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Sunday, October 3, 2021

È ufficiale: il Bollo Auto sarà cancellato il 30 ottobre! - Trend-online.com

Poche imposte come la tassa automobilistica (o Bollo Auto) suscitano la riprovazione dei contribuenti. E tuttavia, per alcuni di questi, il 2021 è l’anno in cui si può esultare. Perché arrivano ad esecuzione alcune agevolazioni che permettono di non pagare il tanto odiato tributo.

In particolare, il 30 ottobre 2021 diventeranno esecutivi alcuni provvedimenti che prevedono la vera e propria cancellazione dei Bollo Auto. Il Decreto Sostegni varato dal Governo presieduto da Mario Draghi, infatti, ha sancito l’eliminazione dei carichi pendenti (tra i quali figurano naturalmente anche quelli legati al mancato pagamento del bollo auto) per alcune categorie di contribuenti. I successivi decreti attuativi hanno così stabilito con precisione l’iter di estinzione, scandendo un calendario il cui termine ultimo è appunto sabato 30 ottobre.

Nel prosieguo dell’articolo spiegheremo dunque quali sono i soggetti che possono beneficiare di tale pacchetto di misure, e delineeremo il calendario della sua effettiva esecuzione. Riassumeremo inoltre quali provvedimenti di esenzione dal bollo auto, di rateizzazione dei pagamenti e di sospensione sono stati introdotti dalle singole regioni allo scopo di permettere ai contribuenti di assolvere più comodamente i propri doveri con l’Erario.

Bollo Auto: che cos’è?

Il Bollo Auto, più propriamente chiamato “tassa automobilistica”, è un tributo i cui destinatari sono tutti i contribuenti i quali siano effettivamente proprietari di un veicolo a motore. Coloro che sono intestatari di un certificato di proprietà di più veicoli dovranno versare la propria quota annuale del Bollo Auto per ognuno di essi.

Il Bollo Auto, valevole sia per gli autoveicoli che per i motoveicoli, è una tassa la cui riscossione è a carico delle regioni (o di alcune province autonome). Esso viene calcolato primariamente in proporzione alla potenza del veicolo, alla sua classe ambientale e all’anno di immatricolazione. Il valore che emerge dall’incrocio di questi dati viene poi ulteriormente moltiplicato con un coefficiente che varia da regione a regione. Motivo per il quale non è insolito vedere proprietari del medesimo veicolo, di uguale potenza, classe ambientale e anno di immatricolazione, pagare importi differenti perché residenti i territori che applicano un diverso coefficiente regionale.

Le uniche esenzioni, per così dire “strutturali”, al pagamento del Bollo Auto riguardano quelle automobili e quei motoveicoli che rivesto un particolare interesse dal punto di vista storico. I proprietari di queste tipologie di veicoli possono infatti essere esentati dal pagamento annuale della tassa oppure beneficiare di cospicue riduzioni del suo importo.

Per chi è prevista la cancellazione del Bollo Auto?

Come già accennato, il Decreto Sostegni approvato il marzo scorso durante i primi mesi di insediamento del Governo Draghi, ha stabilito la cancellazione del Bollo Auto per alcuni soggetti.

I contribuenti che potranno beneficiare di questo importante vantaggio sono coloro che soddisfano i requisiti per poter accedere alla cosiddetta Pace Fiscale. Tale misura, fortemente voluta dalla Lega di Matteo Salvini e resasi necessaria per sgravare l’Agenzia delle Entrate dal carico di lavoro di crediti ormai inesigibili, ha consentito la vera e propria cancellazione di tutte le cartelle esattoriali (purché al di sotto dei 5 mila euro) che siano state notificate nel decennio che va dal 2000 al 2010.

Tra di esse, naturalmente, vi sono anche quelle legate all’evasione del Bollo Auto. Il condono (perché di questo si tratta, come del resto dichiarato dallo stesso Premier, Mario Draghi) si applica però solamente ai soggetti con un reddito non superiore ai 30 mila euro.

Quando avverrà la cancellazione del Bollo Auto?

Ecco dunque che, per questa categoria di contribuenti, diventa effettiva la cancellazione del Bollo Auto. Come già accennato, i decreti che rendono esecutivo tale provvedimento hanno delineato un minuzioso calendario grazie al quale l’Agenzia delle Entrate, i cittadini titolari di cartelle esattoriali soggette a cancellazione e gli agenti della riscossione dovranno agire affinché si concretizzi la cancellazione.

Come detto, la cancellazione dei carichi pendenti (tra cui quelli legati al mancato pagamento del Bollo Auto) avverrà entro il 30 ottobre 2021.

Questo perché entro il 20 agosto scorso è stato stilato e comunicato dall’agente incaricato della riscossione all’Agenzia delle Entrate l’elenco di tutti quei contribuenti titolari di cartelle esattoriali per le quali è possibile beneficiare del condono introdotto dal Decreto Sostegni. Ed entro il 20 settembre l’Agenzia delle Entrate, dopo avere effettuato le dovute verifiche, ha risposto all’agente incaricato della riscossione comunicandogli quali contribuenti tra quelli elencati avessero soddisfatto tutti i requisiti reddituali necessari per poter beneficiare del provvedimento (lo ricordiamo: un reddito annuo non superiore ai 30 mila euro).

Il calendario, inoltre, fissa altre date molto importanti per gli enti coinvolti dalle operazioni di riscossione. Il concessionario cui è stata affidata l’operazione, infatti, entro il 15 novembre ha il dovere di comunicare l’entità del rimborso che dovrà ricevere dal Ministero dell’Economia in virtù della cancellazione del debito del contribuente che è stato cancellato.

Due settimane dopo, entro il 30 novembre, il MEF inoltrerà la lista di coloro i quali hanno effettivamente potuto beneficiare della cancellazione delle cartelle esattoriali (tra le quali, naturalmente, quelle legate al mancato pagamento del Bollo Auto). Così che, oltre ai carichi pendenti, vengano contestualmente eliminate anche le voci di bilancio ad essi riferite.

Il risarcimento dei costi sostenuti dai concessionari della riscossione dovrebbe poi realizzarsi in due rate. Entro il 2021 la prima, ed entro il 30 giugno 2022 la seconda.

Il rimborso del Bollo Auto

La cancellazione del Bollo Auto per i soggetti che possono beneficiare del condono fiscale sancito dal primo Decreto Sostegni non è però l’unico provvedimento che ha permesso l’esenzione da tale imposta (o, per meglio dire, l’eliminazione dei carichi pendenti legati ad essa). C’è infatti un’altra categoria di contribuenti che non solo si è vista esentata dal pagamento del Bollo Auto, ma che potrà ottenere il rimborso di quanto già versato, laddove essi non fossero tenuti a farlo.

Parliamo, in particolare dei cittadini residenti nella Regione Lombardia che hanno fronteggiato le conseguenze più onerose della crisi causata dalla pandemia. I professionisti che utilizzano l’automobile come strumento per l’esercizio della propria attività, infatti, sono stati esentati dal pagamento del Bollo Auto per l’anno 2020. Anno in cui, lo ricordiamo, per un lungo periodo sono stati imposti divieti alla circolazione che hanno messo in ginocchio molte categorie di lavoratori.

Tra questi (intermediari del commercio, intermediari del commercio di veicoli a motore, e così via) vi sono anche coloro che hanno erroneamente già versato la somma relativa al Bollo Auto 2020. La Regione Lombardia ha così decretato il rimborso totale dell’importo già versato, a patto di soddisfare i requisiti stabiliti dal provvedimento (essere una microimpresa con un fatturato non superiore ai 2 milioni di euro e non avere alle proprie dipendenze più di 10 persone, avere la propria sede nel territorio lombardo ed essere regolarmente iscritti al Registro delle Imprese della regione).

Bollo Auto 2021: i provvedimenti regionali

Molte regioni, allo scopo di rendere la vita più semplice ai propri cittadini in un periodo di difficoltà economica, ha concesso loro la proroga dei termini di pagamento del Bollo Auto.

  • Il Veneto ha fatto slittare al 30 settembre i termini di pagamento del Bollo Auto per quei versamenti che andavano in scadenza precedentemente al 1° settembre 2021.
  • L’Emilia-Romagna aveva invece fatto slittare al 31 luglio 2021 la scadenza per il pagamento della tassa automobilistica per quei proprietari di motovetture e motoveicoli che erano tenuti a versare l’importo dell’imposta entro il 30 giugno 2021.
  • Allo stesso modo, la Campania aveva fatto slittare al 31 maggio i pagamenti in scadenza prima del 19 gennaio 2021.

Altre regioni hanno invece previsto una vera e propria esenzione dal pagamento del Bollo Auto:

  • Lombardia: esenzione per le imprese di trasporti dal pagamento della tassa automobilistica riferita al 2021;
  • Marche: esenzione per i proprietari di veicoli a motorizzazione ibrida;
  • Piemonte: esenzione per i privati proprietari di vetture di classe ambientale almeno Euro 6 (immatricolati nel 2020 e in sostituzione di veicoli di classe ambientale inferiore all’Euro 5);
  • Sicilia: esenzione dalla tassa automobilistica (2020) per chi ha un reddito che non supera i 15 mila euro ed è proprietario di una vettura con una potenza che non supera i 53kw e che abbia almeno dieci anni.

Bollo Auto: come verificare l’avvenuta cancellazione

Per assicurarsi che la procedura descritta nei capitoli precedenti, la quale prevede la cancellazione delle cartelle esattoriali (tra le quali anche quelle legate al Bollo Auto) il contribuente può recarsi sul portale dell’Agenzia delle Entrate

Qui, egli potrà consultare il proprio cassetto fiscale, nel quale sono elencate anche tutte le informazioni legati ai provvedimenti di cancellazione e definizione agevolata dei propri carichi pendenti.

Per poter avere accesso alla propria pagina nell’area riservata occorre disporre delle credenziali di accesso al portale dell’Agenzia delle Entrate, o di uno SPID, di una Carta di Identità Elettronica o una Carta Nazionale dei Servizi.

In alternativa, qualora non si disponga di nessuno di questi strumenti oppure più semplicemente non si abbia dimestichezza con il portale dell’Agenzia delle Entrate, è possibile farsi supportare da un intermediario autorizzato (patronati, CAF, dottori commercialisti, e così via).

Copywriter e collaboratore giornalistico, classe 1987.

Ho una laurea in filosofia conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho studiato a lungo il processo di integrazione europea e i meccanismi di integrazione delle società complesse, fissando il risultato delle mie ricerche in due distinte pubblicazioni: "Il processo di integrazione europea" e "Razionalizzazione della solidarietà". Mi interesso dell'attualità politica, di economia, storia e teoria della comunicazione. Quando non scrivo, o faccio ricerca, svolgo attività di consulenza per le aziende, curandone tutti gli aspetti della comunicazione, interna ed esterna.

Il mio motto è? "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo".

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