Al via il bonus benzina contro l’aumento del prezzo dei carburanti. I datori di lavoro del settore privato che lo vorranno, potranno erogare ai propri dipendenti i buoni benzina solo nel 2022 e fino a un massimo di 200 euro per lavoratore. Vediamo insieme le regole, quando arrivano e come vengono distribuiti.
Bonus benzina, quali spese copre
I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano).
La circolare n. 27E del 14 luglio 2022 specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici, “anche al fine di non creare ingiustificate disparità di trattamento fra differenti tipologie di veicoli”.
Bonus benzina, come fare domanda
Tutti possono avere il bonus indipendentemente dallo stipendio, visto che la concessione del bonus non è legata a limiti reddituali. Il bonus benzina di 200 euro è però subordinato al riconoscimento dell’agevolazione da parte del datore di lavoro privato che, nell’ambito delle misure di welfare aziendale, può decidere se attribuire o meno il beneficio ai propri dipendenti, tutti o solo alcuni.
Fino alla soglia dei 200 euro, i buoni benzina sono esenti IRPEF per il lavoratore: lo Stato interviene garantendo ai dipendenti l’esclusione dalla formazione del reddito imponibile, e quindi dalla tassazione, delle somme erogate dal proprio datore di lavoro.
Per ottenerlo non è necessaria alcuna domanda da parte del dipendente: lo sgravio viene riconosciuto automaticamente, secondo le modalità previste dall’azienda. Sarà il datore di lavoro a decidere se erogarli e di che importo (potrà arrivare a corrispondere anche un valore inferiore rispetto ai 200 euro).
Bonus benzina, quando arrivano i 200 euro
I bonus benzina possono essere erogati durante il 2022 e nei primi 12 giorni del 2023. Il consumo da parte dei lavoratori invece non dovrà avvenire entro tale data, ma entro la data di scadenza segnata sul buono stesso.
Bonus benzina, quali aziende possono erogarlo
Nella circolare, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che il bonus può essere concesso solo dalle aziende settore privato. Ne sono escluse, quindi, le pubbliche amministrazioni.
Può essere riconosciuto anche da:
- enti pubblici economici;
- soggetti che non svolgono attività commerciale;
- lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti (ad esempio studi professionali).
Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente, senza limiti di reddito.
Bonus benzina in sostituzione del premio di risultato
La circolare dell’Agenzia delle Entrate specifica anche che il bonus di 200 euro potrà essere erogato in sostituzione del premio di risultato, ma in tal caso non sarà possibile per il datore di lavoro riconoscerli ad personam e sarà necessario che il pagamento avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali.
Bonus benzina 200 euro, quando arrivano e come fare domanda - QuiFinanza
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