Ita modifica il piano in corsa. Non più l'affitto del ramo aviation da Alitalia, come ventilato solo poche ore fa, ma una proposta complessiva per rilevare aerei e personale direttamente. Una «manifestazione di intenti per l'acquisto di un compendio aziendale e/o di beni e servizi» da Az - è scritto nella lettera inviata ieri ai commissari straordinari Fava, Leogrande e Santuosso - che accelera i tempi e individua il percorso per il decollo entro luglio della newco. L'ad Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio scrivono nella missiva, di cui il Messaggero è entrato in possesso, che «dopo i colloqui intercorsi» si vuole sottoscrivere nel più breve tempo possibile un «contratto preliminare di compravendita per l'aviation che preveda il pagamento di un anticipo in conto prezzo» all'amministrazione straordinaria. Un modo per fornire liquidità e consentire ai commissari di pagare gli stipendi agli 11 mila dipendenti. Poi la proposta scende nei dettagli. Entro 12 mesi - si legge - andrà siglato «il contratto definitivo con il pagamento del saldo e la traslazione dell'aviation». Il tutto ovviamente in base ai risultati delle interlocuzioni «tutt'ora in corso tra il ministero dell'Economia, azionista unico di Ita, e la Commissione Ue».
Di fatto però con questa proposta Lazzerini prova a imprimere una forte accelerazione, visto che Bruxelles, nonostante il pressing del governo, non ha ancora dato il via libera al piano italiano. Anzi, da mesi tergiversa, ponendo sempre nuovi vincoli e paletti all'operazione: dal numero degli slot, alle rotte, dalla composizione della flotta agli asset aziendali. Proprio per questo, per arrivare ad un compromesso, ad una scelta condivisa, sempre Lazzerini e Caio scrivono nero su bianco che va siglato un accordo che «regoli l'interim period, nel corso del quale le scelte di gestione ordinarie e straordinarie, dovranno essere preventivamente condivise». E' in questa fase che l'affitto degli aerei rappresenterebbe una delle soluzione ponte. Anche perché nessun cenno viene fatto su flotta e numero dei dipendenti necessari.
LA STAGIONE ESTIVA
Di certo però Ita si proietta al futuro, dando in fondo per scontato il disco verde della Ue, perchè propone ai commissari di stipulare un accordo - un general sales agreemet - affinché le venga affidato l'incarico di gestire da subito la biglietteria per Az in amministrazione straordinaria, «stipulando accordi con le agenzie di viaggio e i tour operatori per la stagione estiva». Non solo. La nuova compagnia tricolore propone ad Az anche di stipulare un contratto per i servizi di handling da «prestarsi con l'entrata in vigore con l'acquisizione dell'aviation». Ed uno ad hoc per le attività di manutenzione, sempre una volta rilevato il ramo volo, con annesse licenze internazionali. Non è chiaro, perché non specificato, se si tratti di attività solo prestate dalla vecchia Alitalia attraverso un contratto di utilizzo, o di una fase prodromica all'acquisto. Probabilmente si vuole valutare come ripartirà il mercato e quanti dipendenti e aerei saranno necessari. Ma sopratutto come sarà la reazione di Bruxelles.
Lazzerini e Caio mettono infatti le mani avanti. «È nostra intenzione - concludono nella missiva - nell'ambito della collaborazione tra istituzioni sottoporre preliminarmente tutti i contratti alla Commissione Ue per verificare la discontinuità tra la scrivente società e Az». Pronti a negoziare «in buona fede eventuali adeguamenti che si rendessero necessari in base alle indicazioni dell'antitrust». Insomma, via al decollo ma in attesa dell'ok della torre di controllo Ue.
Umberto Mancini
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Ita-Alitalia, la nuova strategia: acquista aerei, rotte e personale - ilmessaggero.it
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