Un vero e proprio ingorgo fiscale fra oggi e martedì 30 novembre, figlio (anche) dei numerosi rinvii doviuti alla crisi pandemica. Lo segnala la Cgia di Mestre, che stima come tra il pagamento degli acconti Ires, Irap, Irpef e dell’imposta sostitutiva in capo alle attività in regime forfettario le imprese saranno chiamate a versare alle casse dello Stato 27 miliardi di euro.
A fronte di questa situazione non mancheranno casi in cui sarà difficile onorare questa scadenza; purtroppo, la mancanza di liquidità sta tornando ad essere un problema assillante, soprattutto per tantissime piccole e micro imprese”, denuncia ancora la Cgia.
Le scadenze
Analizzando gli importi che l’erario incasserà entro martedì, la scadenza economicamente più importante sarà quella riconducibile al pagamento dell’acconto Ires che secondo le stime dell’Ufficio studi Cgia costerà alle imprese 12,2 miliardi di euro. L’acconto Irap, invece, preleverà dalle casse delle aziende 6,8 miliardi, mentre l’acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi di euro. Per quest’ultima voce va segnalato che una parte del versamento sarà in capo ai soggetti Irpef non titolari di partita Iva (ovvero lavoratori dipendenti o pensionati) che hanno altre forme di reddito (affitti, redditi diversi). Infine, dall’imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi di euro circa.
Entro il 16 dicembre, inoltre, elenca ancora la Cgia, le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori. Dovranno, inoltre, pagare l’acconto dell’imposta sostitutiva sui redditi da rivalutazione del Tfr, il saldo dell’Imu su capannoni, uffici, negozi e l’Iva del mese di novembre, sempreché si tratti di contribuenti mensili. Infine, entro Natale dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti.
Altra proroga in arrivo
Le forze di maggioranza hanno chiesto al governo di diluire in modo particolare i pagamenti delle cartelle esattoriali, se ne sta parlando proprio in queste ore. Il governo potrebbe prorogare al 9 dicembre la rottamazione-ter delle cartelle e il saldo e stralcio e considerati i 5 giorni di ‘tolleranza’, la proroga (senza sanzioni o decadenza) arriverebbe al 14 dicembre.
A confermare questa ipotesi come riporta anche Repubblica è stata la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Cecilia Guerra, spiegando che in questo modo “si riesce a ottenere il versamento entro l’anno e quindi è dentro le risorse del 2021 e non deve essere coperto”. A questo si aggiunge “uno spostamento anche dei termini per poter pagare le cartelle che sono state mandate fra settembre e dicembre. Vedremo dove arrivare, sempre in relazione ai problemi di copertura”.
Ingorgo fiscale e cartelle: si va verso un nuovo rinvio - QuiFinanza
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