La crisi dei chip sta complicando ulteriormente le attività produttive del Gruppo Stellantis. Dopo aver annunciato lo stop alla produzione in alcuni stabilimenti europei a causa della mancanza di semiconduttori, il Gruppo ha fatto sapere nelle ultime ore di dover prolungare lo stop delle attività del sito di Melfi in Italia. La produzione era già stata fermata da metà agosto. Un fermo che comprendeva anche le 2 settimane della pausa estiva.
In origine, le attività dovevano ripartire il prossimo 6 settembre ma a causa della mancanza dei semiconduttori, Stellantis ha deciso che la produzione partirà solamente il 13 settembre. Inoltre, il Gruppo ha fatto sapere che a settembre sarà possibile lavorare solamente 5-6 giorni (pari a circa 8.000 vetture). Successivamente, se la situazione non cambierà, ci si dovrà fermare ulteriormente a causa dei problemi di fornitura delle componenti elettroniche oggi sempre più importanti per le moderne autovetture.
Nella fabbrica di Melfi, si ricorda, vengono prodotte la Fiat 500X e le due Jeep Renegade e Compass. L'azienda ha pure sospeso il contratto di solidarietà e ha attivato le procedure per la cassa integrazione ordinaria. Una situazione che ovviamente preoccupa tutti i sindacati italiani che hanno chiesto ai Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando un incontro con l'azienda per proseguire il confronto sul futuro piano industriale e per arrivare ad assegnare ad ogni impianto "una missione produttiva" che garantisca l'occupazione e prospettive per il futuro.
Il problema della fornitura dei semiconduttori sta colpendo duramente tutto il settore automotive. Molte case automobilistiche stanno rivedendo i loro piani di produzione a causa dell'assenza dei chip. Per esempio, nelle ultime ore, Renault ha fatto sapere che estenderà fino alla fine dell'anno i fermi parziali nei suoi tre stabilimenti in Spagna.
L'azienda prevede di fermare la produzione nel suo stabilimento di Palencia, dove produce il SUV Kadjar e la Megane, per ben 61 giorni e nello stabilimento di Valladolid, dove realizza la Captur, per un massimo di 40 giorni. Lo stabilimento dei motori di Valladolid, invece, potrebbe cessare la produzione per 17 giorni. Anche Suzuki, sempre nelle ultime ore, ha annunciato di dover rivedere a settembre le sue attività di produzione. La casa automobilistica fermerà la produzione nella sua fabbrica in Ungheria per due settimane.
Crisi dei chip, Stellantis allunga lo stop delle attività di Melfi - HDmotori
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