro: perché il prezzo continua a scendere - Corriere della Sera
Read More
No comments:
Post a Comment