La legge di bilancio del 2022 ha apportato importanti modifiche alle aliquote Irpef attraverso una molto attesa riforma fiscale, che però rischia di scontentare la platea di beneficiari dell’ex bonus Renzi, meglio noto oggi come bonus Irpef di 100 euro. Vediamo dunque le novità contenute in manovra e a chi spetta il trattamento integrativo da 1.200 euro all’anno.
Per le misure che riguardano la tassazione a carico delle persone fisiche sono stati destinati ben 7 miliardi di euro, con interventi che riducono le aliquote medie effettive e riformano le aliquote marginali effettive.
Riforma fiscale: le grandi novità in manovra che riguardano l’Irpef
Tre le importanti novità contenute in manovra per attuare la riforma fiscale.
- Sono ridotti da cinque a quattro gli scaglioni di reddito, con la soppressione del quarto, che riguardava i redditi da oltre 55 mila euro e fino a 75 mila euro, e la relativa aliquota del 41%. Il terzo scaglione è stato ristretto e comprende ora i redditi da oltre 28 mila euro e fino a 50 mila euro.
- Sono alleggerite le aliquote di tassazione che riguardano il secondo e il terzo scaglione, che passano dal 27% e dal 38%, rispettivamente, al 25% e al 35%.
- Sono rimodulate le detrazioni di imposta che spettano in base alla tipologia di reddito, decrescenti al crescere del reddito complessivo, e cambia il trattamento integrativo, il bonus fiscale di 100 euro che ha preso il posto del bonus Renzi.
Bonus Renzi: cos’è, a quanto ammonta e come è cambiato nel tempo
Il bonus di 80 euro al mese noto come bonus Renzi è stato fortemente voluto dal governo guidato dal premier di Rignano sull’Arno e introdotto nel maggio del 2014 con il decreto legge n.66 del 24 aprile 2014, per poi essere confermato anche per l’anno successivo.
Era erogato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e del settore privato con redditi annui superiori agli 8 mila euro e fino ai 26.600 euro. Con provvedimenti successivi è stato reintrodotto fino alla forma attuale, che prevede un trattamento integrativo di 1.200 euro all’anno con 12 rate mensili ed esteso fino a redditi di 28 mila euro. Qua i requisiti del bonus Irpef per il 2021.
Ex bonus Renzi, a chi spetta nel 2022: le due nuove fasce di reddito
Con la nuova manovra, l’ex bonus Renzi spetta ora per chi ha un reddito complessivo fino ai 15 mila euro, che sostituisce il vecchio tetto di 28 mila euro annui. Tuttavia per la fascia tra i 15 mila e i 28 mila euro sono previste delle eccezioni.
Il trattamento integrativo è comunque riconosciuto se la somma di alcune detrazioni è superiore all’imposta lorda. In tal caso il bonus spetta per un importo, comunque non superiore ai 1.200 euro, pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda.
Riassumendo, il bonus spetta ai lavoratori dipendenti con le seguenti fasce di reddito.
- Fino ai 15 mila euro di reddito: 1.200 euro.
- Dai 15 mila euro ai 28 mila euro di reddito: differenza tra imposta lorda e detrazioni spettanti.
Le detrazioni possono essere quelle per carichi di famiglia, redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione, mutui agrari e immobiliari per l’acquisto della prima casa con prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2021, erogazioni liberali, spese sanitarie.
Sono comprese anche quelle per le rate per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici e da altre disposizioni normative, ad esempio il Superbonus 100% – qua tutte le novità sui bonus per la casa.
Con la nuova riforma Irpef contenuta nella legge di bilancio del 2022, tanti italiani riceveranno una super busta paga, come vi abbiamo anticipato qui, calcolando detrazioni e nuove agevolazioni.
Bonus Renzi anche nel 2022, a chi spetta e quanto in base al reddito - QuiFinanza
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