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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Si muovono con cautela le Borse europee nella prima seduta della settimana, dopo aver tentato di partire al rialzo sulla scia della chiusura positiva di Wall Street di venerdì e di Tokyo questa mattina. La frenata dei bancari sta limitando i guadagni con il CAC 40 di Parigi che fa meglio del FTSE MIB di Milano e del DAX40 di Francoforte. Oggi negli Stati Uniti si festeggia il giorno dell'Indipendenza e Wall Street sarà chiusa e non arriveranno indicazioni macro, mentre in Europa c'è la pubblicazione dell'indice dei prezzi alla produzione di maggio per la zona euro e l'intera Ue. Sul fronte geopolitico, dopo che ieri i filorussi hanno annunciato di aver conquistato la città di Lysychansk e l'intera regione del Lugansk, nell'Ucraina orientale, oggi a Lugano, in Svizzera, si apre la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina. Si riuniranno i rappresentanti di 41 Paesi e 19 organizzazioni internazionali, inclusi esponenti della Banca mondiale e delle Nazioni Unite, tuttavia, non sarà presente alcun capo di Stato. Per quanto riguarda l'Italia, sul fronte interno, occhi puntati sull'incontro tra il presidente del consiglio, Mario Draghi, e e il leader dei 5 Stelle, Antonio Conte. La settimana sarà dominata dalla pubblicazione dei verbali della riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, e dei dati del mercato del lavoro di giugno. I verbali dovrebbero confermare la determinazione della Fed a piegare l’inflazione a ogni costo e l’employment report dovrebbe mostrare ancora una crescita sostenuta degli occupati non agricoli. Il 7 luglio saranno pubblicate anche le minute della Bce.
Tra i titoli, a Milano sono scattati al rialzo i titoli petroliferi con Eni e Tenaris, mentre Saipem, dopo un avvio positivo, è tornata a perdere terreno. Segno opposto per le banche:Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Pop Er e Banco Bpm , con lo spread BTp/bund tornato a salire sopra i 200 punti base e quando, secondo il Financial Times, la Banca centrale europea starebbe cercando il modo di evitare che gli istituti di credito possano realizzare extra profitti eccessivi con il rialzo dei tassi.
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Spread BTp/Bund di nuovo sopra 200, rendimento al 3,27%
Risale sopra la soglia dei 200 punti base, all’inizio della prima seduta della settimana, lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari scadenza tedesco si muove a inizio contrattazioni su quota 204 punti base, sei punti in più rispetto al closing di venerdì. In crescita anche il rendimento del decennale italiano, al 3,27% rispetto al 3,22% con cui ha chiuso venerdì.
Euro recupera, petrolio e gas in rialzo
Sul mercato valutario, l’euro passa di mano a 1,0429 dollari (1,0405 venerdì in chiusura, dopo aver toccato i minimi da gennaio 2017), e 141,171 yen (140,69), quando il dollaro vale 135,355 yen (135,23). È in leggero rialzo il prezzo del petrolio: il contratto consegna Settembre sul Brent sale dello 0,27% a 111,93 dollari al barile e quello scadenza Agosto sul Wti segna un +0,34% a 108,8 dollari. Il prezzo del gas ad Amsterdam è in progresso dello 1,7% a 150 euro al megawattora, dopo che in Germania è stato lanciato un nuovo allarme sugli approvvigionamenti.
Prezzi alla produzione +0,7% nella zona euro a maggio
A maggio, secondo i dati Eurostat, i prezzi alla produzione industriale nell’area euro sono aumentati dello 0,7% e nella Ue dello 0,8% rispetto ad aprile dopo rispettivamente +1,2% e +1,3 per cento. Rispetto a un anno prima +36,3% e +36,4 per cento. In Italia +0,3% rispetto ad aprile e +42,7% rispetto a un anno prima. I prezzi alla produzione industriale nell'area dell'euro a maggio rispetto ad aprile 2022, sono aumentati dell'1,7% per i beni intermedi, dell'1,3% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,9% per i beni di consumo durevoli e dello 0,6% per i beni strumentali, mentre sono diminuiti dello 0,2% nel settore energetico. I prezzi nell'industria totale, esclusa l'energia, sono aumentati dell'1,3 per cento. Nella Ue sono aumentati dell'1,7% per i beni intermedi, dell'1,4% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,8% per i beni di consumo durevoli, dello 0,6% per i beni strumentali e dello 0,1% nel settore energetico. I prezzi nell'industria totale, esclusa l'energia, sono aumentati dell'1,4 per cento.
Borse europee caute, a Milano frenano le banche. Spread torna sopra 200 punti - Il Sole 24 ORE
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