Contenuti nel decreto Sostegni bis convertito in legge lo scorso 22 luglio, tornano gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2, comprese tra 61 e 135 g/km. Rifinanziato anche l’Ecobonus per elettriche e ibride plug in, mentre bisognerà attendere settembre per i sostegni all’usato Euro 6
Lunedì 2 agosto è la data X per il riavvio degli incentivi destinati alle auto nuove con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km, che potranno essere prenotati tramite l’apposita piattaforma del Ministero delle Infrastrutture. Rifinanziato anche l’Ecobonus per le vetture elettriche (fascia 0-20 g/km) e per le ibride plug in (21-60 g/km). Giovedì 5 agosto apriranno le prenotazioni per l’incentivi all'acquisto o la locazione finanziaria di furgoni e van entro le 3,5 tonnellate, mentre slitta probabilmente a settembre il tanto atteso bonus per le auto usate Euro 6. Si tratta di norme contenute nel decreto Sostegni bis. Il provvedimento, dopo essere stato approvato alla Camera il 14 luglio, è stato votato al Senato il 22 luglio.Quello del supporto all’acquisto di vetture a motore termico, mild e full hybrid, è un tema scivoloso, fortemente auspicato dalla filiera Automotive, ma visto con scetticismo da chi vorrebbe incentivare solo auto elettriche e plug in. A conferma di ciò, e per la terza volta negli ultimi mesi, il pacchetto non è entrato nella prima scrittura del provvedimento di Palazzo Chigi, ma è arrivato come emendamento di iniziativa parlamentare.
FONDI PER 350 MILIONI, SCADENZA IL 31 DICEMBRE
—Il decreto Sostegni bis vale complessivamente 40 miliardi di euro. Di questi, 350 milioni sono destinati al settore automobilistico, suddivisi tra le diverse fasce individuate in base alle emissioni di CO2 del veicolo. La parte più sostanziosa – 200 milioni – è destinata all’incentivo per l'acquisto o la locazione finanziaria di auto nuove con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi di CO2, un insieme popolato da vetture con motore termico di piccola cilindrata, mild hybrid e full hybrid. I precedenti fondi per questa categoria erano andati esauriti il 9 aprile scorso. Sessanta milioni di euro vanno a rifinanziare l’Ecobonus per auto con emissioni tra 0 e 60 g/km di anidride carbonica, quindi elettriche al 100% e ibride plug-in. Anche in questo caso se ne può beneficiarne sia attraverso l’acquisto che mediante la locazione finanziaria (leasing). 40 milioni di euro sono poi destinati all’incentivo per l'acquisto di auto usate Euro 6 con livelli di CO2 fino a 160 g/km, prevista la tassativa contestuale rottamazione di un veicolo vecchio. Infine, 50 milioni vanno per l'acquisto o la locazione finanziaria di furgoni e van entro le 3,5 tonnellate.
GLI INCENTIVI FASCIA PER FASCIA
—La logica degli incentivi prevede un contributo pubblico e uno sconto minimo obbligato da parte del concessionario. La somma dei due fattori determina il contributo totale dell’incentivo, che varia a seconda della categoria di emissioni e della presenza o meno di un vecchio veicolo da rottamare. Condizione, quest’ultima che sarà tassativa per il bonus sulle auto usate, che prevedibilmente scatterà subito dopo l’estate. Ecco invece a quanto ammontano gli incentivi per categoria di emissioni.
0-20 grammi di CO2: per l'acquisto di un'elettrica si ha diritto a 10 mila euro di Ecobonus in caso di rottamazione di un veicolo che abbia più di 10 anni e sia omologato tra Euro 0 ed Euro 4; 6 mila euro senza rottamazione. Prezzo massimo del nuovo, 50 mila euro più Iva;
21-60 grammi di CO2: per l'acquisto di un'ibrida plug-in si ha diritto a 6.500 euro in caso di rottamazione; 3.500 euro senza rottamazione. Prezzo massimo del nuovo, 50 mila euro più Iva;
61-135 grammi di CO2: per l'acquisto con rottamazione l’agevolazione è di 3.500 euro;
auto usate 0-60 grammi di CO2: 2 mila euro con rottamazione;
auto usate 61-90 grammi di CO2: 1.000 euro con rottamazione;
auto usate 91-160 grammi di CO2: 750 euro con rottamazione.
Per quanto riguarda nello specifico le auto usate, la quotazione media di mercato deve essere non superiore ai 25 mila euro. Per accedere al contributo, la macchina da rottamare deve essere stata immatricolata entro il 31 dicembre 2010, oppure, al momento dell'acquisto, devono essere trascorsi oltre 10 anni dall'immatricolazione e deve essere di proprietà dell'acquirente o di un suo familiare convivente da almeno 12 mesi (questa regola vale in tutti i casi di incentivo per rottamazione).
COME RICHIEDERE GLI INCENTIVI
—Il meccanismo di erogazione degli incentivi auto poggia sulla piattaforma del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, sulla quale devono registrarsi i concessionari e i rivenditori, ai quali spetta il compito di prenotare i bonus per ogni singolo veicolo e curarne la procedura prevista. L’erogazione è subordinata alla disponibilità residua dei fondi, verificabile in tempo reale sulla stessa piattaforma, e deve essere confermata successivamente alla prenotazione. Il contributo viene corrisposto all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto, quindi decurtato dalla somma totale. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo rimborsano al venditore l’importo del contributo e lo recuperano successivamente sotto forma di credito d’imposta. Per i veicoli usati si dovrà prevedere una procedura diversa sulla piattaforma, ancora in fase di applicazione.
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Incentivi auto nuove, si riparte: da oggi il via alle prenotazioni - La Gazzetta dello Sport
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