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Tuesday, September 13, 2022

Le Borse di oggi, 13 settembre. Inflazione Usa più alta del previsto, i listini girano in rosso - la Repubblica

MILANO - I listini girano in rosso dopo il rally di lunedì, a causa della pubblicazione del dato dell'inflazione Usa di agosto: gli analisti scommettevano su un +8% annuo, invece è emerso un +8,3%. Grazie all'allentarsi delle pressioni sui prezzi dei carburanti c'è stato sì un rallentamento dall'8,5% di luglio e dal record quarantennale sopra il 9% di giugno, ma ancora non abbastanza perché la Federal reserve molli la presa sulla stretta dei tassi. Anche il dato "core", depurato delle componenti più volatili, è risultato sopra le attese con un +6,3% annuale.

La reazione degli investitori ai dati è stata inequivocabile, con i listini europei e i future Usa - fin lì positivi - che hanno cambiato segno. Come nota la Bloomberg, dopo il dato dei prezzi i trader hanno iniziato a prezzare interamente un nuovo rialzo da 75 punti base da parte della Fed, la prossima settimana. Infatti i rendimenti dei Treasury e il dollaro son saliti.

E dire che nelle ultime sedute era cambiato, in senso ottimistico, il sentimento dei mercati. Jp Morgan, ad esempio, prevede che un "soft landing", un atterraggio morbido sia ora più probabile di una recessione vera e propria. A dare indizi meno pessimistici sono proprio l'inflazione che modera la sua morsa, la corsa dei salari che frena, lo stabilizzarsi della fiducia dei consumatori. A invogliare gli acquisti ci sono le avanzate ucraine sul teatro di guerra, mentre il prezzo del gas si mantiene in discesa nella giornata in cui l'Europa presenta il suo piano per tagliare i consumi energetici: ma di tetto al prezzo, per ora, ancora non si parla.

Wall Street in forte ribasso porta giù anche Milano

La frenata inferiore alle attese dell'inflazione Usa ad agosto affonda Wall Street che apre in profondo rosso. Dopo i primi scambi, l'indice Dow Jones scende dell'1,92% a 31.759 punti, l'S&P 500 arretra del 2,40% a 4.011 e il Nasdaq cede il 3,12% a 11.883. L'indice dei prezzi al consumo statunitense è cresciuto il mese scorso dell'8,3%, in frenata rispetto al +8,5% di luglio ma oltre il +8,1% atteso dal mercato. Il dato 'core' ha registrato addirittura un'accelerazione al 6,3% dal 5,9% del mese prima. Su base mensile il costo della vita è salito dello 0,1% contro il -0,1% stimato dagli analisti. Gli indici swap segnalano che gli operatori si attendono ora un nuovo rialzo dello 0,75% dei tassi d'interesse in occasione del prossimo vertice della Fed in agenda la prossima settimana.

Peggiora Piazza Affari in scia dell'apertura di Wall Street. A Milano l'indice Ftse Mib in questi minuti cede lo 0,75% a 22.441 punti.

Biden: "Ci vorrà più tempo per far scendere inflazione"

"Ci vorrà ancora tempo e determinazione per ridurre l'inflazione, ed è per questo che abbiamo approvato l'Inflation Reduction Act per ridurre i costi dell'assistenza sanitaria, dei farmaci da prescrizione e dell'energia. Il mio piano economico sta dimostrando che, mentre abbassiamo i prezzi, creiamo posti di lavoro ben pagati e riportiamo l'industria manifatturiera in America". Lo afferma il presidente Usa, Joe Biden, in una nota.

"I dati di oggi", sottolinea Biden "mostrano ulteriori progressi nella riduzione dell'inflazione globale nell'economia statunitense. Nel complesso, i prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati nel nostro Paese negli ultimi due mesi: si tratta di una notizia positiva per le famiglie americane, anche se c'è ancora molto da fare. I prezzi della benzina sono scesi in media di 1,30 dollari al gallone dall'inizio dell'estate. Questo mese abbiamo assistito a un rallentamento degli aumenti dei prezzi al supermercato rispetto al mese precedente. E i salari reali sono aumentati di nuovo per il secondo mese consecutivo, dando un pò di respiro alle famiglie che lavorano duramente".

I mercati girano in rosso dopo i prezzi Usa

L'andamento degli swap dopo il dato sull'inflazione in agosto indica che la Fed alzerà i tassi di interesse dello 0,75% in settembre, alla riunione in calendario la prossima settimana.

Il ragionamento fa perdere smalto ai mercati: tutte negative le Borse europee dopo l'annuncio dei dati sull'inflazione Usa ad agosto. Il Cac di Parigi cede lo 0,63%, mentre il Dax tedesco segna -0,75%. In territorio negativo anche il Ftse 100 di Londra, che perde lo 0,69%, e l'Ibex di Madrid, che lascia sul terreno l'1,25%.

Continuano a scendere i future a Wall Street: quelli sul Dow perdono l'1,5%, superano il 2% i cali su S&P500 e Nasdaq. Soffre in particolare il tech.

Il dato invece rafforza il dollaro nei confronti delle principali valute straniere. In questo momento, l'euro cede l'1,07% a 1,0014 dollari, il biglietto verde guadagna l'1,12% a 144,44 yen, la sterlina è in calo dell'1,22% a 1,1540 dollari.

Inflazione Usa più forte del previsto

Rallenta la corsa dell'inflazione negli Stati Uniti ma meno delle attese. I prezzi al consumo in agosto sono saliti su base annua dell'8,3% rispetto al  +8,5% di luglio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che scommettevano su un +8,1%. Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0,1%, peggio delle attese che puntavano su un -0,1%.

I prezzi dell'energia sono calati negli Stati Uniti del 5% in agosto, spinti al ribasso dal -10,6% della benzina anche se l'elettricità è salita del 15,8%, l'aumento maggiore dal 1981. La flessione però non basta a far calare in modo deciso l'inflazione: i rialzi di alimentari, servizi medici e abitazioni hanno infatti più che compensato il calo dell'energia facendo di fatto calare i prezzi al consumo meno delle attese all'8,3%.

I costi degli alimentari sono schizzati dell'11,4% rispetto ad agosto 2021, l'aumento maggiore dal 1979. I prezzi dei servizi di assistenza medica sono saliti dello 0,8% su luglio e del 5,6% su agosto 2021, mentre quelli per le abitazioni hanno segnato un +0,7% su base mensile e un +6,2% su base annua, ai massimi degli anni 1990.

Le Borse Ue prendono coraggio con i future su Wall Street

Le Borse europee prendono più coraggio e allungano il passo con i future su Wall Street postivi in attesa del dato dell'inflazione americana previsto per le 14.30. Milano sale dello 0,95% con l'evidenza di Tim (+2,44%) e Fineco (+2,6%) e fuori dal paniere principale di Mps che guadagna un 5%, con una nuova inversione di marcia. Lo spread è stabile a 223 punti con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.

Tra gli altri listini Francoforte guadagna lo 0,7% per nulla turbata dall'inflazione armonizzata confermata a settembre all'8,8% e dall'indice Zew peggio delle stime. Parigi segna un +0,65% e Londra +0,5%.

L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, è in rialzo di mezzo punto con i titoli legati ai servizi al consumo che fanno da traino. In recupero anche energia, finanziari e industriali. Il gas, in attesa che l'Ue definisca il pacchetto sull'energia, cede uno 0,31% a ridosso dei 190 euro al megawattora dopo un minimo di giornata 181,35 euro. Si conferma anche il rialzo del petrolio con il wti vicino a 89 dollari al barile (+1,3%) e il brent oltre 95 dollari (+1,26%). Sul fronte dei cambi l'euro resta forte sul dollaro con cui scambia a 1,018.

Tesoro, in asta 7,5 miliardi di Btp. Salgono i rendimenti

Salgono i rendimenti nell'asta di Btp dove sono stati assegnati titoli per complessivi 7,5 miliardi di euro. In particolare sono stati emessi 2,75 miliardi di euro di Btp a 3 anni con un rendimento del 2,77% e un aumento di 92 punti base rispetto alla precedente operazione, oltre a Btp a 7 anni per 3,25 con un rendimento del 3,5% (+74 punti la variazione) e Btp a 30 anni rendimento 4,04 (19esima tranche).

Borse Ue avanti con cautela

Borse europee all'insegna della cautela con il faro puntato sull'inflazione Usa, l'ultimo dato importante prima della riunione della Federal Reserve. Previsto in rallentamento all'8,1% (dall' 8,5%) che non dovrebbe più di tanto incidere sulla decisione della bance centrale americana di alzare i tassi di 75 punti base.

L'indice d'area europeo, lo stoxx 600, guadagna un marginale 0,25% con i titoli legati ai beni di consumo e alla salute in evidenza mentre frenano energia, finanziari e immobiliare.

Tra le singole Piazze, Milano registra un +0,05% (Ftse Mib 22.594 punti) con Mps sempre sotto la lente e che tra stop & go guadagna un teorico +3%. Francoforte segna un +0,02% in attesa dell'indice Zew mentre l'inflazione armonizzata ad agosto si è confermata all',8,8 dall'8,5 di luglio. Parigi è a +0,35% mentre Londra è piatta a -0,01%.

Saliscendi dello spread. Il differenziale tra Btp e Bund torna nell'area dei 227 punti con il rendimento del decennale italiano che cala al 3,93%. Conferma la discesa il gas, in attesa del pacchetto Ue sull'energia. I Ttf si posizionano a 183 euro al megawattora (-4%). In rialzo il petrolio con il Wti oltre 88 dollari al barile (+0,9%) e il Brent che si avvicina a 95 dollari a barile (+0,86%).

Fronte cambi l'euro continua a salire sul dollaro con cui scambia a 1,014.

L'indice Zew tedesco sotto le attese

Cala ancora a settembre l'indicatore Zew del sentiment economico per la Germania. L'indicatore sulle aspettative economiche si contrae a -61,9 da -55,3 di agosto. Le attese erano per un peggioramento meno pronunciato. Ancora peggiore la performance dell'indicatore che valuta la situazione economica attuale, in flessione da -47,6 di agosto a -60,5.

Il gas sotto 190 euro, oggi le misure Ue sull'elettricità

Il gas, dopo un avvio poco mosso, inizia la sua discesa in attesa del pacchetto di misure della Ue per far fronte alla crisi energetica e al caro energia. Ad Amsterdam i Ttf toccano un minimo di 185 euro al megawattora per poi stabilizzarsi a 186 segnando una flessione del 2,41%.

Cauti rialzi sulle altre Borse europee

Avvio con il segno più per le Borse europee che guardano all'inflazione Usa, al pacchetto Ue sull'energia e all'indice tedesco Zew. Francoforte segna un +0,36% con il Dax a quota 13.450 punti. Parigi registra un +0,42% con il Cac 40 a quota 6.360 punti. Debole Londra che cede lo 0,1% con il Ftse 100 a 7.463 punti.

Asia poco mossa, Tokyo +0,25%

La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo sulla scia di Wall Street, in attesa dei dati sull'inflazione negli Usa. Il Nikkei è salito dello 0,25%, a 28.614,63 punti, il Topix ha guadagnato lo 0,32% a 1.986,57 punti.

Le Borse cinesi, al ritorno agli scambi dopo il lungo ponte festivo, chiudono gli scambi in territorio positivo tra i timori sui nuovi lockdown anti-Covid: l'indice Composite di Shanghai guadagna lo 0,05%, a 3.263,80 punti, mentre quello di Sehnzhen guadagna lo 0,33%, portandosi a quota 2.125,05.

Milano piatta dopo le prime battute

Primi scambi all'insegna della volatilità per Piazza Affari che si indebolisce e appiattisce. Il Ftse Mib segna un marginale -0,08% a 22.587 punti. Ad incidere la giravolta dei bancari che sono passati in negativo con lo spread tra Btp e Bund che si riavvicina a 230 punti e il rendimento del decennale italiano poco sotto il 4% (3,96%). Unicredit cede lo 0,83%, Banco Bpm lo 0,79%, Bper lo 0,74%, Intesa Sanpaolo lo 0,0,56%. Sempre in asta Mps con un teorico +9,4%. Si conferma ben comprata Amplifon (+2). Tra gli altri vendite su Pirelli (-1,45%), Iveco (-1,3%) e Nexi (-1%).

Euro parte ancora in rialzo

Avvio in rialzo per l'euro sui mercati valutari che attendono oggi i dati sull'inflazione Usa i quali influiranno anche sulla decisione della Federal reserve la settimana prossima. La moneta unica europa avanza così dello 0,18% a 1,0138 dollari mentre lo yen sale dello 0,2% a 142,4.

Petrolio, il prezzo torna in calo

Torna a calare lievemente il prezzo del petrolio dopo la crescita di ieri. Il Wti del Texas cede lo 0,15%, nei primi scambi, a 87,65 dollari al barile. Il Brent perde lo 0,17% a 93,7 dollari.

Regno Unito, scende la disoccupazione a luglio

Il tasso di disoccupazione della Gran Bretagna è sceso al 3,6% a luglio dal 3,8% di giugno. Gli analisti si aspettavano che il tasso si mantenesse al 3,8%.

Germania, inflazione di agosto al +7,9% annuo

L'inflazione in Germania nel mese di agosto registra una variazione del +0,3% su mese e del 7,9% su anno. Lo indica l'agenzia statistica federale destatis, confermando così i dati delle stime preliminari. Il tasso di inflazione - contestualizza l'istituto - è così leggermente aumentato (luglio 2022: +7,5%; giugno 2022: +7,6%), rimanendo nettamente al di sopra del 7% da sei mesi a questa parte. 'Il motivo principale dell'elevata inflazione è ancora l'aumento dei prezzi di prodotti energetici e alimentari. Due misure del pacchetto di aiuti hanno avuto un leggero effetto al ribasso sul tasso di inflazione complessivo, in particolare da giugno ad agosto 2022: il biglietto da 9 euro (per i treni, ndr) e lo sconto sul carburante", ha spiegato georg thiel, presidente dell'ufficio federale di statistica.

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