Il progetto di Tesla
Il tracciamento del cobalto attraverso la blockchain può contribuire a individuare le violazioni dei diritti umani legate all’estrazione di questo minerale essenziale per produrre le batterie delle auto elettriche. E sono sempre di più le aziende che si affidano a questa tecnologia. L’ultima in ordine di tempo è Tesla. La società guidata da Elon Musk di recente ha annunciato che sta lavorando con un consorzio di produttori di cobalto allo sviluppo di una piattaforma blockchain in grado di tracciare il percorso della materia prima dalla «miniera alla batteria». L’obiettivo della piattaforma è quello di creare «un registro trasparente, aperto e globale». Il consorzio è composto da Umicore, società belga che si occupa di lavorazione dei metalli, dalla compagnia mineraria anglo-svizzera Glencore e da altre aziende del settore come China Molybdenum ed Eurasian Resources Group, che possiedono miniere di cobalto in Congo. Il progetto pilota dovrebbe durare fino alla fine del 2021. Se tutto andrà secondo le aspettative, nel 2022 ci sarà il lancio ufficiale della piattaforma.
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Cobalto, la blockchain contro lo sfruttamento nelle miniere: la scommessa (etica) di Tesla e le altre big... - Corriere della Sera
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