4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La frenata dei prezzi negli Stati Uniti a luglio ha segnato la settimana di Borsa permettendo ai principali listini europei di tornare ai massimi da due mesi e a Wall Street di infilare la quarta settimana consecutiva di rialzo. Piazza Affari ha recuperato l'1,7% nell'ottava e oltre il 10% dai minimi dell'anno segnati a luglio.
Le Borse europee hanno chiuso ancora in positivo l'ultima sessione prima di Ferragosto (Milano resterà chiusa lunedì) e Wall Street ha proseguito nel suo rally, chiudendo in positivo con il Dow Jones a +1,27%, lo S&P 500 a +1,73% e il Nasdaq a +2,09% . Gli investitori cercano un punto di equilibrio tra i segnali di rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti, alimentati da un altro dato sui prezzi all'import, e le dichiarazioni degli esponenti di vertice della Federal Reserve, che sembrano ritenere necessari nuovi rialzi dei tassi di interesse. Nonostante i dati positivi sull'inflazione pubblicati in settimana, Thomas Barkin - presidente della Fed di Richmond - ha detto che servirà alzare i tassi d'interesse finché l'inflazione non tornerà al 2%. "Siamo felici di vedere che l'inflazione comincia a scendere, ma vorrei vedere un'inflazione sotto controllo e ai livelli" a cui mira la Fed; "finché non succederà, penso che dovremo continuare ad alzare i tassi", ha detto, intervistato dalla Cnbc.L'attenzione degli operatori resta così rivolta al difficile equilibrio tra stretta di politica monetaria e tenuta dell'economia: l'ultima indicazione di rallentamento arriva dal Regno Unito, dove nel secondo trimestre dell'anno il Pil è sceso dello 0,1% su base congiunturale.
Loading...
A Milano Tim, Nexi e Banco Bpm sotto i riflettori
A Piazza Affari il FTSE MIB ha sfiorato i 23mila punti e ha recuperato quasi il 12% dai minimi di metà luglio. Tre i titoli protagonisti della giornata di Borsa: il gruppo dei sistemi di pagamento Nexi grazie ai rumor che la vogliono nel mirino dei fondi di private equity; Telecom Italia, sulle indiscrezioni che parlano di un piano di Fratelli d'Italia per nazionalizzare la rete con l'intervento di Cdp; Banco Bpm, con le posizioni nell'azionariato di JpMorgan che riaprono la speculazione sull'asse tra la banca d'affari e Credit Agricole (primo azionista con il 9,2%) e sulle mire francesi nel capitale di Piazza Meda. Per Exor primo giorno con la doppia quotazione ad Amsterdam e a Milano: dal 27 settembre la holding resterà solo sugli scambi olandesi.
Scatta Nexi, voci su interesse private equity
Per quanto riguarda Nexi, secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia Reuters, alcuni fondi sarebbero pronti ad acquisire e a delistare la società dopo la recente discesa delle valutazioni dell'intero settore. Nei mesi scorsi, così, Nexi avrebbe ricevuto diverse offerte «non sollecitate» da parte di potenziali acquirenti, tra cui il private equity Silver Lake. I contatti con l'a.d. Paolo Bertoluzzo si sarebbero interrotti a fine marzo a causa della distanza tra le parti in tema di prezzo. In ogni caso, il titolo Nexi ha perso il 50% circa dai massimi del luglio 2021 in un trend discendente che ha coinvolto anche i concorrenti, ed è quindi inevitabile che le attuali valutazioni rendano il gruppo appetibile agli occhi dei player interessati. Nei giorni scorsi ricostruzioni di stampa avevano parlato di un incontro avvenuto a luglio tra lo stesso Bertoluzzo e l'amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco.
Tim in rally, rumor su nazionalizzazione con vittoria destra
Per quanto riguarda invece Tim, segnalano dalle sale operative, le quotazioni hanno beneficiato delle indiscrezioni su un piano di nazionalizzazione della società che farebbe parte del programma elettorale di Fratelli d'Italia. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, l'obiettivo del partito guidato da Giorgia Meloni sarebbe ottenere una «sovranità digitale» mantenendo il controllo pubblico sulla rete di telecomunicazioni. Il piano passerebbe da un'acquisizione di Tim da parte di Cdp, seguita dalla vendita di circa 30 milioni di clienti tra fisso e mobile a concorrenti per circa 13 miliardi, nonché della controllata Tim Brasil per 4 miliardi. In questo modo lo Stato manterrebbe il controllo della rete, dimezzando allo stesso tempo il debito della società. Nell'ultima settimana il titolo ha guadagnato oltre il 9%.
La frenata dei prezzi Usa riporta le Borse al top da giugno. Per Tim +9% in una settimana - Il Sole 24 ORE
Read More
No comments:
Post a Comment