Netflix ha perso 200.000 abbonati nel primo trimestre. È la prima volta in dieci anni che il colosso dello streaming accusa una perdita di abbonamenti. Il dato sorprende gli analisti e delude le attese. Sotto le stime del mercato anche i ricavi, cresciuti del 10% a 7,87 miliardi di dollari. L’utile è calato a 1,6 miliardi dagli 1,71 miliardi dello stesso peridio dell’anno precedente. Affonda il titolo: negli scambi after hours a Wall Street, le azioni del colosso dello streaming globale arrivano a perdere il 22,5%.
La decisione all’inizio di marzo di sospendere il servizio in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina ha provocato la perdita di 700.000 abbonati. Netflix, che attualmente conta 221,6 milioni di abbonati, ha riportato l’ultima perdita di clienti nell’ottobre 2011. Il colosso dello streaming ha spiegato che il calo è legato principalmente alla difficoltà di acquisire nuovi abbonati in tutte le regioni del mondo, ma anche alla sospensione del servizio in Russia. Il pioniere del settore ha fatto il pieno di abbonati durante la pandemia di Covid. Il mercato si aspettava una correzione, ma non così forte.
Il totale degli abbonamenti è di gran lunga peggiore rispetto alle previsioni della direzione aziendale che aveva ipotizzato una crescita di 2,5 milioni. Il calo sarebbe legato anche alla concorrenza delle piattaforme rivali, a partire da Disney Plus e Apple. La piattaforma di streaming più famosa ha offerto poi una cupa previsione per il trimestre primaverile nonostante il ritorno di serie tanto attese come «Stranger Things» e «Ozark» e il debutto del film «The Grey Man», con Chris Evans e Ryan Gosling.
Netflix perde abbonati, è la prima volta dal 2011. Affonda il titolo: - 22,5% a Wall Street - Corriere della Sera
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