Già raggiunto l’obiettivo di un utile netto di almeno 4 miliardi di euro per l’intero esercizio. IntesaSanpaolo ha confermato la politica dei dividendi
IntesaSanpaolo ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2021, che, hanno visto già raggiunto l’obiettivo di un utile netto di almeno 4 miliardi di euro per l’intero esercizio.
IntesaSanpaolo ha confermato la politica dei dividendi. Il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto di 0,0721 euro per azione che sarà assegnato il 22 novembre 2021, per un ammontare complessivo di 1,4 miliardi di euro.
Nel dettaglio, IntesaSanpaolo ha terminato i primi nove mesi del 2021 con un utile netto di 4,01 miliardi di euro, in aumento del 28,7% rispetto ai 3,11 miliardi contabilizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno, escludendo il goodwill negativo provvisorio originato nel terzo trimestre 2020 dall’acquisizione di UBI Banca. I vertici di IntesaSanpaolo hanno segnalato che il risultato ha già raggiunto l’obiettivo di un utile netto di almeno 4 miliardi di euro per l’intero 2021.
Il risultato della gestione operativa è salito del 17,7%, passando da 6,77 miliardi a 7,96 miliardi di euro. Il cost/income ratio nei primi nove mesi del 2021 è stato pari al 50,1%, rispetto al 53% dei primi tre trimestri del 2020.
I proventi operativi netti sono stati pari a 15,9 miliardi di euro, in crescita del 15,4% rispetto ai 13,78 miliardi dei primi nove mesi del 2020, beneficiando della forte crescita delle commissioni nette (+23,6% a 7,1 miliardi).
Nel solo terzo trimestre 2021 IntesaSanpaolo ha registrato un utile netto di 983 milioni di euro, mentre i proventi operativi netti sono aumentati del 7% a 5,09 miliardi di euro.
A fine settembre 2021 il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 14,3% (14,7% a fine 2020), dopo la deduzione delle riserve distribuite a ottobre 2021, dei dividendi maturati nei primi nove mesi 2021 e delle cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1; la stima del Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime di IntesaSanpaolo è pari al 15,1%.
Sempre a fine settembre 2021 i finanziamenti verso la clientela erano pari a 463 miliardi di euro, in aumento dello 0,1% rispetto al 31 dicembre 2020 e in flessione dello 0,2% rispetto al 30 settembre 2020 (in crescita dello 0,2% rispetto al secondo trimestre 2021 e del 3,5% rispetto ai primi nove mesi 2020 considerando i volumi medi di periodo).
Alla stessa data il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) era sceso a 9,14 miliardi di euro, in diminuzione del 14,9% rispetto ai 10,74 miliardi del 31 dicembre 2020. In quest’ambito, i crediti in sofferenza si erano ridotti a 3,58 miliardi di euro da 4 miliardi del 31 dicembre 2020, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,8% (0,9% al 31 dicembre 2020) e un grado di copertura al 60,7% (58,3% a fine 2020).
IntesaSanpaolo ha segnalato che al 30 settembre 2021 le operazioni di finanziamento con la BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari a circa 131 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III.
IntesaSanpaolo ha confermato la politica dei dividendi.
A valere sui risultati del 2021 il management prevede, in linea con il Piano di Impresa 2018-2021, la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto, in merito alla quale il consiglio di amministrazione ha deliberato un acconto di 0,0721 euro per azione che sarà assegnato il 22 novembre 2021 e messo in pagamento il 24 novembre, per un ammontare complessivo di 1,4 miliardi di euro.
IntesaSanpaolo, i conti dei primi nove mesi del 2021 - SoldiOnline.it
Read More
No comments:
Post a Comment