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Friday, July 28, 2023

Via sanzioni penali ad aziende in regime collaborativo fisco - Agenzia ANSA

Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, ai contribuenti aderenti all'adempimento collaborativo (le imprese) che "hanno tenuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l'esistenza dei relativi rischi fiscali".

Lo prevedono tre emendamenti identici di FdI, Fi e Lega approvati in commissione Finanze al Senato. La modifica sostituisce l'indicazione individuare "specifiche misure di alleggerimento delle sanzioni penali tributari" per i contribuenti che hanno tenuto "comportamenti non dolosi e comunicato preventivamente" rischi fiscali. 

Arriva un regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, anche per chi porta la residenza in Italia e i paperoni all'estero. Un emendamento alla delega fiscale di approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede "l'introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all'estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust" nel territorio dello Stato un reddito complessivo "mediamente pari o superiore a un milione di euro".
L'emendamento presentato da Gruppi civici-Nm prevede inoltre che a questi contribuenti si applichino dunque, "in quanto compatibili, le disposizioni" previste dalla delega per "il potenziamento del regime dell'adempimento collaborativo", "anche in merito alla semplificazione degli adempimenti e agli effetti ai fini delle sanzioni amministrative e penali".

Non ci sarà, poi, "automazione" nella procedura di pignoramento dei conti correnti, come inizialmente previsto nel testo originario della delega fiscale. La commissione Finanze del Senato ha approvato alcuni emendamenti, che modificano un passaggio che secondo l'opposizione prefigurava una sorta di prelievo forzoso. La modifica prevede "la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari", anche con "l'introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ferme restando le forme di tutela" a favore del debitore.
   

Leo: 'Il ddl non allarga le maglie del fisco, l'obiettivo è la lotta all'evasione'

"Io questo non lo penso, perché ci stiamo muovendo su tre obiettivi, la certezza del diritto, la semplificazione e l'obiettivo contrasto all'evasione fiscale". Così il viceministro dell'Economia Maurizio Leo replica, al termine dei lavori in commissione al Senato sulla delega fiscale, in merito alle accuse dell'opposizione secondo cui la delega allargherebbe troppo le maglie del fisco a favore degli evasori.

La denuncia del Pd

"Gli emendamenti della destra approvati oggi in commissione Finanze alla delega fiscale disegnano da un lato l'inizio di un clamoroso attacco all'Agenzia delle entrate e dall'altro un regalo a grandi e piccoli evasori abituali. E' una bomba messa sotto al nostro sistema fiscale". Così il capogruppo del Pd in Senato Francesco Boccia. Tra gli emendamenti "c'è una sorta di scudo preventivo per i contribuenti che fanno dichiarazioni infedeli", osserva. "Un provvedimento grave che oltre a mettere a rischio le casse dello Stato fa passare il messaggio che chi paga le tasse è un fesso".
"Va a tutto danno dei tantissimi contribuenti onesti e di tutti i cittadini, perché meno tasse e meno sanzioni vuol dire mancato recupero dell'evasione e meno servizi per tutti", sottolinea Boccia. "L'aggravante - prosegue - è che si tratta di interventi fatti per passare sotto silenzio, alla chetichella, un emendamento dopo l'altro, che presi singolarmente possono sembrare insignificanti ma che tutti insieme costituiscono un disegno eversivo. C'è una sorta di scudo preventivo per i contribuenti che fanno dichiarazioni infedeli, c'è la revisione del cassetto fiscale in modo che chi evade possa essere avvertito delle mosse dell'Agenzia e bloccarle. Si va dalla riduzione dei termini per l'accertamento e delle sanzioni sia amministrative che penali, dall'autocompensazione dei crediti anche non certificati con la Pa, fino alla manomissione delle procedure di contenzioso e alla concessione ai privati della riscossione coattiva, madre di ogni discrezionalità. Tutti interventi finalizzati ad evitare che chi evade le tasse possa essere perseguito, una sorta di grande condono - conclude -, alla faccia di chi paga le tasse regolarmente".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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