Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - La paura per un attacco russo sembra essersi allontanata ma i Paesi Nato non sono del tutto certi del ritiro delle truppe annunciato ieri da Putin. I mercati occidentali hanno reagito di conseguenza, contrariamente a quanto sta accadendo a Mosca. Geopolitica o no, gli investitori aspettano i verbali Fed di questa sera per captare i segnali dei membri votanti, mentre a Londra la strada di un ulteriore inasprimento monetario sembra quella maestra. In Cina, invece, la banca centrale gioca un altro sport. Ecco le notizie principali sui mercati finanziari di questo mercoledì:
1. Nato non crede a Putin
I mercati finanziari non sono del tutto convinti del ritiro delle truppe russe in Est Europa, dopo che il segretario generale Jens Stoltenberg ha affermato che Mosca sta continuando "ad rinforzare la presenza al confine", e "nessuna forma de-escalation è stata vista sul campo".
In riposta, le agenzie di stampa russe hanno scritto che il ritiro annunciato da Putin sia dal confine ucraino che dalla Crimea continuerà "per le prossime 3 o 4 settimane", ma per Diego Morín, analista di IG, "gli investitori restano cauti su qualsiasi svolta degli eventi".
Positivi invece i mercati russi, con il rublo che si rafforza contro il dollaro e l'indice in rialzo dell'1,1%. I prezzi del gas europeo scambiano sotto i 70 euro per megawattora anche per un aumento delle scorte.
2. Verbali Fed
Oltre alle tensioni geopolitiche, i trader tengono sotto stretta osservazione ogni indicazioni che arriva dagli ambienti Fed in ottica tassi d'interesse. Per questo, è alta l'attenzione per il rilascio dei alle 20:00 CET che potrebbero dare qualche segnale circa le intenzioni dei membri votanti sul percorso da fare.
Molti asset manager prevedono un aumento di 25 punti base in ogni riunione, con JP Morgan (NYSE:) che vede il target massimo di 1,5% entro fine 2022, mentre secondo il Fed Rate Monitor Tool di Investing.com la possibilità di vedere un aumento di 50 punti base nella riunione di marzo è pari al 59% dal 27% della scorsa settimana.
"Numerosi membri del Fomc nelle ultime settimane hanno espresso opinioni sempre più aggressive", scrivono dal broker Oanda. "Pochi sono stati aggressivi come James Bullard, che ha chiesto un intero punto percentuale di aumenti prima di luglio e ha sollevato la prospettiva di aumenti tra le riunioni. I verbali potrebbero riflettere l'evoluzione da falco in corso presso la banca centrale, ma non dovrebbe cambiare il pricing dei mercati".
3. Pressione a Threadneedle Street
L'aumento annuo dei prezzi al consumo nel Regno Unito (+5,5% a gennaio) è stato il più alto dal 1992, mentre i prezzi alla produzione sono schizzati al +9,9%, nonostante la Banca d'Inghilterra abbia imposto due aumenti consecutivi dei tassi di interesse per la prima volta dal 2004 nel tentativo di contenere il surriscaldamento dell'economia.
La BoE prevede che l'inflazione raggiungerà il picco del 7,25% ad aprile, ma il mercato prezza altri cinque aumenti dei tassi, il che porterebbe il costo della sterlina all'1,75%, il più alto dal 2009.
Contesto leggermente diverso in Cina, dove i prezzi alla produzione rimangono elevati al 9,1% ma seguono un trend ribassista. Per gli analisti di Oanda, se questo calo dovesse essere confermato, "la banca centrale cinese di continuare a tagliare i tassi per proteggere ulteriormente l'economia dai vari venti contrari che deve affrontare, tra cui la pandemia e le turbolenze del mercato immobiliare".
4. Rialzi "spaziali"
I viaggi spaziali non sono più un sogno lontano. Per questo il titolo di Virgin Galactic (NYSE:) è schizzato oltre il 31% nella seduta di ieridopo aver annunciato l’apertura della vendita dei biglietti al pubblico a partire da domani.
I biglietti, già annunciati nel 2021, non sono per tutte le tasche. Costeranno 450.000 dollari l’uno, con un anticipo di 150.000 dollari, ma per l'Ad Michael Colglazier la società punta "ad avere i nostri primi 1.000 clienti all’inizio del servizio commerciale, con delle fondamenta incredibilmente solide per l’inizio delle operazioni regolari che arriveranno con l'aumento delle flotta”.
Tornando sulla terra, è da segnalare il fermento sul comparto dei chip. Dopo l'annuncio dell'acquisizione da parte di Intel (NASDAQ:) di Tower Semiconductor per 5,4 miliardi di dollari che ha fatto schizzare il titolo al +42% sul , sono aumentati gli acquisti anche su STMicroelectronics (MI:). La società israeliana ha siglato una partnership con STM (PA:) nel 2021 in base alla quale le due società uniranno le proprie risorse per accelerare la produzione.
5. Borse
I listini europei hanno invertito i guadagni iniziali e scambino in territorio negativo nel primo pomeriggio. Il perde lo 0,5%, il Cac e il cedono lo 0,1%, mentre è in ribasso dello 0,1%.
Per l'avvio di Wall Street, i future sono in calo di 80 punti, i future Nasdaq perdono 50 punti, mentre i future S&P 500 segnano -11 punti. Giornata importante i dati Usa, con le vendite al dettaglio, la produzione industriale e l'indice mensile del mercato immobiliare della National Association of Homebuilders che verranno resi noti nel pomeriggio.
Verbali fed, tensione Ucraina, inflazione - Cosa sta succedendo sui mercati Da Investing.com - Investing.com
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