Cambio di rotta della Regione Lombardia che ha deciso di bloccare le prime dosi con il vaccino prodotto da AstraZeneca che verrà utilizzato solo per i richiami a partire da domani, lunedì 26 aprile.
La Regione Lombardia stoppa AstraZeneca
Anche per i lombardi dai 60 ai 79 anni verrà inoculata come prima dose il vaccino Pfizer o Moderna. Lo ha deciso la direzione generale Welfare che ha subito inviato la nota a tutti i direttori generali delle strutture ospedaliere e delle Ats. Il motivo non sembra riconducibile a problemi di sicurezza del siero, quanto alla disponibilità di dosi e al programma delle prossime consegne. Sembrerebbe infatti più facile riuscire ad avere un’idea precisa riguardo gli arrivi degli altri vaccini, come appunto Pfizer. Questo il motivo per cui la Regione ha deciso di indirizzare tutto su altri farmaci. Secondo quanto riportato dal Corriere, già da qualche giorno in alcuni centri vaccinali si era deciso di vaccinare le persone con il siero maggiormente disponibile. Ovviamente considerando sempre la salute del singolo cittadino ed eventuali controindicazioni.
Non perdere il ritmo acquisito
Del resto venerdì scorso, 23 aprile, Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, aveva fatto il punto sui vaccini anti-Covid e aveva dichiarato, subito al termine di un suo intervento al Policlinico San Matteo di Pavia: “Sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid, la Regione Lombardia sta procedendo molto velocemente. Secondo la tabella di marcia di Figliuolo dovremmo farne 51mila al giorno, ma ieri (giovedì) abbiamo superato quota 70mila”. E aveva però tenuto a precisare che l’importante da quel momento era la disponibilità dei vaccini, ovvero che venissero rispettate le consegne in modo da poter continuare a procedere con lo stesso ritmo.
La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia aveva poi aggiunto: “Siamo la prima Regione in Italia per somministrazione del vaccino agli over 80. Tra i 70enni il 45% di chi ha aderito ha già ricevuto la prima dose; ora abbiamo aperto anche ai 60enni. Complessivamente in Lombardia sono già state somministrate oltre 2 milioni e mezzo di dosi di vaccino”. Evidentemente, guardando bene la situazione si è preferito, proprio per non rischiare di perdere il ritmo acquisito, di procedere in un altro modo. Per questo motivo la Regione avrebbe deciso di stoppare le prime dosi di AstraZeneca anche per la fascia di età dai 60 ai 79 anni e preferire invece gli altri vaccini disponibili. Dal 26 aprile il siero anglo-svedese verrà usato solo per i richiami.
Lombardia stoppa AstraZeneca. Ok solo per i richiami - ilGiornale.it
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